Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] invece di consonante polivibrante e il simbolo è [r]. La fig. 2 mostra lo spettrogramma delle parole caro e carro in cui sono evidenziate le due varianti.
Nel sistema fonologico dell’italiano la consonante vibrante è di luogo alveolare, tuttavia ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] (il cosiddetto grado di intensità): fato [ˈfaːto] / fatto [ˈfatːo], casa [ˈkaːsa] / cassa [ˈkasːa], caro [ˈkaːro] / carro [ˈkarːo], calo [ˈkaːlo] / callo [ˈkalːo]. Le affricate alveolari /ʦ/ e /ʣ/ si realizzano come lunghe sia all’interno di parola ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] all’alterato. Tuttavia, questo principio non è generale, e osserviamo varie deviazioni, che, con qualche eccezione del tipo carro → carretta, sapone → saponetta, vanno nella direzione di favorire il cambio di genere dal femminile al maschile: calza ...
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GASPARINI, Evelino (Evel)
Emanuela Sgambati
Nacque ad Altivole, nel Trevigiano, il 24 sett. 1900 da Antonio e da Enrichetta Sarto. Rimasto presto orfano, prima del padre poi della madre, ebbe come tutore [...] ). La terza fase è contrassegnata dalle trasformazioni dovute alla comparsa degli Indoeuropei: in essa l'uomo, con aratro e carro, si impadronisce delle coltivazioni femminili e le collettivizza affidandole all'opera maschile. L'ultima fase - IX e X ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] -a si usavano con molte più voci di quanto non succeda oggi, anche lessemi originariamente maschili come le carra «carrettate, quantità che un carro può trasportare», o con referenti animati come le demonia «diavoli». Ma queste forme sono cadute in ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] del verbo ir «andare» seguita da infinito ha assunto il valore di marca di imperativo: vamos levá-lo para o carro «andiamo a prenderlo alla macchina»; in italiano, andare e venire + participio passato possono codificare la forma passiva (➔ passiva ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] a quanto si è detto è anche la realizzazione retroflessa della vibrante e di alcuni nessi consonantici. Così in Sicilia avremo carro [ˈkaɽːo], in Calabria, Sicilia e zone del Salento avremo [ʈɽ]eno, [ʃʈɽ]ada, in Piemonte, Valle d’Aosta, Alto Adige ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] (è il caso di cocchio, che rappresenta un adattamento ipercorretto del settentrionale còcio, dall’ungh. kocsi [ˈkoʧi] szekér «carro di Kocs»).
Finora si è parlato di lessico e, marginalmente, di fraseologia. In realtà, i dialetti e le varietà ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] ˈnavɛ ˈitə] «se ne era andata», il napoletano [ta ʃcorˈdatǝ] «ti sei scordato», il siciliano lu carru s’a firmatu «il carro si è fermato».
Come si è accennato nel § 3, l’uso di avere coi verbi pronominali e riflessivi era tipico dell’italiano antico ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] (I promessi sposi III); fare il donchisciotte;
(e) il mondo contadino: cercar l’ago nel pagliaio, essere l’ultima ruota del carro, darsi la zappa sui piedi, dormire della grossa, prendere due piccioni con una fava (si veda Beccaria 2006: 259-262);
(f ...
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carro
s. m. [lat. carrus o carrum, voce di origine gallica]. – 1. Veicolo composto essenzialmente da un piano destinato a sostenere un carico e da ruote che ne permettono la trazione con sforzo minimo in confronto a quello che sarebbe necessario...