FUMETTO
Bernardo Ruzicka
. L'idea di animare figurazioni pittoriche con battute dialogiche inserite nei disegni è antica: già nel Medioevo si attuava sotto forma di cartigli posti vicino ai personaggi [...] Parigi 1963; U. Eco, Apocalittici e integrati, Milano 1964; R. Giammanco, Sortilegio a fumetti, ivi 1965; G. Forte, Gli eroi di carta, Napoli 1965; S. Trinchero, I miei fumetti, Roma 1967; Autori vari, I fumetti, ivi 1967; G. Perry e A. Alridge, The ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] su cui si vuole intervenire, un invito alla verifica della tenuta ideologica e culturale di quella che fu la più alta carta d’identità della cultura italiana in Europa, il Rinascimento. Essenziale era poi l’introduzione nel titolo di quell’aggettivo ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] .
La cronaca di Filippo Rodi afferma che il bando gli fu dato «per altre cause aromatiche et da non mettere in carta» (forse la sua sussurrata omosessualità); e il frate accennò alle accuse che lo colpirono in una lettera in cui chiese perdono ...
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MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] umanità: il suo compito è quello di assemblare nel modo migliore, non senza l'uso di ogni artificio possibile, le parole sulla carta, con un gesto che ha la gratuità e insieme il rigore di una cerimonia. Logica conseguenza di tali premesse è l'aperta ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] Barberini uno stato nel Napoletano, alla Francia Savoia, Nizza e Villafranca. Un progetto quindi che avrebbe rivoluzionato l'intera carta politica della penisola, in pratica troppo vasto e ambizioso, e subito accantonato.
Fu questa l'ultima tappa di ...
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BOTTRIGARI, Ercole
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna, dove fu battezzato il 24 ag. 1531; figlio naturale di Giovanni Battista, cavaliere e conte palatino, e di Cornelia (alias Caterina) de' Chiari, bresciana, [...] 1542) di messer Giuseppe Baroncini di Lucca, in Bologna 1546. La dedica a G. B. Bottrigari è datata 20 giugno 1546; nell'ultima carta del volumetto si legge: "In Bologna. Del piacer mio. MDXLVI". Sono 32 cc. in 8º. Nell'anno successivo (dedica del 25 ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] . Interrogato e sottoposto a tortura, non fece alcuna ammissione, né dalla perquisizione subito effettuata in casa sua fu rinvenuta alcuna carta che avesse connessione con la congiura. La presenza del D. fra i congiurati fece temere, a causa dei suoi ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] a cura di R. Barbiera, Firenze 1909, II, pp. 296-300. Altre notizie in N. Quilici, Bancaromana, Milano 1935, ad Indicem; e in Dalle carte di G. Giolitti. Quarant'anni di politica italiana, I, a cura di P. D'Angiolini, Milano 1962, ad Indicem. Per un ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] escludere dal canone delle opere una plaquette citata anche da bibliografie precedenti, a suo tempo annunciata però mai stampata: Carta d'identità, Roma 1945. La fonte più attendibile per Giuseppe Manzini è la voce apparsa in Diz. degli anarchici ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] a Geox, la scarpa che respira, ecc.
Nello stesso tempo, l’accelerazione delle informazioni, sul monitor come sulla carta, ha rinvigorito le capacità di sintesi della metafora, soprattutto negli ingredienti paratestuali (titoli, glosse, didascalie: ad ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...