Condorcet, Marie-Jean-Antoine-Nicolas Caritat, marchese di
Filosofo, scienziato, uomo politico francese (Ribemont 1743 - Bourg-la-Reine 1794). Studioso di matematica, pubblicò nel 1765 un Essai sur le [...] , realizzatosi con ritmo sempre più accelerato nel corso delle prime nove epoche della storia (la nona va da Cartesio alla Rivoluzione francese), egli guardava al futuro, alla decima epoca, per individuarne le tendenze. Consapevole dei limiti del ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 1452 - castello di Cloux, presso Amboise, 1519).
Figlio illegittimo del notaio ser Piero, di Vinci, si stabilì dal 1469 a Firenze, dove nel 1472 era già [...] Dalle riflessioni di L. risulta chiaramente che egli anticipa concezioni elaborate successivamente da Galileo, da Bacone e da Cartesio. In primo luogo, nell’indagine scientifica egli rifiuta il principio di autorità («Chi disputa allegando l’autorità ...
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scetticismo
Anna Lisa Schino
L’atteggiamento del dubbio
Secondo le dottrine scettiche non esiste un criterio sicuro per distinguere il vero dal falso e il bene dal male e, dunque, il dubbio è una condizione [...] assolute e che viene additato come fondamento del peggiore dogmatismo.
Proprio in risposta alle obiezioni avanzate dagli scettici, Cartesio (nel 17° secolo) introduce il dubbio metodico. Egli porta alle estreme conseguenze la condizione del dubbio e ...
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. I. Genealogia. - 1. Origine del tipo. - "Arlecchino" non è già, come si crede comunemente, un nome generico e originario d'un tipo comico fondamentale, bensì uno dei tanti non originarî nomi specifici [...] a La Haye de Touraine (1596) quel terribile filosofo, nelle cui opere si suole additare la causa prima di tutti i suoi guai. Cartesio era infatti appena morto, e già una turba di discepoli diretti e indiretti, fattisi autori di libri o di articoli di ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] ha inizio nella storia delle ipotesi cosmogoniche un nuovo capitolo, oggi non ancora chiuso. Cartesio, non pago dell'interpretazione puramente geometrica del moto eliocentrico, volle rendere conto della ragione fisica del sistema solare appoggiandosi ...
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Numeri, teoria dei
Alf van der Poorten
(App. IV, ii, p. 626; V, iii, p. 698; v. aritmetica, IV, p. 370)
La dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat
Le ricerche relative all'ultimo teorema di Fermat, [...] e di conseguenza la legge della riflessione e della rifrazione; la geometria analitica (che egli aveva sviluppato indipendentemente da Cartesio) e la teoria delle tangenti, delle quadrature e dei massimi e minimi, vale a dire il suo contributo ai ...
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MONGE, Gaspard
Giovanni GIORGI
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Matematico, nato a Beaune il 10 maggio 1746, morto a Parigi il 28 luglio 1818. Aveva appena sedici anni, quando gli oratoriani, di cui aveva frequentato le scuole nella [...] ricchezza dei risultati positivi la fecondità d'impulsi e di suggestioni sui matematici posteriori. M. Chasles ebbe a dire che, come Cartesio aveva fatto della geometria con l'algebra, così il M. faceva dell'algebra con la geometria; e qui va inteso ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] ‛principio d'inerzia'. Il movimento, per essa, è uno ‛stato' tanto quanto la quiete. Nella nuova concezione sviluppatasi da Galilei e Cartesio fino a Newton, il moto non è più, come da Aristotele in avanti si era creduto, per circa duemila anni, un ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] ' pone Malpighi, insieme a Galileo, Borelli, Cartesio, in posizione centrale nell'epistemologia che porterà all e immaginando il corpo come una macchina (un'immagine che da Cartesio in poi è una costante nella storia della medicina occidentale), che ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] simmetria tra formazione del mondo e formazione dell'embrione sembrava perfetta. L'embriologia si configurava, nel modello cartesiano, come lo specchio della cosmologia: un unico, identico apparato di leggi e di meccanismi regolava tutti i fenomeni ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...