ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] , contro le vecchie forme di decisioni, consulte, allegazioni, glosse. Storia e filologia, fondendosi con la nuova filosofia di Cartesio e Gassendi, ricostruivano le vicende della legislazione giudicandola "in base alla vita e al-l'anima di chi l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La “questione sociale” verrà a delinearsi soltanto attorno alla metà del XIX secolo, [...] anticartesiana; ne critica le prove dell’esistenza di Dio, e, pur aderendo alla teoria dei vortici, al contrario di Cartesio, concepisce la materia come increata e capace di movimento. La volontà, il sentimento e il pensiero non sono altro che ...
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Augusto Cerri
Abstract
La ragionevolezza è criterio di valutazione delle decisioni umane alla stregua di principi comunemente consentiti e di una metodologia pur essa condivisa. Nel diritto i principi [...] si richiede, ad es., ai fini di una condanna penale. Essa esclude solo il dubbio scettico, il dubbio iperbolico (Cartesio). Fuori di queste ipotesi, la prova (non solo) giuridica può esser data anche da una probabilità ampia o prevalente (convincing ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] proprio programma culturale nella prolusione al corso del 1720, richiamandosi alla tradizione di Telesio, Campanella, Galileo e Cartesio e rifiutando quella aristotelica e scolastica. L'incontro determinante a Torino fu con il siciliano Francesco d ...
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TARTAROTTI, Girolamo
Enrico Zucchi
TARTAROTTI, Girolamo. – Nacque a Rovereto il 2 gennaio 1706 da Francesco Antonio, giureconsulto, poi membro del Consiglio cittadino dei trentuno, e da Olimpia Camilla [...] cui Tartarotti, con spirito critico, non si esimeva dal notare l’eccessiva parzialità di Valletta nei confronti di Cartesio, e, nel 1735, del ragionamento Delle disfide letterarie, mentre fu pubblicato soltanto postumo, nel 1766, il poemetto satirico ...
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Leopardi, Giacomo
Alessandro Capata
Poeta, filosofo, scrittore, filologo e glottologo, nato a Recanati il 29 giugno 1798 e morto a Napoli il 14 giugno 1837. Nonostante le diversità e le distanze di [...] stesso della fisica in ordine a Galileo.
Nell’ottobre del 1821 L. cita di nuovo M. accanto a pensatori moderni come Cartesio, Isaac Newton e John Locke, che hanno introdotto mutazioni irreversibili nella concezione dell’uomo: in Zib. 1858 L. unisce a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È in Germania alla fine del Settecento che la filosofia di Spinoza riemerge pubblicamente [...] , che per la prima volta a Spinoza viene attribuito un ruolo positivo nell’aver favorito il passaggio tra Cartesio e Leibniz, Dialoghi filosofici (1755). Il pur erroneo parallelismo res cogitans/res extensa nella sostanza divina sarebbe infatti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il legame tra tecnica e guerra è sempre stato molto stretto sin dall’antichità ma si [...] dei militari dell’Arsenale di Venezia e la sua trattazione dedicata alla traiettoria dei proiettili; il servizio del filosofo Cartesio in qualità di ingegnere militare per il principe di Orange; le guerre della Rivoluzione francese e di Napoleone che ...
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DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] nel tentativo di prospettare un "metodo" filosofico, più secondo il senso letterale dato al termine da Bacone e da Cartesio, che secondo una vera e propria filosofia. A questa considerazione propedeutica il D. era indotto dalla sua preparazione ...
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LAZZARI, Pietro (anche Lazari, Lazeri, Lazzeri)
Leendert Spruit
Nacque a Siena il 16 ott. 1710. Mancano notizie sulla famiglia e la prima gioventù. Si formò nel collegio gesuitico di Firenze, dove ebbe [...] 'Index, allegando una Nota, e Saggio d'alcuni libri che potrebbono permettersi corretti, ed espurgati, che includeva le opere di Cartesio, Copernico e Galileo. Il papa accolse la proposta; dopo tre anni di lavoro preparatorio, il 13 giugno 1757 la ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...