SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] di Essen (973-1011) e suo fratello Ottone duca di Baviera e diSvevia, morto nel 982 al seguito didi Giovanni II il Buono all'orefice Jean le Braelier. La raffinatezza di questi pezzi, generalmente riconducibili alla committenza della casa reale di ...
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L'apparato militare
Aldo A. Settia
Premessa
Le potenze marittime italiane, contemporanee e concorrenti di Venezia, ebbero, insieme con una forza navale, anche un esercito impegnato in uno sforzo [...] e li primi ritornavano a casa", così che vi fu al massimo un impegno di 6.000 uomini per volta esempio, oltre a quanto citato sopra alla n. 80, Piero Pieri, Federico II diSvevia e la guerra del suo tempo, "Archivio Storico Pugliese", 13, 1960, pp. ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] per certi aspetti inedito sulla evoluzione della legislazione normanno-sveva ‒ di cui il Liber è sintesi ‒ in rapporto alle culture grazie concesse alla Fidelissima Città di Napoli, et Regno per li Serenissimi Rì diCasa de Aragona, Venetia 1588.
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] di Meissen, o dei signori territoriali slavi come i principi di Meclemburgo e Pomerania e la casa reale boema.
Nell'ambito di , che ebbe subito inizio, con il suo rivale Filippo diSvevia. Da parte sua Filippo trovò sostegno nell'alleanza con la ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] è dedicato ai giovani principi della casa Braunschweig-Lüneburg, dei quali il figlio di Vischer, chiamato anch’egli Cristoph, Costantino, Teodorico, Attila e Totila, ma anche Federico II diSvevia e Leone III Isaurico. Subito dopo, Graß elogia quei re ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] numero consistente di r. funebri in pietra di principi che - come nella lastra bronzea di Rodolfo diSvevia circondata da medaglieri. Dalla storia metallica dicasa Savoia alle raccolte numismatiche torinesi, Bollettino di numismatica 24, 1995, pp ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] e una casa site in Mantova), con Beatrice di Lorena. Quest'ultima apparteneva a una delle più illustri famiglie dell'Impero - suo padre, Federico, era il duca dell'Alta Lotaringia, sua madre era Matilde figlia di Ermanno duca diSvevia - e, quello ...
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Convivio
Maria Simonelli
. Opera conclusiva di esperienze giovanili e fattivamente aperta a sviluppi ulteriori, fu concepita da D. durante i primi anni dell'esilio come un'unitaria summa di saggezza [...] . Partizione e proposizione della materia. Federico II diSvevia, ultimo imperadore de li Romani, aveva definito così dicasa in casa, tanto che a l'albergo viene; così l'anima nostra, incontanente che nel nuovo e mai non fatto cammino di questa ...
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impero (imperio)
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Pier Giorgio Ricci
Nella lingua di D., il termine è portatore di tre valori, ai quali fin dall'antichità risulta legato il corrispondente latino e che nel Vocabularium di Papia [...] in Germanos, Carlo Magno e tutti i sovrani del Sacro Romano Impero; per giungere finalmente, attraverso la casadi Sassonia e di Franconia, agli Svevi.
Quando D. lavorava al Convivio, era appunto ricordato come ultimo imperadore de li Romani (IV III ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] per tanti indizi all'estremo lembo orientale d'Italia, nelle terre governate dal patriarca di Aquileia, ghibelline per tradizione e legate politicamente alla casasveva e in particolare a Federico. Queste regioni avevano offerto, già prima dell ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
siniscalco
(ant. seniscalco, senescalco) s. m. [dal lat. mediev. siniscalcus e seniscalcus o senescalcus, dal franco siniskalk «scalco, servitore anziano»] (pl. -chi). – In età medievale, nell’Europa centro-occid., il maestro di casa, o maggiordomo,...