Oliva di Gaeta DOP
Denominazione di origine protetta dell'oliva nera da mensa, frutto della varietà d’olivo Itrana, detta anche Gaetana, prodotta in numerosi comuni delle province di Latina, Frosinone [...] e Roma, nella regione Lazio, e della provincia di Caserta, nella regione Campania. Il prodotto si contraddistingue per il processo di fermentazione, in cui sono necessarie aggiunte periodiche di salamoia affinché le olive non siano mai esposte all' ...
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Pittore (Trapani 1760 - Roma 1821). A Roma ottenne la protezione di A. Canova e si foggiò uno stile classicheggiante eclettico sull'esempio di quello di R. Mengs. Nel 1791 ricevette dalla corte di Napoli [...] l'incarico di decorare il Palazzo Reale di Caserta. Per cause politiche si recò nel 1795 a Milano, e per molti anni vi svolse una larga attività, favorito dal viceré Eugenio di Beauharnais (quadri mitologici, ritratti, allegorie napoleoniche, ecc.). ...
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Fiume dell’Italia meridionale (175 km; bacino di 5455 km2). Ha origine, con il nome di Fosso di Vigna Lunga, dal versante SE del Monte Metuccia e accoglie, più a valle, le acque della sorgente Capo V., [...] l’esercito napoletano sferrò l’attacco contro le forze di G. Garibaldi, che aveva stabilito il proprio comando a Caserta. Dopo aver respinto l’offensiva, il giorno successivo i garibaldini sconfissero definitivamente le truppe borboniche.
Durante la ...
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CANGIULLO, Francesco
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 17 genn. 1884 da Gennaro e Concetta Pennino, primo di dieci figli.
Discendeva, per linea paterna, da affermati intagliatori in legno: il nonno, Francesco, [...] aveva realizzato mobili per la reggia di Caserta e per la reggia di Napoli. Il padre aveva aperto una bottega presso il convento di S. Antonio a Tarsia, dove in seguito aveva lavorato come istrut tore per i corsi di allievi falegnami; trasferitosi ...
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ARCO, Prospero d'
Gerhard Rill
Nacque il 14 ag. 1522, probabilmente ad Arco, dal conte Nicolò e da Giulia Gonzaga. Studiò arti a Bologna (prima del 1542) ed a Roma, dove, tramite il suo maestro Antonio [...] Bernardi, vescovo di Caserta, ebbe accesso al circolo che si raccoglieva intorno al nipote di Paolo III, Alessandro Famese. Passato alla corte dell'arciduca Massimiliano (poi Massimiliano II), partecipò probabilmente al seguito di lui alla guerra ...
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JENCO, Elpidio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Capodrise, in Terra di Lavoro, il 9 febbr. 1892, da Nicola e da Camilla Nacca. Dopo aver frequentato il seminario diocesano della sua città fino alla quinta [...] poeta risalgono al 1911, anno in cui pubblicò a sue spese il poemetto lirico Laude a Silo - Canto orientale antico (Caserta 1911) e L'organo del castello (ibid. 1912).
In questi componimenti giovanili, gravati da forme metriche rigide e da elementi ...
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Vanvitelli, Carlo. – Architetto e ingegnere italiano (Roma 1739 - Napoli 1821). Esponente di spicco della storia architettonica della Napoli di fine Settecento, figlio primogenito di Luigi Vanvitelli, [...] ha iniziato il suo percorso artistico collaborando dal 1764, insieme al fratello Pietro, al cantiere della Reggia di Caserta a fianco del padre, alla morte del quale (1773) gli è subentrato nella direzione dei lavori (decorazione delle sale dell' ...
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HACKERT, Jakob Philipp
Claudia Nordhoff
Primo figlio del pittore di ritratti Philipp (1712-68) e Margarethe Cunigunde (1720 - post 1768), nacque il 15 sett. 1737 a Prenzlau nella Uckermark, distretto [...] Pittore di Paesi, Cacce, e Marine, con annua pensione di ducati 1200 oltre un bel quartiere in questa Città, e a Caserta. Essendo la prelodata S. M. intieramente saddisfatta de' quadri che quest'abile Professore fece fino da 4 anni per adornamento de ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Emilio Santoro
Vincenzo Lavenia
Nei Ragguagli di Parnaso (II, 14) Traiano Boccalini rappresentò Tacito che lamenta l’assenza di storici moderni dotati di sale politico. La sola eccezione è quella [...] Scrivendo a Pietro Pisone Soazza, Manuzio lodò il testo e ne inviò la parte dedicata alla Napoli del Duecento e ai conti di Caserta, in cui Santoro criticava il Boccaccio delle novelle I, 5 e X, 6 e narrava la vera storia di Siligaita e Manfredi. Non ...
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TOMMASO II D'AQUINO
EErrico Cuozzo
Figlio di Adenolfo, giustiziere regio, ambasciatore dell'imperatore in Ungheria, e di Maltruda, figlia di Goffredo Russo. Nel 1225 i genitori erano ancora fidanzati. [...] la permuta effettuata da T. a Napoli nel febbraio 1263. Prima del 21 giugno 1266 si reca a Roma, insieme con Riccardo di Caserta, ed è ricevuto da Clemente IV. Il 1o febbraio 1267 ottiene da re Carlo il permesso di andare nuovamente a Roma. In ...
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casertano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Caserta, città e provincia della Campania; abitante, originario e nativo di Caserta. Razza c., razza di suini allevata nella Campania, con pelle scura quasi priva di setole, di media grandezza, con testa...
dodecalogo
s. m. Elenco articolato in dodici punti fondamentali o precetti. ◆ La centralizzazione informativa è un aspetto conseguente della leadership che [Romano] Prodi vuole esercitare con piglio decisionista sulla sua maggioranza. Infatti,...