ATENOLFO di Caserta
Raoul Manselli
Compare per la prima volta, con tutta probabilità, come preposito di S. Pietro d'Avellana succedendo a Roffredo dell'Isola quando questi divenne decano di Montecassino, [...] in una carta del 3 febbr. 1186. Quando Roffredo divenne abate di Montecassino ancora una volta A. gli successe nella carica di decano (dopo il luglio 1188), e nell'esercizio delle sue funzioni dimostrò ...
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Scultore (n. Genova - m. Caserta 1779), eseguì sculture per il parco e per il palazzo di Caserta. Anche nel castello di Gatčina (San Pietroburgo) si trovano due suoi rilievi. ...
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Architetto (Napoli 1700 - Caserta 1773), figlio di Gaspard van Wittel (v.), fu uno dei più grandi architetti italiani tra il barocco e il classicismo, cercando di adattare i modi francesi al gusto italiano. [...] trasformazione di S. Maria degli Angeli, costruì il convento degli agostiniani, ecc. Realizzò poi la reggia di Caserta, vastissimo palazzo concepito come elemento di una intera sistemazione paesistica, d'impronta severamente classica, pur con qualche ...
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Figlio (sec. 13º) di Roberto II, fu vicario imperiale della marca d'Ancona sotto Federico II, di cui sposò la figlia naturale Violante; il figlio che ne ebbe, Riccardo II, conte di Caserta e di Tricarico, [...] con la caduta degli Svevi prese la contea, data da Carlo I d'Angiò a Guglielmo di Belmonte ...
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Figlia (Caserta 1782 - Claremont 1866) di Ferdinando IV re di Napoli e di Maria Carolina d'Asburgo-Lorena. Sposò (1809) a Palermo Luigi Filippo duca d'Orléans, ivi rifugiato, e nel 1830, alla caduta di [...] Carlo X, divenne regina dei Francesi ...
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Musicista (Alife, Caserta, 1595 - Roma 1641), vissuto presso i cardinali Montalto e Maurizio di Savoia. Sue musiche vocali (arie) da 1 a 3 voci con basso continuo furono edite nel 1640 e nei tempi moderni [...] da L. Torchi e da A. Cametti. Fu eccellente virtuoso di arpa doppia ...
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Matematico (Campobasso 1811 - Caserta 1884); prof. di calcolo infinitesimale all'univ. di Napoli. Le sue ricerche riguardano soprattutto le funzioni ellittiche. Fu anche autore di uno dei primi trattati [...] sui determinanti; i determinanti di T. costituiscono una generalizzazione dei determinanti di A. Vandermonde ...
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Zoologo italiano (Caserta 1876 - Napoli 1959), prof. nelle univ. di Torino e Napoli (fino al 1947); accademico pontificio (1940), socio nazionale dei Lincei (1946). Autore di numerose ricerche in varî [...] campi; notevoli specialmente quelle in cui descrisse le simbiosi fisiologiche ereditarie negli insetti e in molti animali luminosi. Ha scritto trattati di biologia e di zoologia e opere di divulgazione; ...
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Ecclesiastico (Caserta 1532 - Roma 1602); arcivescovo di Santa Severina in Calabria (1566); cardinale (1570). Fu molto importante la sua azione quale prefetto di Propaganda Fide per l'applicazione del [...] Concilio di Trento, la fondazione del Collegio Greco (1577), lo sviluppo delle missioni. La sua Autobiografia (pubbl. 1889-90) e i suoi Diarî (pubbl. 1902-04) sono fonti storiche assai importanti ...
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Generale (Caserta 1852 - Torino 1914); aiutante di campo di Umberto I, addetto militare dell'ambasciata di Vienna (1892-97), come capo di S. M. dell'esercito (1908-14) ne riformò l'ordinamento, riorganizzò [...] la difesa alpina orientale e preparò l'impresa di Libia (1911-12). Senatore dal 1912. Studioso di storia militare, pubblicò, fra l'altro: Custoza (1903), Waterloo (1906) ...
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casertano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Caserta, città e provincia della Campania; abitante, originario e nativo di Caserta. Razza c., razza di suini allevata nella Campania, con pelle scura quasi priva di setole, di media grandezza, con testa...
dodecalogo
s. m. Elenco articolato in dodici punti fondamentali o precetti. ◆ La centralizzazione informativa è un aspetto conseguente della leadership che [Romano] Prodi vuole esercitare con piglio decisionista sulla sua maggioranza. Infatti,...