Botanico (Villamaina, Avellino, 1787 - Napoli 1866). Diresse il Giardino botanico di Boccadifalco, presso Palermo (1817-27), poi quello di Caserta e (1861) l'Orto botanico di Napoli. Opere principali: [...] Plantae rariores (1826); Florae siculae prodromus (2 voll., 1827-28) ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] (poi Latina); la regione risultò anche ampliata verso S per l’aggregazione di parecchi comuni della provincia di Caserta.
Caratteristiche fisiche
Allungato secondo la direzione prevalente dell’Appennino Centrale (NO-SE) e delimitato da confini per ...
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eucalipto e mirto
Alessandra Magistrelli
Piante della famiglia delle Myrtacee, ricche di oli profumati
L'eucalipto, albero originario dell'Australia, si è diffuso rapidamente in Occidente e anche in [...] , per l'abito ornamentale, si diffuse rapidamente ovunque e, in Italia, comparve nel 1803 nel catalogo delle piante della Reggia di Caserta.
Tutt'oggi la si trova nel Lazio, in Sardegna e ovunque una volta c'era la malaria. Si pensava infatti, non ...
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MACCHIATI, Luigi
Baccio Baccetti
Nacque a Camerino il 22 giugno 1852 da Raffaele e da Margherita Mazzolini.
Laureatosi in scienze naturali nel 1874, il M. iniziò la carriera di insegnante negli istituti [...] , compiendo ricerche batteriologiche sulle piante e sui bachi da seta. Nel 1899 chiese il trasferimento all'istituto tecnico di Caserta e, due anni dopo, in quello di Napoli, per lavorare presso l'istituto di botanica di quella Università, dove ...
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Terreno, per lo più cinto da muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione e passeggio.
Architettura
Celebri g. dell’antichità furono i g. pensili di [...] ’Europa, sull’esempio dei g. di Versailles, di Vaux, delle Tuileries, del Palazzo Reale di Torino. In Italia, il g. di Caserta (L. Vanvitelli) è in parte alla francese, in parte all’italiana. Il g. alla francese fu soppiantato dal g. all’inglese (fig ...
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BRUNI, Achille
Francesco Di Battista
Nato a Barletta il 23 dic. 1817 in una famiglia piuttosto agiata, da Bartolomeo, medico chirurgo, a diciassette anni pubblicava i primi frutti degli studi letterari [...] fra l'altro gli affidò dal 1857la guida dell'introduzione della coltivazione delle nuove foglie di tabacco nelle province di Caserta e Salerno (con esito positivo, mercé l'allungamento da lui caldeggiato del periodo di stagionamento ad almeno 3 anni ...
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CIRILLO, Domenico
Ugo Baldini
Nacque a Grumo Nevano (Napoli) l'11 apr. 1739 da Innocenzo Maria e Caterina Capasso.
La famiglia, senza appartenere alla nobiltà terriera o disporre di beni ingenti, era [...] Vita di D. C., Napoli 1904; Id., I Discorsi accad. di D. C., Napoli 1908; C. Schaurer, Per i martiri campani del 1799, Caserta 1906; V. Diamare, Ilnaturalismo idealistico nell'opera e nella vita di Vesalio e C., Siena 1923; G. B. De Toni, Appunti dal ...
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casertano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Caserta, città e provincia della Campania; abitante, originario e nativo di Caserta. Razza c., razza di suini allevata nella Campania, con pelle scura quasi priva di setole, di media grandezza, con testa...
dodecalogo
s. m. Elenco articolato in dodici punti fondamentali o precetti. ◆ La centralizzazione informativa è un aspetto conseguente della leadership che [Romano] Prodi vuole esercitare con piglio decisionista sulla sua maggioranza. Infatti,...