È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] ogni istruzione la lettura di Omero; né è probabilmente un caso eccezionale quello segnalato da Senofonte (Symp., III, 5) quando alla spiegazione di poeti latini e greci con scopi grammaticali e letterarî. Sopra tutti Quintiliano ci dà informazioni ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] accompagnato dal numero due, cioè ormai senza vitalita grammaticale. Ricchi sono i temi nominali, conservati in molte La differenza sta nella diversa mole delle desinenze, ridotta nel primo caso, più ampia nel secondo. Per cui bereti dà berid, ma ...
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FRANCIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Bruno Tobia
Jacqueline Risset
Eugenia Equini Schneider
Marina Righetti Tosti-Croce
Jean-Louis Froment
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XV, [...] d.) modella il suo racconto su una logica estranea (il sistema grammaticale dei modi e dei tempi): il testo è un gioco, coinvolgono allo stesso tempo il luogo dell'opera − in questo caso il museo in quanto istituzione che condiziona l'atto visivo − ...
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Generalità. - La regione che comunemente è chiamata Balcanica, limitata a occidente dal Mare Adriatico e dall'Ionio, a Oriente dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dai Dardanelli e dall'Egeo, [...] queste lingue (e in certi casi anche la medesima struttura grammaticale) si è in buona parte livellata.
Le più importanti , idealmente, tutta l'eredità europea della Turchia. Nel caso di una liquidazione dell'impero ottomano, alla Russia sarebbero ...
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(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] gli 88.000 km (7% della rete mondiale), ma anche in questo caso si concentra nel Sudafrica (24%) e nell'A. settentrionale (20%). Fra le che egli stesso ha definito "un ritiro poetico e grammaticale".
Eletto deputato nel 1946, l'anno seguente, per ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] greca. Ma, a prescindere che difficilmente quando in Roma s'iniziarono gli studî grammaticali si potesse avere ormai nozione esatta dell'accentuazione greca, il caso di sõl, mél non ha riscontro esatto nel greco, e una doppia accentuazione ...
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Nome, limiti, estensione. - Penisola limitata dal Mar del Giappone e dal Mar Giallo e che fa parte attualmente dell'Impero giapponese. Il suo nome deriva da Korai (cinese Kao-li), designazione d'un regno [...] p. es. cin. lok > cor. nok "verde").
Morfologia. - Il coreano non conosce genere grammaticale; il plurale non s'indica quando non è strettamente necessario (nel qual caso si aggiunge la posposizione -tŭl). Il coreano possiede poi, a differenza del ...
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LONGOBARDI
Augusto LIZIER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. I Longobardi - o Langobardi - secondo tradizioni e leggende narrate dal loro storico Paolo di Warnefrido forse anche su fonti gotiche e reminiscenze [...] nella redazione delle leggi si trova la maggiore anarchia grammaticale e rozzezza di espressione, la quale è, anzi longobardi o sia prodotto d'arte straniera. Si tratta in ogni caso di lavori in metallo, arte trattata dai Longobardi anche prima di ...
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Nacque, ignoriamo dove, probabilmente il 2 aprile del 742. Era il primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, e di Bertrada, figlia di Cariberto conte di Laon. Nulla sappiamo della giovinezza. Compare [...] dell'Elba, corrisponaente all'odierno Holstein meridionale. Anche in questo caso è difficile dire se l'opera di C. fu il metodico ecc., e l'abitudine d'impartire l'insegnamento grammaticale e letterario per via di domande e risposte presentate ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] , più o meno agevole, verso l'idea originaria. Nel primo caso, la lettera, i tratti, i colori devono avere tal valore aveva cucito l'otre dei venti. Il criterio filologico e grammaticale fu applicato col massimo rigore da Aristarco di Samotracia (v ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...