Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Guglielmo di Ockham, filosofo francescano del XIV secolo, è un sostenitore della radicale [...] o per aggiungersi ad essa in una proposizione, come nel caso dei sincategoremi e dei verbi e di quelle parti del discorso cosa, il singolare, la loro differenza non è che grammaticale. Nell’ordine della conoscenza naturale l’intuizione di una cosa ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] ci offra un esempio caratteristico di simili colloqui.
Non a caso, con la sua grande sensibilità critica, il Poliziano batteva sua storia, sulla eleganza,[14] ove la discussione grammaticale si trasforma di continuo in discorso finissimo di estetica: ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] -descrittivo, tendente a portare alla luce la struttura grammaticale della lingua latina; dall'altro, a questo atteggiamento per il riutilizzo del fumo della fonderia. Anche in questo caso, tuttavia, è costretto a rinunciare senza avere ottenuto i ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] Rime, al di là di ogni compiacenza rettorica e grammaticale, come pure di ogni anacronistico disdegno romantico, e misura, per tutti questi testi latini) di risolverne caso per caso le innumerevoli incertezze ed ambiguità lessicali e sintattiche.
Ad ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] normativa, il più possibile desultorio e parlato. Non a caso le sue lezioni sono dette Sermones.
Il suo modello, anche queste note si ha l'impressione di un commento grammaticale e linguistico piuttosto stringato, che corrisponde all'ideale metodico ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] . La sua formazione umanistica di impostazione filologico-grammaticale si svolse a Bologna sotto il magistero di . Discipline, dispute e professioni nell’Università medievale e moderna. Il caso bolognese a confronto, I, a cura di L. Avellini, Bologna ...
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VALERIO (Valeri), Luca
Ugo Baldini
VALERIO (Valeri), Luca. – Nacque a Napoli in data ignota, tra la fine del 1552 e i primi mesi del 1553. Il padre Giovanni, di Ferrara, era probabilmente di stato sociale [...] all’insegnamento primario o a compiti religiosi. In ogni caso, mostrò poi un solido possesso delle lingue e della metrica Galileo deplorò «una certa grammatica filosofica, o filosofia grammaticale, se però filosofia si dee chiamare quella che ...
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ornatus
Pier Vincenzo Mengaldo
La teoria e precettistica dell'o. occupa un posto importante, e talora preponderante, nelle pagine dei trattati di retorica e soprattutto di poetica medievali: ad esempio [...] dell'o. difficilis (ornata difficultas): rispettivamente collegati, se del caso, allo stile medio e a quello alto o sublime. I bellezza del discorso (che si specifica nell'elemento grammaticale della construzione, in quello retorico dell'ordine del ...
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vocabolo (vocabulo)
Alessandro Niccoli
Pier Vincenzo Mengaldo
È la parola considerata come unità lessicale semanticamente espressiva. V. oltre, Teoria dei Vocaboli.
Il Convivio è l'opera nella quale [...] lungo " de singulorum laude verborum ". Anche in questo caso prevale l'emissione di precetti estetici generali sui vizi lato il discorso stilistico sui v. s'intreccia alla casistica grammaticale, dall'altro la scelta dei v. è nettamente subordinata a ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] tutte ristampe della quarta, con o senza aggiunte. Per caso nell'anno 1643 fu ristampata a Venezia la prima classificatorio, unito alla tendenza a superare il formalismo grammaticale dei predecessori nella ricerca delle strutture meno evidenti ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...