Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] è priva di significato lessicale e segnala solo i tratti grammaticali della predicazione (cfr. il concetto di dummy verb « obbligatorio il verbo byt’ «essere» in funzione di copula nel caso in cui si voglia esprimere un tempo passato (dom byl bol’šój ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] e -a/-e femminile, e, ovviamente, per i soli nomi designanti esseri animati. In questo caso, vi è di norma una corrispondenza tra genere grammaticale e genere inerente: i nomi che designano esseri animati di sesso maschile confluiscono nella classe ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] e -otto. Tra questi, -ino può combinarsi con tutte le classi grammaticali, a parte i verbi (nomi: tavolino; madonnina; aggettivi: bellino; anche attraverso meccanismi di prefissazione: è il caso, per es., di miniappartamento, miniriforma, microspia ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] come un tutto unico indecomponibile (cfr. Comrie 1976: 3). In un certo senso, l’azione del leggere ci vede, in questo caso, spettatori esterni. Al contrario, la frase in (2) indica un’azione osservata dal suo interno, cioè da un punto qualunque del ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] (o analitiche; ➔ perifrastiche, strutture); in questo caso, i verbi bi- e trivalenti hanno l’ausiliare avere la funzione logica dei ruoli tematici del verbo e la loro funzione grammaticale;
(b) l’omissione di uno degli argomenti del verbo ( ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] a una formula di cortesia (il signor Bianchi), a un termine grammaticale (l’aggettivo ‘buono’; il verbo ‘essere’) oppure a un con la prima apposizione oppure con un suo elemento nel caso di costrutti complessi:
(10) Una busta contenente un proiettile ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] , ecc. In linguistica, il termine designa la categoria grammaticale, individuata già dai greci antichi, con cui le lingue un libro; ecc.), con le varianti me, te, ce, ve, nel caso siano seguiti da altri clitici (ve lo dono; ce la racconta). Tali ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] sentito delle cose che al limite non avevo fatto caso [= delle cose a cui non avevo fatto caso]
(11) il paese che sono stato domenica scorsa esplicitamente stigmatizzato ed escluso dalla norma grammaticale, e caratterizza decisamente l’enunciato come ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] nominativo, e quelli del lat. -um, accusativo; ➔ caso) che permettono oggi di distinguere tra aggettivi singolari neutri in individuare o no un neutro anche in lingue la cui tradizione grammaticale, al contrario, non lo riconosce. Per l’italiano, la ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] parentesi, collocandosi in posizione parentetica (Cignetti 2001). È il caso dell’epiteto l’uomo della scienza attribuito da Manzoni al I problemi di un doppione, in Bilinguisme et terminologie grammaticale gréco-latine, édité par L. Basset et al., ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...