GARIBALDI, Menotti
Giuseppe Monsagrati
Nacque il 16 sett. 1840 in un campo militare tra il villaggio di Mustarda e la città di San Simon, nella Repubblica brasiliana di Rio Grande do Sul, da Giuseppe [...] , ad ind.; Storia d'Italia (Einaudi), Le regioni.Il Lazio, a cura di A. Caracciolo, Torino 1991, ad ind.; L. Piccioni, I Castelli romani. Identità e rapporto con Roma dal 1870 a oggi, Roma-Bari 1993, ad ind.; M. Casella, Roma fine Ottocento. Forze ...
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CANAL, Girolamo, detto Canaletto
Angelo Ventura
Secondogenito di Bernardino di Piero, patrizio veneziano, e di Ifigenia Arlatti, figlia d'un Giovanni scrivano del magistrato al Sale, nacque nel 1483. [...] , il C. fu poi tradotto ad Arco, dove incontrò il cardinale Adriano Castelli, che aveva conosciuto il padre negli anni in cui Bernardino Canal era stato "castellano" di Trani. Il ricordo dell'antica amicizia agevolò le trattative per uno scambio ...
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CURRI, Antonio
Tommaso Scalesse
Nacque ad Alberobello (prov. di Bari) il 9 ott. 1848 da Tommaso e Porzia Greco.
Giovanissimo seguì Garibaldi a Napoli da dove fece presto ritorno, ma a Napoli si stabilì [...] Giuseppe Garibaldi con un bozzetto giudicato poco felice da Gabriele D'Annunzio (G. D'Annunzio, Pagine disperse, a cura di A. Castelli, Roma 1913, p. 334; secondo F. Verdinois, in Notarnicola, 1927, p. 34, il C. vinse ed il monumento stava per essere ...
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DALL'ABACO, Evaristo Felice
Bianca Maria Antolini
Nacque a Verona il 12 luglio 1675 da Damiano, di professione "causidico", e da Clorinda. Della sua istruzione musicale non si hanno notizie; A. Sandberger [...] rappresentazioni d'opera, ma ancora di più in esecuzioni cameristiche, in funzioni sacre, nelle feste a corte e nei castelli; alcune accademie si svolgevano a casa dello stesso D., a conferma della considerazione in cui era tenuto alla corte bavarese ...
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MANOLESSI, (Manolesi, Manolesso), Carlo
Davide Ruggerini
Nacque da Francesco Manolesso e da Diana Salvioni tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, presumibilmente ad Ancona. Dal matrimonio nacque [...] (1652); G. Visconti, Lettere spirituali (1653); T. Piso, Commentaria in quatuor Institutionum Iustiniani… libros… (1653); B. Castelli, Della misura dell'acque correnti (1659). Il M. intervenne anche in edizioni dei tipografi Ferroni, sia Clemente (V ...
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GASPAREDel Bufalo, santo
Stefania Nanni
Nacque a Roma il 6 genn. 1786 da Antonio e da Annunziata Quartieroni nel popolare rione Monti, dove il padre, discendente di un ramo cadetto dei marchesi Del [...] di s. Filippo Neri; l'Opera dei barrozzari, per il soccorso morale e materiale dei carrettieri che, provenienti dai Castelli romani, vendevano il fieno in piazza Montanara, luogo di lavoro e incontro dei lavoratori stagionali e immigrati più miseri ...
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GHISI, Bartolomeo
Giorgio Ravegnani
Figlio di Giorgio, di famiglia patrizia veneziana, e di Alice Dalle Carceri nacque presumibilmente nell'ultimo decennio del sec. XIII.
Il padre - signore del terzo [...] per quanto era stato fatto. Verso il 1330, sicuramente in virtù di queste nozze, troviamo il G. in possesso di un castello a Tebe, che era probabilmente quello di Saint-Omer, fatto fortificare e abbellire da Nicola (III) di Saint-Omer. Tra 1326 ...
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DELLA GHERARDESCA, Gherardo
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Figlio del conte Gherardo (V) e della contessa Spetiosa, discendeva da Gherardo (III), il capostipite di uno dei quattro rami in cui si era divisa, [...] designati nel sec. XIII come conti di Biserno. I discendenti di Guido (I), dopo aver perduto nella prima metà del sec. XII i castelli in Val d'Era, si ridussero ai possessi nella Val di Merse e assunsero alla fine del sec. XII il titolo di conti di ...
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FIESCHI, Carlo
Giovanni Nuti
Figlio di Niccolò di Tedisio del ramo ligure dei conti di Lavagna e di una Leonora, di cui ignoriamo il casato, nacque forse a Genova, nella seconda metà del sec. XIII. [...] pubbliche. Il F. dovette, poi, affrontare le ostilità di Franceschino Malaspina, marchese di Mulazzo, che si impadronì di alcuni castelli appartenenti ai Fieschi. Il conflitto, che vide il F. e suo fratello Luca, alleati con alcuni Malaspina, fra cui ...
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DIVIZO
Werner Maleczek
Le origini di questo cardinale sono ignote: era probabilmente italiano, come indicano sia il suo nome sia l'abitudine del pontefice Pasquale II di scegliere i propri consiglieri [...] da tumulti, il pontefice e parecchi cardinali, tra cui D., vennero fatti prigionieri dai Tedeschi e condotti in diversi castelli nei dintorni di Roma. L'accordo di Ponte Mammolo - il cosidetto "pravilegio" che assicurava al re la corona imperiale ...
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castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...
castellano1
castellano1 agg. [dal lat. castellanus]. – Di un castello, che appartiene o è appartenuto a un castello: mura c.; ruderi c.; titoli di nobiltà castellana (Carducci), cioè di nobiltà che trae le sue origini dalla signoria di castelli....