BLASINI, Berengario
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Originario di Lione, il B., al quale Giovanni XXII nel 1332 aveva assegnato un beneficio nella diocesi di Autun e due anni dopo il rettorato di Bligny nella Côte d'Or (più tardi [...] mano del vescovo, e quando il B., dopo anni di inutili lotte, morì il 12 genn. 1368 a Lucca, aveva anche perduto il castello di Moriano, l'antica roccaforte dei vescovi di Lucca. L'8 sett. 1368, infatti, Urbano V intimò ai Pisani di restituire al suo ...
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BONACOTA, Paolo
Alfredo Cioni
Tipografo attivo a Malta dal 1647, allorché il gran maestro dell'Ordine dei cavalieri di San Giovanni provvide a impiantare nelli "furni dell'ordine" una bene attrezzata [...] duomo di Messina. Nel 1658 mise in funzione una modesta tipografia e pubblicò (1659) una dissertazione di Pietro Castelli: De abusu exhibitionis medicamenti purgantis in octavo die. Dovette acquistare buona fama, perché fu scelto come "tipografo dell ...
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AYRES, Pietro
Andreina Griseri
Nacque a Savigliano il 9 nov. 1794. Nel 1811 è già ricordato a Savigliano e a Fossano, impegnato nelle prime prove come ritrattista. Del 1812 è il viaggio che lo porta, [...] , sempre nel Palazzo, è una composizione con Minerva, Orfeo e Mercurio. Fu attivo pure come frescante in vaste composizioni nei castelli reali di Racconigi e di Pollenzo. Restano di lui dipinti nelle chiese di Torino, in S. Dalmazzo, S. Francesco d ...
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ANICHINO, Raimondo
Silvano Borsari
Appartenente ad una famiglia tradizionalmente legata ai Caldora - il padre dell'A., un tedesco di nome Anichino, era stato anche egli al servizio dei Caldora - compare [...] notizie, ma sappiamo che alla sua morte egli era signore, in Abruzzo, di un vasto dominio, comprendente quindici fra terre e castelli, che furono poi acquistati da suo fratello Cola, e alla morte di questo dal nipote Antonio.
Fonti e Bibl.: Documenti ...
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ARAGONA, Pietro d'
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Nato in Aragona ai primi del XV secolo, era figlio cadetto di Ferdinando il Giusto re d'Aragona e di Leonora Albuquerque, e fratello di Alfonso V il Magnanimo, di Giovanni II re [...] ., contrariamente al fratello, caduto nelle mani del nemico, riuscì a porsi in salvo e si preoccupò di munire a difesa i castelli di Napoli. Nel dicembre riuscì ad impossessarsi con un ardito e felice colpo di mano di Gaeta e, più tardi, di Terracina ...
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CALATAYUD, Ximen Pèrez de
MM. Aragó Cabañas
Probabilmente figlio di Rodrigo Sánchez de Calatayud, nacque in Aragona forse nel secondo decennio del sec. XIV. In giovane età partecipò alla guerra combattuta [...] aquesta terra, por cert ell e yo farem nostre poder que us sia salvada"). Sotto di lui iniziarono importanti lavori di restauro nei castelli e nelle mura di Sanluri, Lapola e Cagliari.
Il C. morì a Cagliari nel giugno 1362. Gli era premorta la moglie ...
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ACQUAVIVA, Scipione
Giuseppe Coniglio
Nacque in Francia da Ludovico di Diacceto, conte di Chateauvillain, toscano al seguito di Caterina de' Medici, e da Anna Acquaviva.
Portò il cognome Acquaviva in [...] Acquaviva, tav. IV; T. Campanella, Lettere, a cura di V. Spampanato, Bari 1927, pp. 130, 259; L. Amabile, Fra' Tommaso Campanella ne' castelli li Napoli, in Roma ed in Parigi, I, Napoli 1887, pp. 318-321; II, ibid. 1887, pp. 147 e 277 ss. (sono qui ...
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BARISANA, Eleonora (dialettalmente Dianora)
Luigi Firpo
Nacque a Barletta nel tardo, 500. Suora francescana abilitata a vivere coi propri familiari ("monaca di casa"), era probabilmente imparentata col [...] ce li consegnava con altri suoi libri e scritti una sua amica, con la quale faceva l'amore, e stava dentro lo Castello, sotto la carcere dove stava Campanella al torrione, la quale avea per sopranome Oriana, la quale con una cordella... li porgeva li ...
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BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] VI aveva deposto il B. anche dalla sua dignità di vescovo di Orvieto, nominando in vece sua il vescovo di Città di Castello Niccolò Merciari da Perugia. Non si conoscono i motivi che ispirarono al B. il suo atteggiamento di fronte all'elezione di ...
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CHIARAMONTI, Scipione
Gino Benzoni
Nacque a Cesena, il 21 giugno 1565, da Chiaramonte e Polissena.
Nobile e ricca famiglia quella paterna, originaria, si diceva, di Clermont e trasferitasi di lì ancora [...] l'addotto in difesa e prova del sistema copernicano (Firenze 1633). Screditata ancor prima di circolare - il C., dice il Castelli, è un "povero vecchio", dal cui cervello non possono uscire che "vanità e debolezze"; è "escremento di humor melancolico ...
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castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...
castellano1
castellano1 agg. [dal lat. castellanus]. – Di un castello, che appartiene o è appartenuto a un castello: mura c.; ruderi c.; titoli di nobiltà castellana (Carducci), cioè di nobiltà che trae le sue origini dalla signoria di castelli....