Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare o quadrangolare, spesso senza baraccamenti per le truppe; i secondi erano invece recinti rettangolari saldamente fortificati, con argini e terrapieni dapprima, ...
Leggi Tutto
. Opera romana di fortificazione assai simile al castrum (v. accampamento; castro), ma di minori dimensioni, come è dimostrato dalla parola medesima: a castro diminuto vocabulo sunt nuncupata castella [...] profondità del fossato, che raramente era destinato a portare acqua, non superava di solito i m. 2,50. Nell'interno dei castella, oltre ai baraccamenti per le truppe, ai portici, ai bagni, esisteva di regola il pretorio per il comandante, nel quale ...
Leggi Tutto
. Era presso i Romani il serbatoio in cui erano convogliate le acque degli acquedotti (v.), e dal quale le acque stesse erano poi distribuite per mezzo di canali (cfr. Vitruvio, De Arch., VIII, 6; Frontino, [...] (m. 14,85) doveva avere lo stesso diametro del calix (Front., 105). Non poche sono le rovine superstiti degli antichi castelli d'acqua romani: fra i tanti, quelli dell'acqua Iulia sull'Esquilino in Roma (conosciuti dal Medioevo col nome di Trofei di ...
Leggi Tutto
Attualmente frazione del comune di Firenze, mentre fino a una diecina di anni fa era aggregata a quello di Sesto Fiorentino. Si trova a 5 km. da Firenze sulla strada di Rifredi e con stazione sulla direttissima [...] Firenze-Bologna.
La popolazione che toccava quasi 2500 ab. nel 1921 si è leggermente accresciuta nel 1931, fino a superare i 3000 nel 1936. Vi si trova la ben conosciuta villa reale di Castello. ...
Leggi Tutto
castello [plur. anche castella]
Angelo Adami
Domenico Consoli
Il termine, nel suo significato proprio, ricorre una sola volta in prosa (CV III X 8 è simigliante a l'opera di quello savio guerrero che [...] o fumo dall'alto delle torri ", e XXXIII 86 se 'l conte Ugolino aveva voce / d'aver tradita te de le castella. Il castello di lf XVIII 32 è Castel s. Angelo.
Infine, nel Fiore, 24 volte indica allegoricamente il c. edificato da Gelosia per custodirvi ...
Leggi Tutto
Comune della prov. di Catania (8,6 km2 con 18.006 ab. nel 2007, detti Castellesi). Il centro è situato a ridosso di un imponente ammasso di globi basaltici, su cui sorge un antico castello normanno. ...
Leggi Tutto
Paese della provincia di Cosenza, con 4294 ab. (1921), a 500 m. s. m., sulle pendici nord-orientali della catena paolana, nell'alto bacino del Follone, afluente dell'Esaro. Ha alcune piccole industrie [...] e una popolazione di 8236 ab. Il centro di Malvito (553 ab.), già antica sede vescovile, ha resti di un castello angioino-aragonese; a S. Caterina (774 ab. nel centro) la popolazione, di origine albanese, conserva tuttora il linguaggio originario, il ...
Leggi Tutto
Pittore (Genova 1557 - ivi 1629). Allievo di L. Cambiaso, rimase di fondo fedele al suo stile, nonostante i contatti che ebbe con l'ambiente artistico romano. Eseguì affreschi e dipinti di soggetto storico e religioso. Fu amico di poeti e letterati quali G. Chiabrera, G. B. Marino e T. Tasso, di cui illustrò la Gerusalemme liberata (1585) ...
Leggi Tutto
Musicista (prima metà sec. 17º), operoso a Venezia. Nel 1625 era capo degli strumentisti di S. Marco. Compose musica sacra e soprattutto strumentale: sonate a 4 (1626 e 1627), sonate per organo o spinetta con strumenti (1629, 1644), di grande interesse storico-artistico ...
Leggi Tutto
castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...