JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] illustri uomini di cultura e poeti che gravitavano presso la corte ottoboniana come G.M. Crescimbeni, V. Gravina, monsignor corso, soprattutto quelle come il palazzo Madama e il castellodi Rivoli la cui completa attuazione sembrava già chimerica.
La ...
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CASTELLI, REGNO DI SICILIA, ARCHITETTURA
MMaria Stella Calò Mariani
Al rientro dalla Germania, con le leggi emanate nella dieta di Capua (1220), Federico II affronta la riorganizzazione del sistema [...] feudale) eseguito da "Americus ciprensis". Giorgio Vasari attribuisce all'architetto fiorentino Fuzio il castellodi caccia diGravina.
Senza nome restano i magistri di altissima cultura franco-renana la cui opera è riconoscibile tra Castel del Monte ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] entrate strette e protette. Lo spazio disponibile, quello del castello normanno della città, era esiguo.
La domus diGravina fu costruita probabilmente nel 1227. Si tratta di un edificio rettangolare, ma molto più imponente del precedente, lungo ...
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Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] il racconto che lo stesso Federico avrebbe disegnato di sua mano l'impianto a scacchiera.
Il castellodi Eraclea, oggi distrutto, era più piccolo di quello di Augusta e, da piante del XVII sec., risulta di forma quadrilatera (37 x 32 m) con varie ...
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Domus
HHubert Houben
La domus, a differenza del castrum, il castello vero e proprio, indica in età federiciana un edificio fortificato di varia natura: un castellodi caccia, come quella di Lagopesole, [...] si trovavano a Garagnone, Gravina, Santeramo, Castellaneta, Girofalco e Montalbano; nel giustizierato di Basilicata erano ubicate a palee").
La "domus pantani sancti Laurentii" era il castellodi caccia dell'imperatore nel parco ubicato presso la sua ...
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Comune della Basilicata (392 km2 con 60.530 ab. nel 2020), dal 1927 capoluogo della provincia omonima.
Il nucleo antico della città è situato sul declivio occidentale di un affossamento del lembo occidentale [...] forma la Gravinadi M., uno fra i più importanti e noti fenomeni di erosione di tal genere del Purgatorio, Seminario, l’ex convento di S. Chiara (sede del Museo Nazionale D. Ridola, ampliato 1985). Il castello, a tre torrioni cilindrici, fu eretto ...
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Anticamente definita ‘arte del blasone’, l’a. è la scienza che analizza e interpreta gli stemmi, ne studia le fonti, l’origine e la storia e ne stabilisce le regole; definisce le varie tipologie di scudo, [...] ’a. in architettura si evidenzia con la progettazione di interi edifici a forma di stemma come la facciata della chiesa di Santa Maria delle Grazie (1602), a Gravinadi Puglia, che raffigura un castello a tre torri con, in capo, l’aquila imperiale ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] di Bari, Taranto, Otranto e soprattutto di quella di Oria, distrutta nel sec. 9° dai saraceni. Qui, nel recinto del castello tradizione bizantina, che domina nei complessi rupestri di Terra di Bari (Gravina in P., Monopoli, Fasano), del Brindisino ...
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FOGGIA
S. Mola
(Fogia, Focis nei docc. medievali)
Città della Puglia, capoluogo di provincia, situata nell'area settentrionale della regione nota storicamente come Capitanata, al centro del Tavoliere, [...] di R. Filangieri, X, Napoli 1957, p. 271; Codice diplomatico barese, a cura di F. Carabellese, III, Bari 1899, p. 301; Domenico da Gravina antiche incisioni, Foggia 1973; Castelli, torri ed opere fortificate di Puglia, a cura di R. De Vita, Bari ...
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DUFOUR, Maurizio
Caterina Olcese
Nacque a Torino l'8 luglio 1826 da Lorenzo e Luisa Bocca (Genova, Archivio dell'Accademia ligustica di belle arti, filza 384 197.35, Ammissioni alunni). Nel 1830 la [...] Illustrazione stor., artist. ed epigr. dell'antichissima chiesa di S. Maria diCastello in Genova, Genova 1864, pp. 251-265, 244 s., 426; Cento anni di attività industriale, Genova 1934, pp. 3, 31, 48; L. Gravina, La basilica di S. M. Immacolata in ...
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