SANREMO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Mario LABO'
Augusto TORRE
Vito Antonio VITALE
Città della Liguria in provincia d'Imperia, notissima stazione climatica invernale. È situata nella Riviera di [...] Varazze vendette i diritti che ancora la curia genovese vantava sui castellidi S. Romolo e Ceriana a Oberto Doria e Giorgio De Mari della Germania contro il trattato diVersailles. I dissensi fra i due capi di governo diventarono così acuti, che ...
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento di Loir-et-Cher, sede d'un vescovato, d'un tribunale di prima istanza e di commercio. Ha 23.991 ab.; è una graziosa città, costruita lungo il fianco d'una [...] spianata è molto sobria. Questa parte del castellodi Blois inaugura un nuovo periodo nella cultura artistica francese: con i castellidi Vaux e di Maisons essa può considerarsi come il prologo del secolo diVersailles.
I soggiorni che fecero a Blois ...
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LOCARNO (A. T., 20-21)
Laura MANNONI BIASOTTI
Carlo Guido MOR
Francesco TOMMASINI
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Città della Svizzera, capoluogo del distretto omonimo, situata nel Canton Ticino, in pittoresca posizione sulla [...] maius (sec. XII) e alcune parti del castello inferiore (1382) e del gran castello dei Visconti (1342). La più antica chiesa politica con un esplicito riferimento al trattato diVersailles e che impegni più di due stati in quanto sancisce la garanzia ...
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MAGONZA (lat. Mogontiacum, nome d'origine celtica; fr. Mayence; ted. Mainz; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Pietro ROMANELLI
Hans MOHLE
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Una delle città più antiche della [...] di S. Ignazio s'innalza il grandioso gruppo della Crocifissione su modello di H. Backoffen (circa 1520).
Il castello renana dell'impero germanico, demolita nel 1922, secondo il trattato diVersailles.
Bibl.: C. A. Schaab, Geschichte der Stadt M., ...
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FONTAINEBLEAU (A. T., 32-33-34)
Emmanuel DE MARTONNE
Louis GILLET
Città della Francia (15.560 ab.), nel dipartimento di Senna e Marna. È situata a una cinquantina di km. a SE. di Parigi e ha la stazione [...] ultimo Fontainebleau fu un po' la Versailles del primo e del secondo Impero. Napoleone I, che ne partì per il suo primo esilio (Cour des Adieux), vi fece la sala del Trono; e di lui rimangono nel castello mobili ammirevoli.
Dopo i restauri iniziati ...
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. L'uso di fabbricare figure di cera fu assai comune presso Greci e Romani, e, per quanto ne abbiamo minori testimonianze, anche presso gli Egizî e i popoli dell'Asia anteriore. Di cera si facevano soprattutto [...] di Luigi XIV a Versailles); neppure Coisevox disdegnò di modellare in cera un busto del principe didi soggetto sacro. Notevoli esempî di ritratti di cera di principi di quel tempo si conservano nella Biblioteca Nazionale di Vienna, al castellodi ...
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Città della Germania, 60 m. s. m., capoluogo d'uno dei 5 distretti della Provincia Renana, posta in posizione molto favorevole all'incrocio di vie terrestri e fluviali, dove la Mosella confluisce nel Reno, [...] all'arcivescovo. La città fu cinta di mura ed ebbe un castello, nel quale spesso risiedevano gli arcivescovi. quale Coblenza potesse essere coinvolta. Per il trattato diVersailles dovendo essere demolite le fortifieazioni tedesche situate ad ovest ...
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Città della Francia nordorientale, a 84 km. da Parigi, capoluogo di circondario nel dipartimento dell'Oise, con 17.361 ab. (1926). È posta sulle rive dell'Oise, a valle della confluenza di questo fiume [...] castello, sia per la sua foresta che si estende per una superficie di 14.428 ettari, con una circonferenza di più di due trattati che possono ritenersi come la preparazione di quello diVersailles (1768), col quale la repubblica cedette alla ...
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RIVOLI (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Gino BORGHEZIO
Anna Maria BRIZIO
Centro abitato della provincia di Torino, a 353 m. s. m., sorto nell'ampio anfiteatro morenico allo sbocco della valle di Susa, [...] edifizio che avrebbe donato a Rivoli una Versailles italiana, l'ala orientale e l' di storia rivolese, Rivoli 1917; G. Borghezio, Briciole di storia rivalese, in Il nuovo seminario di Torino, 1935. - Per il castello: A. Telluccini, Il castellodi ...
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Nacque il 6 agosto 1651 nel castellodi Fénelon nel Périgord, da nobile e antica famiglia, e morì a Cambrai il 7 gennaio 1715. Dopo i primi studî fatti nell'università di Cahors, andò a Parigi ove frequentò [...] pienamente il culto che ne accompagnò la memoria.
Ediz.: Le migliori ed. delle Øuvres complètes di F. sono quelle diVersailles-Parigi 1820-1830, voll. 34 (22 di opere, 11 di corrispondenza, i d'indici). Delle Maximes des saints, ed. critica a cura ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...