Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rinnovamento dell’architettura è sostenuto per buona parte dalle richieste delle [...] e dorate con inserti rococò, a opera di Ferdinand Plitzner; così nel castellodi Schönbrunn per la stanza cinese (1760) ricorda i motivi architettonici diVersailles, e nel teatro, luogo altrettanto importante per la vita di corte.
I rinnovamenti ...
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SAVOIA, Maria Teresa
Andrea Merlotti
di, contessa d’Artois. – Nacque a Torino il 31 gennaio 1756, figlia di Vittorio Amedeo di Savoia (re di Sardegna dal 1773) e di sua moglie Maria Antonia Ferdinanda [...] natale, a Torino, dove alloggiò presso il castellodi Moncalieri, prima che il sovrano sabaudo le dans l’Europe des Lumières, a cura di X. Salmon, Versailles 2003, pp. 151-153, 184-186; Marie Antoinette (catal.), a cura di X. Salmon, Paris 2008, pp. ...
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ALBERTI, Matteo
Roswitha Hespe
Giorgio E. Ferrari
Architetto, nato a Venezia, da Francesco, intorno al 1660, morto a Düsseldorf nel 1716.
Di famiglia cittadinesca veneta, imparentata agli Alberti di [...] se non il progetto per il castellodi Bensberg (tra Colonia e Düsseldorf), ideato verso il 1700 e costruito tra il 1700 e il 1716. Questo grandioso edificio è, evidentemente, ispirato a Versailles, come rivela l'andamento rigorosamente simmetrico ...
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CAVAZZA, Domizio
Emerico Mez
Nacque a Concordia sul Secchia (Modena) il 9 luglio 1856, figlio di Luigi, notaio e sindaco di quel paese, di nobile famiglia, e di Anna dei baroni Zanoli. Si avviò allo [...] . Vinse una borsa di studio che gli permise di perfezionarsi in orticoltura a Versailles e in viticoltura a di università popolare di agricoltura) e insegnava viticoltura nella giovane facoltà di agraria di Bologna.
Nel 1894 acquistò il castellodi ...
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Scultore (Marsiglia 1620 - ivi 1694). L'interpretazione della scenografia barocca, della teatralità enfatizzata da un'atmosfera luminosa, trovò espressioni di una certa originalità nell'opera di P. Egli, [...] , caratteristiche costanti nella scultura di P., decisamente distante dal classicismo ufficiale diVersailles. Chiamato dal ministro Fouquet, P. fu mandato a Carrara a scegliere i marmi per la decorazione del Castellodi Vaux-le-Vicomte. Cominciò ...
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Cittadina francese nei pressi di Parigi da cui prende nome una celebre famiglia, nota dal 10° sec., con capostipite Burcardo, e salita a grande potenza nei secoli successivi.
Mathieu I (m. 1160), signore [...] , oggi divisi tra il museo di Cluny, il Louvre, il museo di Chantilly. Nel castellodi Chantilly erano raccolti marmi antichi, ceramiche, armi di provenienza soprattutto italiana.
Suo figlio François (n. 1530 - Castellodi Écouen 1579), dopo aver ...
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stucco Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, impiegati per la levigatura di superfici.
Arte
Lo s., usato in [...] e fantasia (Hôtel Soubise a Parigi, decorazioni di molti interni diVersailles, di palazzi di Würzburg, di Nymphenburg, dicastellidi Sans-Souci e di Charlottenburg in Germania, di Clandon Park a Guildford in Inghilterra). Notevole importanza ...
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Pittore (Parigi 1619 - ivi 1690); allievo di S. Vouet, eccezionalmente precoce (a dodici anni eseguì il primo ritratto importante; a quindici due dipinti con storie per il cardinale Richelieu), fu a lungo [...] decoratore si affermano nei complessi dell'hôtel di Saint-Lambert, del castellodi Vaux-le-Vicomte (insieme che gli aveva commissionato Fouquet), del Louvre (Galleria d'Apollo) e soprattutto diVersailles, dove lavorò dal 1674 al 1686, fornendo anche ...
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Scultore (Noyon 1592 - Parigi 1660). Allievo di N. Guillain, fu a Roma (1610-27), dove si legò alla cerchia di artisti di tendenze più o meno francamente classicheggianti (Domenichino, G. Reni, F. Duquesnay) [...] con F. Mansart nella decorazione del castellodi Maisons-Laffitte, coadiuvato da molti allievi. Nelle opere successive (i Bambini e la Sfinge per il parco diVersailles e, specialmente, il monumento per Enrico II di Borbone, la sua ultima opera ...
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Architetto (Parigi 1646 - Marly 1708), pronipote di François e suo allievo. Architetto di Luigi XIV, completò il palazzo diVersailles e ne costruì la cappella. Le sue opere principali (il Grand Trianon, [...] il castellodi Vanves, il municipio di Arles, la chiesa di Notre-Dame a Versailles) sono l'espressione più genuina dell'architettura del tempo del Re Sole, caratterizzate dalla scelta di piante poligonali, ovali o circolari, e dallo sviluppo ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...