Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] Brun, la Storia del re (Luigi XIV; una serie a Versailles) su cartoni del Le Brun e di A. F. van der Meulen; Le residenze reali, una una Storia di Diana (al castellodi Anet, per cui fu tessuta, e al museo di Rouen) e gustose grottesche di schietto ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] , condotte da Du Breuil, Dubois e Frḫminet, quelle diVersailles, eseguite dal Le Brun e dai suoi aiuti, le altre di chiese di palazzi e dicastelli, vennero generalmente dipinte con colori temperati con olio, cera e resina, e distesi direttamente ...
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La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] i membri del governo provvisorio di Parigi. I trattati di pace diVersailles, di Saint-Germain e del 1899-1905; A. Sedlaček, Hrady, zámky a trvze král. Českého (storia dei castellidi Boemia), voll. 15, Praga 1882-1927.
Per l'età più antica e per ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] datano la maggior parte dei mobili e degli oggetti di arredamento dei piccoli appartamenti di Luigi XV nel palazzo diVersailles.
Verso la fine di questo periodo e al principio del regno di Luigi XVI, si osserva un ritorno alle tradizioni classiche ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] sui primi del sec. XVI Augusto I di Sassonia teneva nel suo castellodi Dresda animali vivi e inviava anche una ad abbellire il Palazzo diVersailles, vi aggiunse una grandiosa raccolta di uccelli di ogni paese, cervi e daini di ogni specie, qualche ...
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Capoluogo del piccolo stato omonimo (uno dei 18 componenti della Repubblica Germanica; Freie- und Hansestadt Hamburg; vedi sotto), è la seconda città della Germania per numero d'abitanti e il più grande [...] infatti l'impossibilità di applicare tariffe ridotte ai proprî prodotti, sancita dal trattato diVersailles (che ha paesi germanici e slavi del nord. Appunto per questo il castellodi Hammaburg sarebbe stato elevato fin dall'831 a sede vescovile ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] nord e buona parte delle fabbriche sul cortile. Pure a Versailles, modello delle regge moderne, una sontuosa città regale tra : per esempio in Giovanni Vanbrugh per il castellodi Blenheim (1715) di Oxford, il quale nella visione generale deriva ...
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Come indica l'etimologia della parola (dal lat. congredior "procedo insieme", quindi, per traslato, "converso") è qualsiasi riunione per deliberare circa interessi o questioni d'interesse comune. In molte [...] diVersailles e in quelli, ad esso strettamente uniti, di SaintGermain, di Neuilly, del Trianon e di Sèvres italiani prima delle guerre dell'indipendenza (1839-1847), Città diCastello 1922; R. Cessi, Retroscena politici del primo congresso degli ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] che dava vini diversi da 12 bocche; sulla tavola erano 24 castellidi zucchero. A Milano, nel 1489, sposandosi quel duca Gian Galeazzo . I banchetti dell'età di Luigi XIV, così quelli dati dal re a Versailles, dal principe di Condé a Chantilly, come ...
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Importante città della Germania, settima per numero d'abitanti (tra Essen e Breslavia), capoluogo della Sassonia.
La città, posta a 110-120 m. s. m., è sorta nel luogo dove l'Elba, attraversando una fossa [...] del nord fu emula non indegna della cultura francese diVersailles e di Parigi. Allora artisti geniali vi crearono opere ben eseguite la trasformazione dell'antico forte dei margravî in un castello e la rinnovazione e l'allargamento delle mura della ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...