VANLOO
Jacques Combe
. Famiglia di pittori originarî dei Paesi Bassi, i cui membri più eminenti lavorarono in Francia nel sec. XVIII.
Jacob, nato a Sluis circa il 1614, morto a Parigi il 27 novembre [...] di Savoia Vittorio Amedeo II due soffitti del castellodi Rivoli (di cui uno solo conservato: Le quattro stagioni), poi di nuovo municipale e per varie chiese della città; dipinse per Versailles e per Fontainebleau. Acquistò grande fama in tutta l ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] duomo e il leone bronzeo realizzato per il castellodi Dankwarderode appartengono piuttosto all'arte della fusione cui si ricorda la brocca conservata a Versailles (Mus. Lambinet) proveniente dall'abbazia di Maubuisson, singolare è una fontana da ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] è il Davide che trascina la testa di Golia, dipinto per un membro della famiglia Gavotti a Roma (Firenze, Fondazione Longhi: ibid., p. 168). A questo quadro si accosta per formato e stile Agar e l'angelo (Versailles, castello, camera del re). La ...
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LAURANA, Francesco
Renata Novak Klemencic
Il L. è documentato per la prima volta a Napoli il 17 luglio 1453, quando come "Francisco da Zara" insieme con altri maestri ricevette il pagamento per i lavori [...] stati collegati anche i due busti di Renato d'Angiò e Giovanna di Laval nel castellodi Tarascona, originariamente posti in una nicchia Museo del Louvre, documentato per la prima volta nel 1818 a Versailles, per Kruft (1995, pp. 153-156, 380 s.) ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] o imperiale, quale si imporrà definitivamente in età moderna a Versailles, Caserta, Sanssouci, poi a S. Pietroburgo e Tsarskoe Selo l'acqua pluviale della terrazza e rifornivano il castellodi acqua corrente; una grande cisterna sotterranea si ...
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Vedi PARIGI dell'anno: 1963 - 1996
PARIGI (Lutetia Parisiorum)
P. M. Duval
E. Coche de la Ferté
La città sorse in epoca gallica su un'isola della Senna, ma non si conosce alcun resto di questo abitato [...] diVersailles consentì di arricchire il Louvre di varie dozzine di antiche sculture (romane o repliche romane di bizantine e una collezione di 700 tessuti copti ecc.).
2. - Museo delle antichità nazionali. - Castellodi Saint Germain en Laye. ...
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FRANCINI, Tommaso
Chiara Stefani
Nacque a Firenze il 5 marzo 1571 da Pietro e da Clemenza di Frosino di Niccolò Pagni.
Non si sa quale fosse stata la sua formazione, ma nel trattato manoscritto di Agostino [...] il possedimento fu contiguo al grande parco diVersailles. È stato supposto che i Francini potessero essere gli autori delle grotte del castellodi Noisy-le-Roi, appartenente allora, come quello di Villepreux, alla famiglia fiorentina dei Gondi.
Il ...
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DE VECCHIS, Nicola
Maria Grazia Branchetti Buonocuore
Mosaicista attivo a Roma dalla fine del Settecento al 1834. Lavorò alle dipendenze dello Studio vaticano del mosaico e in privato, distinguendosi [...] in bronzo di stile pompeiano, fu donato nel 1824 da Leone XII a Carlo X re di Francia e si trova oggi nel Museo diVersailles (D. Giovanni Battista tratto dal Guercino (oggi nel castellodi Compiègne); il lavoro, eseguito senza collaboratori, ...
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DE GOTTI (De Gotti, Degoty, Degotty, Desgotis, Desgotti)
Vittorio Natale
Artisti operosi nell'ultimo quarto del sec. XVIII e i primi decenni del seguente in Piemonte e a Parigi, i due fratelli Ignazio [...] di decorazione per la Casa reale: nel 1778 la pittura di "un prospetto e due laterali per il teatrino del Real Castello relazione con la Distribuzione delle aquile del Musée du Château diVersailles (ibid., p. 420), dipinto già terminato nel 1810; ...
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VALLS, Domingo
X. Company
Pittore spagnolo documentato tra il 1363 e il 1398 e probabilmente attivo a Tortosa, Baix Ebre e Tarragona.V. è oggi uno dei maggiori enigmi della pittura gotica catalano-valenzana [...] coloro che decorarono le dipendenze del castello reale di Tortosa, oggi scomparse (Madurell i di Parigi (Post, 1930-1947, V, 2, pp. 568-573), una scena di battaglia (New York, Metropolitan Mus. of Art), il S. Cristoforo della Coll. Meyer diVersailles ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...