QUEROL, Vincente Wenceslao
Mario Casella
Poeta spagnolo, nato a Valenza nel 1836, ivi morto nel 1889. Insieme con T. Llorente diede impulso alla moderna rinascita valenziana, la quale iniziò nello stesso [...] ) i suoi "Jocs florals". Il bilinguismo che la caratterizza, in armonia del resto con la tradizione locale dove il castigliano soppiantò l'antico idioma e rimase la lingua della cultura, si rispecchia nelle sue Rimas (Valenza 1877) che chiudono una ...
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MENA, Carlota de
Carlo Boselli
Attrice spagnola, nata a Tortosa nel 1845, morta a Manresa nel 1902.
A nove anni esordì in una compagnia diretta dal Romea; nel 1866 era già prima attrice a Barcellona, [...] di Valero e Vico; e nel 1870 entrava nella compagnia Tutau. Dopo aver ottenuto notevoli trionfi recitando in castigliano, si fece applaudire anche nel teatro catalano, interpretando fra l'altro alcuni lavori di Ignacio Iglesias. Artista duttile ...
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Poeta e studioso ispano-americano (Guatemala 1731 - Bologna 1793). Gesuita dal 1750, emigrò in Italia dopo l'editto di espulsione dell'ordine (1767), e qui legò il suo nome soprattutto alla Rusticatio [...] mexicana (1781), un'ampia e suggestiva descrizione della vita e dei costumi del Messico, scritta in esametri latini, di evidente ispirazione virgiliana. Scrisse inoltre alcune poesie in castigliano. ...
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Poetessa spagnola (Santiago de Compostela 1837 - Padrón 1885); la sua opera è ispirata a una rassegnata mestizia, che gravò sulla sua vita, tormentata da lunga e dolorosa infermità. Nei Cantares gallegos [...] del paesaggio gallego; in Follas novas (1880) e nell'opera successiva En las orillas del Sar (1884), in castigliano, la nota del dolore individuale domina l'ispirazione poetica. Limpido lirismo e atteggiamento contemplativo informano le prose anch ...
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Scrittore e critico letterario catalano (Sant Quintín de Mediona 1851 - Barcellona 1898). Coltivò studî di letteratura classica e tradusse Orazio in catalano. Esercitò un'influenza notevole sugli orientamenti [...] catalana, indicando e scoprendo, con giudizî quasi sempre giusti, scrittori come Maragall, Bartrina, ecc. Postuma è stata pubblicata una scelta dei suoi scritti in catalano (Obres escollides, 1914) e in castigliano (Obras escogidas, 2 voll., 1914). ...
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PIETRO I re di Aragona e di Navarra
Ramon D'ALOS-MONER
Prima di succedere al padre Sancio Ramírez nei due stati, fu suo associato, regnando, almeno a partire dal 1087, sui territorî orientali (in Suprarbi [...] vinse la battaglia di Alcoraz (1096) contro il re Ahmad al-Musta‛īn II di Saragozza aiutato da Alfonso VI di Castiglia, vittoria che decise la caduta di Huesca in potere delle armi cristiane. Immediatamente lottò accanto al Cid in terre valenzane e ...
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Poeta spagnolo (n. Barcellona 1945). Dopo la raccolta Mensaje del tetrarca (1963), ha pubblicato Arde el mar (1966), uno dei libri più interessanti e innovativi della poesia spagnola degli anni Sessanta, [...] , è incline alla riflessione metaletteraria espressa in toni barocchi e con una certa tendenza al surrealismo. Abbandonato il castigliano a favore del catalano, ha pubblicato le raccolte Els miralls (1970), Foc cec (1973), L'espai desert (1977 ...
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Ammiraglio genovese (m. 1373), figlio di Egidio s., si schierò con il padre dalla parte di Enrico di Trastamara nella contesa con Pietro il Crudele per il trono di Castiglia. Nel 1372, inviato da Enrico [...] II a la Rochelle batté gli Inglesi, e l'anno successivo sconfisse i Portoghesi alla foce del Tago contribuendo così ad assicurare il controllo dell'Atlantico al regno castigliano. ...
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SALAZAR, Ambrosio de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato in provincia di Murcia probabilmente verso il 1575, morto non sappiamo quando, forse in Francia, dove visse quasi sempre. Appartiene a [...] miglior fortuna, si stabilirono in Francia, fino dagli inizî del sec. XVII, vivacchiandovi alla meglio e insegnandovi il castigliano, messo in voga dalle relazioni politiche e militari durante quel periodo di aspre contese tra le due regioni. Miglior ...
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JÁUREGUI y AGUILAR, Juan de
Poeta e pittore spagnolo, nato a Siviglia nel 1583, morto a Madrid nel 1641. Della sua giovinezza si sa ben poco; ma è certa la sua dimora a Roma alla quale risale principalmente [...] cultura artistica e letteraria. Vi pubblicava, infatti, nel 1607, la traduzione dell'Aminta del Tasso risentita nel verso castigliano con tanta aderenza al testo e tanta freschezza ritmica, che il Cervantes, nemico d'ogni lavoro di traduzione, faceva ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...