MELANI, Alessandro
Arnaldo Morelli
– Nacque a Pistoia il 4 febbr. 1639 da Domenico e da Camilla Giovannelli; ebbe come padrini di battesimo i nobili pistoiesi Bartolomeo Rospigliosi e Caterina Cellesi.
Il [...] parti di violino e basso continuo). Le parti furono interpretate tutte da voci maschili: il protagonista Acrimante (soprano) dal castrato Giuseppe Fede; Atrace, re di Macedonia (basso), da Francesco Verdoni; mentre il servo Bibi e la nutrice Delfa ...
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TOZZI, Vincenzo
Aldo Roma
TOZZI, Vincenzo. – Nacque a Roma intorno al 1612.
Sugli anni di formazione non si hanno notizie. Fu tra i virtuosi di musica al servizio del futuro cardinale Vincenzo Costaguti [...] regno di Sicilia, è datata 16 aprile e firmata dallo stesso Tozzi. Tra gli interpreti vi furono il castrato romano Giovanni Marquett (Elena), il soprano pistoiese Raffaele Mellini (Paride), il soprano messinese Antonino Celona (Momo, Menelao, Plutone ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’invenzione del fonografo costituisce un momento decisivo non soltanto nella storia [...] anni prima di morire, a 53 anni.
Ed è ancora la nuova invenzione che rende possibile ascoltare la voce dell’ultimo castrato della Cappella Sistina di Roma, Alessandro Moreschi, inciso a Roma nel 1904 (aveva allora poco meno di 50 anni).
Il fonografo ...
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MASOTTI, Vincenza Giulia
Sergio Monaldini
– Nacque nel 1645 circa, probabilmente a Roma. Solitamente è menzionata nei documenti come «romana», ma Roma potrebbe essere semplicemente la città di adozione. [...] apprezzata come cantante da camera e d’opera (anche se pare che l’imperatore Leopoldo I le preferisse il castrato V. Ulivicciani) e, pur non potendo più contare sugli eccezionali compensi veneziani, conobbe una decisa ascesa della propria posizione ...
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DALL'OGLIO, Domenico
Dario Ascarelli
Nacque a Padova probabilmente intorno ai primissimi anni del secolo XVIII.
"… Benchè nel suo fisico debole malaticcio avesse tarda l'educazione, nulla meno rinvigoritosi [...] quel burrascoso periodo della storia dinastica russa. Nel 1758, avendo ricevuto l'incarico di ingaggiare in Italia un castrato e una cantante, ne approfittò per visitare Varsavia, Berlino e Zurigo, dove potrebbe essersi esibito in qualche concerto ...
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VACCHELLI, Giovanni Battista
Sauro Rodolfi
VACCHELLI (Vachelli, Vacheli), Giovanni Battista (in religione Giovanni Battista da Rubiera). ‒ Primogenito di Giovanni Battista e di Lucia Negri, nacque a [...] di capella de’ Gesuiti» in S. Bartolomeo a Modena, dall’accusa di aver trattato con eccessivo rigore un «putto castrato» dell’annesso collegio (Archivio di Stato di Modena, Archivio Segreto Estense, Cancelleria, Raccolte e miscellanee, Carteggi e ...
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Zootecnia
Alessandro Giorgetti
(XXXV, p. 1014; App. II, ii, p. 1140; III, ii, p. 1148; IV, iii, p. 873; V, v, p. 830)
Negli ultimi anni in campo zootecnico sono stati compiuti enormi progressi nei settori [...] profonde trasformazioni di tutto il comparto agricolo, sono praticamente scomparsi l'asino e il mulo, che, come il bue, bovino castrato di razze da lavoro o ad attitudine multipla, avevano accompagnato l'uomo per secoli. In poco più di mezzo secolo ...
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FEDERICI (Fedrici, De Federici, dei Fedrici), Cesare
Ugo Tucci
Figlio di Girolamo, nacque ad Erbanno in Val Camonica (ora Comune di Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia) nel 1521, come si deduce [...] sui quali caricarono la merce, viaggiarono ottimamente, con acqua in abbondanza e mangiando ogni giorno carne fresca di castrato.
Prima d'imbarcarsi a Tripoli, sulla nave "Ragazzona", sempre in compagnia col Beretin, il F. andò in pellegrinaggio ...
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PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano
Francesco Lora
PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano (detto il Pistocchino o il Pistocco). – Figlio di Giovanni, violinista cesenate, nacque a Palermo nel 1659.
L’assunzione [...] del quale diede anticipazioni a Perti nel 1703 (Bologna, Museo della musica, P.146.5). Rientrato in Italia, il castrato puntò inoltre a individuare un erede e a costituire intorno a sé una famiglia tramite adozioni. Sono documentate sue concomitanti ...
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LOCATELLI, Giovanni Battista
Mario Armellini
Non vi sono notizie certe sulla sua nascita. Non sembrano infatti aver conferma documentaria né il luogo né la data fino a oggi proposti: Bergamo (Schmidl) [...] rosso (Krasnyj Prud). Per la nuova compagnia di Mosca, provvide a chiamare dall'Italia nuovi artisti, tra cui il castrato Giuseppe Manfredini, e, per le funzioni di compositore e direttore d'orchestra, il fratello di lui Vincenzo. La costruzione ...
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castrato
agg. e s. m. [part. pass. di castrare]. – 1. agg. Privato degli organi della riproduzione: un gatto c.; galline c.; Gridava il vecchio, che parea c. (Berni). 2. s. m. Maschio della pecora castrato, spec. quando è macellato: coscio...
castrare
v. tr. [lat. castrare]. – 1. a. Togliere a un animale, maschio o femmina, gli organi della riproduzione, o determinarne in altro modo l’atrofia, per renderlo più mansueto o più adatto all’ingrassamento: c. un cane, un gatto, un maiale,...