BONACCORSO da Milano
Raoul Manselli
Eretico cataro, anzi maestro dell'eresia, ritornò al cattolicesimo dopo il 1170, come si può ricavare dalle dottrine che egli, dopo la conversione, fece pubblicamente [...] ci presenta, in modo particolare per quanto ci dice dei passagini, va collocata all'inizio del sec. XIII.
B. ci presenta il catarismo quale venne articolandosi in Italia dopo il ben noto concilio di St-Félix-de-Caraman: esso è già distinto nei due ...
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BELLESMANZA (Blasmanta)
Raoul Manselli
Originario di Verona e, come sembra, colà residente "in domo Gerardelli a Glara", fu vescovo cataro della Chiesa di Desenzano (anche detta Albanese, forse perché [...] nella terra, trascinando la terza parte delle stelle e cioè degli angeli che vi abitavano. Avendo in comune col gruppo cataro di Concorezzo l'elemento della identificazione di Satana come villicus di Dio, il gruppo di Desenzano se ne distacca proprio ...
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PIETRO Gallo
Marina Benedetti
PIETRO Gallo. – Per questo personaggio eminente della Chiesa catara di Vicenza, definito vescovo a partire probabilmente dal 1214-15, non si hanno informazioni precise [...] sul suo pensiero e sulla sua azione.
Il primo libro della Summa, cosiddetta di Pietro da Verona, è dedicato ai catari. L’autore si scaglia contro Pietro Gallo in relazione alla dottrina dello Spirito Santo trasmesso dall’uomo nella sostanza, ovvero ...
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BAROCCI, Baroccino (Bocino)
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Eretico senese degli inizi del sec. XIV, appartenne a una di quelle famiglie dell'oligarchia popolare e mercantile, che deteneva il potere in Siena dal 1287 propugnando [...] . Script., 2 ediz., XV, 6, a cura di F. Lisini, pp. 121 s.; Agnolo di Tura del Grasso, Cronaca Senese, ibid., DP. 389 s. Per i processi di Bologna contro i catari, cfr. E. Duprè-Theseider, in Studi in onore di G. Volpe, I, Firenze 1960, pp. 383-444. ...
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PIETRO da Verona, santo
Marina Benedetti
PIETRO da Verona, santo. – Nulla si conosce della famiglia di questo frate predicatore e inquisitore (la tradizione secondo la quale proviene da una famiglia [...] si colloca in un fase delicata della lotta all’eresia in Lombardia e, in particolar modo, ai buoni cristiani dualisti (o catari), in cui i frati predicatori ebbero un ruolo di primo piano. Con la Ut pressi quondam del 13 settembre 1246, scritta ...
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GIOVANNI da Lugio (Luio)
Gabriele Archetti
Nacque nel Bergamasco, secondo quanto afferma Raniero Sacconi, che lo chiama "Iohannes de Lugio Bergamensis" (p. 51). Molto probabilmente infatti G. proveniva [...] al cattolicesimo perché era informatore dell'autore della Brevis summula: è semmai più probabile che quest'ultimo sia stato un cataro convertito, come lo fu Sacconi, e che abbia ascoltato l'insegnamento di G. durante la sua adesione all'eresia.
Fonti ...
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cataro
càtaro s. m. e agg. [dal lat. mediev. catharus, gr. καϑαρός «puro»]. – Appartenente alla setta dei catari, nome col quale sono comunem. indicati gli eretici dualisti medievali (detti anche albigesi, manichei, publicani o pauliciani,...
cataria
catària s. f. [der. del lat. cat(t)us «gatto», perché a questo piace l’odore della pianta]. – Erba perenne delle labiate, detta anche erba gattaia (lat. scient. Nepeta cataria), che cresce in gran parte dell’Europa e nelle zone temperate...