Scrittrice tedesca (Tressow, Meclemburgo, 1805 - Magonza 1880). Di antica famiglia aristocratica, sposò nel 1826 un suo parente appartenente a un diverso ramo dello stesso ceppo. Divorziata già nel 1829, [...] nel 1850 si convertì al cattolicesimo ed entrò in un convento di Magonza, ove rimase sino alla morte. Si dedicò prima alla lirica (Gedichte, 1835; Neuere Gedichte, 1836; Venetianische Nächte, 1836; Lieder und Gedichte, 1837), in seguito alla ...
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Teologo luterano (Medelbye 1586 - Helmstedt 1656). Prof. a Helmstedt dal 1614 alla morte, è noto per il suo tentativo di trovare nella storia ecclesiastica (Desiderium concordiae ecclesiasticae, 1650) [...] un possibile terreno d'intesa fra calvinismo, cattolicesimo e luteranesimo: ne ebbe, da parte luterana, accuse di criptopapismo, e persecuzioni. È nota la disputa sul "sincretismo" da lui sollevata in ambiente calvinista. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto daStoria della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
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La storia dei Marrani ha origine con la conversione forzata degli ebrei spagnoli [...] , intrecciandosi con la nascita dell’Inquisizione spagnola. Quella dei Moriscos ha origine nel 1492 con la conversione forzata al cattolicesimo dei musulmani del califfato di Granada e si conclude ai primi del XVII secolo con la loro espulsione dai ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] La testimonianza di Luigi Piastrelli, cit., pp. 73-89, cit. a p. 75.
46 R. Moro, La religione e la «nuova epoca». Cattolicesimo e modernità tra le due guerre mondiali, in Il modernismo tra cristianità e secolarizzaione, a cura di A. Botti, R. Cerrato ...
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Controversista (Nether Stowey, Somerset, 1546 - Roma 1610). Decano del Balliol College di Oxford, nel 1574 si dimise o fu dimesso per ragioni imprecisate. Passò a Londra e di lì a Lovanio, dove si convertì [...] al cattolicesimo. Fattosi gesuita (1575), penitenziere inglese in Vaticano (1578), tornò poi in patria (1580) con E. Campion, in missione, e riuscì in pochi anni a compiere numerose conversioni. Insieme a Campion, P. tramò in Inghilterra e sul ...
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Studioso italiano di filosofia e di storia delle religioni (Capua 1840 - Firenze 1912). Insegnò storia della Chiesa all'univ. di Napoli (1885-1904). Assertore del hegelismo, fu tuttavia un eclettico, oscillante, [...] nella sua fede cristiana, fra cattolicesimo e protestantesimo. La maggior parte dei suoi scritti è stata ristampata in una serie di volumi di Scritti vari (1900 e segg.); gli scritti filosofici intorno al hegelismo sono nel vol. Dall'idealismo nuovo ...
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fascio-leghista
(fascio leghista), s. m. e f. e agg. Fautore di un orientamento politico che fonde tendenze fasciste e leghiste.
• È accaduto che il ministro dell’Integrazione, [Andrea] Riccardi, esponente [...] di spicco del cattolicesimo sociale, ha reso visita alla comunità rom, colpita dal pogrom di pochi giorni fa, rappresaglia di un falso stupro. Il sindaco [Piero] Fassino era con lui. Ma il ministro ha deciso di non passare ‒ come previsto ‒ dal ...
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Teologo anglicano (Great Snoring, Suffolk, 1613 - Chester 1686). Prof. (1661) di teologia a Cambridge, quindi (1662) master al Trinity College, divenne nel 1673 vescovo di Chester. Controversista di larga [...] cultura, polemico contro il protestantesimo come contro il cattolicesimo, è autore di una classica Exposition of the creed (1659) e di varî scritti teologici e di storia della Chiesa. ...
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Pedagogista e scrittore tedesco (Hannover 1778 - Grunhof, Pomerania, 1858); studiò teologia (protestante) e medicina, fu precettore di principi (Assia 1810; Anhalt-Bernburg 1811-18), entrò al servizio [...] della Prussia occupandosi delle scuole popolari; lo lasciò, convertendosi al cattolicesimo (1827); fu richiamato in servizio dal re Federico Guglielmo IV; fondò un istituto di educazione (Aloysiusstift, 1857). ...
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Poeta e scrittore tedesco, nato a Riga il 16 settembre 1892.
La fama di B. che, inizialmente sotto l'influsso del misticismo russo, si va gradualmente accostando alle forme di un cattolicesimo caro ai [...] romantici tedeschi, data dagli ultimi anni della seconda Guerra mondiale. Meglio che nelle poesie, pur soffuse da un sincero afflato religioso (Die Rose von Jericho, 1936), la sua notorietà è affidata ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...