Storico e teologo (Schwerin 1741 - Darmstadt 1816). Da Gottinga, dove si dedicò allo studio della teologia e alle lingue orientali, passò come insegnante di lingue e antichità romane a Pietroburgo; poi [...] ma altresì pubblicista abile e senza scrupoli, sia nella contesa con i berlinesi a proposito del suo cripto-cattolicesimo sia nell'antagonismo con illuminati e giacobini. Il suo ultimo scritto, Theodul's Gastmahl (1809), prende abbastanza apertamente ...
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DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo [...] conservatore lombardo favorevole alla partecipazione alla lotta politica. Egli stesso cominciò ad impegnarsi nell'attività politica nel momento in cui, dopo la crisi dell'Opera dei congressi, il movimento ...
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Scrittrice tedesca (Tressow, Meclemburgo, 1805 - Magonza 1880). Di antica famiglia aristocratica, sposò nel 1826 un suo parente appartenente a un diverso ramo dello stesso ceppo. Divorziata già nel 1829, [...] nel 1850 si convertì al cattolicesimo ed entrò in un convento di Magonza, ove rimase sino alla morte. Si dedicò prima alla lirica (Gedichte, 1835; Neuere Gedichte, 1836; Venetianische Nächte, 1836; Lieder und Gedichte, 1837), in seguito alla ...
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Filosofo tedesco (Wemding 1503 - Ingolstadt 1557). Convertitosi al protestantesimo, tenne lezioni sulla dottrina aristotelica dell'anima all'università di Wittenberg; ma l'aspra polemica con Melantone [...] lo costrinse a lasciare Wittenberg e a riabbracciare il cattolicesimo. Compose due opere (De anima, 1542, e De philosophia naturali, 1549) e un commento al De officiis di Cicerone. ...
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Teologo luterano (Medelbye 1586 - Helmstedt 1656). Prof. a Helmstedt dal 1614 alla morte, è noto per il suo tentativo di trovare nella storia ecclesiastica (Desiderium concordiae ecclesiasticae, 1650) [...] un possibile terreno d'intesa fra calvinismo, cattolicesimo e luteranesimo: ne ebbe, da parte luterana, accuse di criptopapismo, e persecuzioni. È nota la disputa sul "sincretismo" da lui sollevata in ambiente calvinista. ...
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Controversista (Nether Stowey, Somerset, 1546 - Roma 1610). Decano del Balliol College di Oxford, nel 1574 si dimise o fu dimesso per ragioni imprecisate. Passò a Londra e di lì a Lovanio, dove si convertì [...] al cattolicesimo. Fattosi gesuita (1575), penitenziere inglese in Vaticano (1578), tornò poi in patria (1580) con E. Campion, in missione, e riuscì in pochi anni a compiere numerose conversioni. Insieme a Campion, P. tramò in Inghilterra e sul ...
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Studioso italiano di filosofia e di storia delle religioni (Capua 1840 - Firenze 1912). Insegnò storia della Chiesa all'univ. di Napoli (1885-1904). Assertore del hegelismo, fu tuttavia un eclettico, oscillante, [...] nella sua fede cristiana, fra cattolicesimo e protestantesimo. La maggior parte dei suoi scritti è stata ristampata in una serie di volumi di Scritti vari (1900 e segg.); gli scritti filosofici intorno al hegelismo sono nel vol. Dall'idealismo nuovo ...
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Teologo anglicano (Great Snoring, Suffolk, 1613 - Chester 1686). Prof. (1661) di teologia a Cambridge, quindi (1662) master al Trinity College, divenne nel 1673 vescovo di Chester. Controversista di larga [...] cultura, polemico contro il protestantesimo come contro il cattolicesimo, è autore di una classica Exposition of the creed (1659) e di varî scritti teologici e di storia della Chiesa. ...
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Pedagogista e scrittore tedesco (Hannover 1778 - Grunhof, Pomerania, 1858); studiò teologia (protestante) e medicina, fu precettore di principi (Assia 1810; Anhalt-Bernburg 1811-18), entrò al servizio [...] della Prussia occupandosi delle scuole popolari; lo lasciò, convertendosi al cattolicesimo (1827); fu richiamato in servizio dal re Federico Guglielmo IV; fondò un istituto di educazione (Aloysiusstift, 1857). ...
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La Mennais, Felicite-Robert de
La Mennais, Félicité-Robert de
Pensatore e polemista francese (Saint-Malo 1782-Parigi 1854). Dapprima si schierò su posizioni cattolico-tradizionaliste ispirate al pensiero [...] di J. de Maistre e di L.-G.-A. de Bonald, ma a partire dagli anni Trenta aderì a un cattolicesimo liberale, favorevole alle «libertà moderne» e alla separazione tra Stato e Chiesa. Nel 1832, dopo la condanna da parte delle gerarchie ecclesiastiche, ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...