La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] lega di Smalcalda alla pace di Vestfalia. Infine, è da menzionare l’opera delle missioni, specialmente gesuitiche, che portarono il cattolicesimo non solo fra gli indigeni dell’America Meridionale, ma in Etiopia, in India, in Cina, in Giappone. Nella ...
Leggi Tutto
Stato dell’America Centrale istmica, che si affaccia sia sul Mar Caribico sia sull’Oceano Pacifico e confina con l’Honduras (a N) e con la Costa Rica (a S).
Tre grandi insiemi morfotettonici formano il [...] terziario, è la capitale, Managua.
Oltre allo spagnolo, sono parlati, tra gli amerindi, idiomi chibcha. Religione predominante è il cattolicesimo (58,5%), seguita da quella evangelica (21,6%).
Il N. è un paese molto povero e arretrato, con rilevanti ...
Leggi Tutto
Regione storica sul Mare del Nord, dallo IJssel meer fino a Hojer nello Jylland, abitata in antico dai Frisi o Frisoni. Si distinguono una Frisia occidentale fra l’IJssel meer e il Dollard, una Frisia [...] , riuscirono a mantenere le loro sedi durante le migrazioni barbariche. Nel 7° sec. si iniziò la loro conversione al cattolicesimo.
La legge dei Frisi appartiene al gruppo sassone delle leggi germaniche e, tra tutte, si distingue per le minuziose ...
Leggi Tutto
Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] ) e, più tardi, la discesa dei Longobardi e la costituzione del loro stato (568). A N delle Alpi, la conversione al cattolicesimo romano dei Franchi sotto Clodoveo (497-498) assume valore decisivo come data di passaggio da un'epoca all'altra. Per la ...
Leggi Tutto
LIPPOMANO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito del patrizio Giovanni di Girolamo e di Chiara Gussoni di Andrea, nacque a Venezia il 13 apr. 1538.
Dopo il fallimento del banco dell'omonimo nonno del [...] . di non lasciare il Paese, per non inimicarsi gli animi (contro le infiltrazioni protestanti era in atto una ripresa del cattolicesimo, iniziata vent'anni prima durante la nunziatura di un cugino del L., Luigi [Alvise] Lippomano); un mese dopo, però ...
Leggi Tutto
AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] ;A. Omodeo, Cesare D'Azeglio nella biografia che di lui scrisse la moglie Cristina Morozzo di Bianzè, in Aspetti del cattolicesimo della Restaurazione,Torino 1946, pp. 181-208 (l'Omodeo ripubblica la biografia dell'A. scritta dalla vedova, e da lui ...
Leggi Tutto
ARIOALDO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Duca di Torino, ariano, appartenente alla nobile stirpe di Caupo, aveva sposato, nel secondo decennio del sec. VII (non dopo il 615-616 comunque), la figlia [...] filo-cattolico; l'influenza nei pubblici affari acquistata da dignitari italici, il numero sempre maggiore di conversioni al cattolicesimo (certo non dovute soltanto a meditate convinzioni), tuttociò non poteva non mettere in allarme quella parte del ...
Leggi Tutto
FORTINI, Marco
Aurelio Cevolotto
Nacque a Fratta Polesine (Rovigo) il 26 apr. 1784 da Antonio e Maria Anna Monti. Di modesta famiglia contadina, grazie alla protezione della nobildonna Laura Correr [...] F. confessò senza che si dovesse procedere a un vero e proprio interrogatorio, negando solo la circostanza dell'abiura al cattolicesimo. Fu quindi rinchiuso nel carcere veneziano di S. Michele all'Isola dove, il 15 aprile, completò le sue deposizioni ...
Leggi Tutto
BRACCETTO, Michele
Gerghard Rill
Nacque in data imprecisata a Pordenone ed è noto solo per un presunto tentativo di riconquistare Melantone alla Chiesa cattolica negli anni 1537-1539.
Nel novembre del [...] del 1539 il B. era a Lipsia, con il pretesto di avviare anche pratiche per la conversione di Martin Bucer al cattolicesimo. Nel gennaio del 1539 si trasferì a Strasburgo dove conquistò la fiducia di Joannes Sturm, che lo giudicò capace di svolgere ...
Leggi Tutto
Cortés, Hernán
Silvia Moretti
Uno spagnolo alla conquista del Messico
All'inizio del Cinquecento, in poco più di due anni, lo spagnolo Hernán Cortés conquistò il Messico e distrusse l'antico impero [...] chiamarono allora il territorio del Messico. Egli si dedicò a riorganizzare il paese e favorì la diffusione del cattolicesimo. L'oro e l'argento estratti in enormi quantità nelle miniere messicane furono inviati in Spagna: anche gli splendidi ...
Leggi Tutto
cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...