Scrittore spagnolo (Madrid 1895 - San Sebastián 1983). Le sue posizioni di cattolico aperto alle istanze del pensiero moderno si manifestarono soprattutto nella rivista Cruz y Raya, che diresse fino al [...] 1936; esiliato dopo la guerra civile, ha vissuto a lungo nel Messico; dopo un fugace rientro in Spagna riprese la via dell'esilio. Fine umorista, paradossale e aforistico, appartiene alla corrente della ...
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Poeta belga di lingua francese (Anversa 1862 - ivi 1931), uno dei più originali simbolisti. Cattolico, molte delle sue liriche, d'intonazione lievemente arcaica, che cantano soprattutto la vita popolare [...] di Anversa, muovono da una profonda ispirazione cristiana. Alla raccolta La louange de la vie (1898) seguirono: Enluminures (1898), Sous les tentes de l'exode (1921), La chanson de la rue Saint-Paul (1922), ...
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Scrittore calabrese di lingua albanese (n. San Giorgio Albanese 1725 circa - m. forse Roma), sacerdote cattolico di rito greco. Di notevole interesse come documento di lingua sono il poemetto Ghjella e [...] S. Mërjis Virghjer ("Vita di Maria Vergine", 1762) e altre poesie religiose ...
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MARTIN-CHAUFFIER, Louis
Jean NEUVECELLE
Giornalista e scrittore; nato a Vannes il 24 agosto 1894. Cattolico militante, prese parte attiva alle polemiche politiche prima e dopo la seconda Guerra mondiale; [...] e pur considerando "incompatibile con l'indipendenza dello spirito" l'adesione ad un partito, si è sempre posto all'ala sinistra del panorama politico francese. Membro attivo della resistenza, fu deportato ...
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FIESCHI, Flavio
Antonella Pagano
Nacque a Cosenza alla fine del Cinquecento ("nacqui suddito del Re cattolico" affermò), probabilmente da un discendente dell'illustre famiglia genovese trasferitosi [...] in Calabria.
Sicuramente dimorò a Napoli e a Roma, dove fu membro e partecipe delle sedute dell'Accademia degli Umoristi, sorta nel 1603 e di indirizzo letterario come risulta da un lungo elenco manoscritto ...
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Scrittore spagnolo (Cañete, Cuenca, 1846 - Valencia 1918), costumbrista, in aperta polemica col naturalismo. Il suo pensiero cattolico e tradizionalista si riflette nei romanzi Realidad poética de mis [...] montañas. Cuadro de costumbres de la sierra de Albarracín (1873); Los mayos (1879); Sacramento y concubinato (1884); Solita o amores archiplatónicos (1886) ...
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Scrittrice ungherese (Budapest 1876 - Mártonháza 1937), fondatrice (1922) della rivista letteraria Napkelet "Oriente", d'indirizzo tradizionalista, cattolico e idealista, e dell'Associazione nazionale [...] delle donne ungheresi (A magyar asszonyok nemzeti szövetsége). Scrisse romanzi (Emberek a kövek közt "Uomini, cuori fra le pietre", 1911; A régi ház "La vecchia casa", 1915; Bujdosó könyv "Il libro proscritto", ...
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Uomo politico e letterato belga (Bru x elles 1869 - ivi 1951). Uno dei capi del partito cattolico, deputato di Bruxelles dal 1896, fu ministro della Giustizia nel 1911 (la legge del 1912 sulla protezione [...] al suo paese occupato. Presidente del Consiglio nel 1920-21, dopo la seconda guerra mondiale fu uno dei leader dell'opposizione cattolica favorevole al ritorno di re Leopoldo III. Ha scritto varî romanzi storici, fra i quali La cité ardente (1905, su ...
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Poeta spagnolo (Santander 1840 - Madrid 1890) autore di La luna y el lirio e Paz y misterio. Cattolico e antikrausista, intervenne con molto vigore nella polemica con i krausisti di cui sono eco gli Ensayos [...] críticos sobre filosofía, literatura e instrucción pública espanõla (1886) ...
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Scrittore tedesco (Parigi 1806 - Vienna 1865), figlio di Helmine. Fu giornalista a Friburgo, Colonia e Vienna, militando nel gruppo cattolico. Larga diffusione ebbero i suoi romanzi Wanda Wielopolska (1831) [...] e Der fromme Jude (1845) ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...