Storico italiano (Roma 1926 - ivi 2007); è annoverato tra i maggiori contemporaneisti, di area cattolica. Prof. (dal 1973) di storia contemporanea all'univ. di Roma. Ha rivolto i suoi studi soprattutto [...] in una linea di continuità da Murri a Sturzo a De Gasperi, e fondato sul carattere popolare del movimento cattolico. Senatore (1983-87), eletto come indipendente nelle liste della DC. Tra le opere: Dal neoguelfismo alla democrazia cristiana (1957 ...
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Uomo politico austriaco (Tetschen 1811 - Vienna 1888), fratello di Friedrich; governatore di Praga durante l'insurrezione del 1848, aiutò l'opera di repressione del principe di Windisch-Graetz. Ministro [...] per l'Istruzione e per il Culto (1849-60), riformò il sistema scolastico in senso conservatore e cattolico, collaborando alla regolamentazione dei rapporti tra Stato e Chiesa a favore di quest'ultima (concordato del 1855). Dal 1861 fu membro del ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] nazionale in una società secolare, «Analisi storica», 2, 1984, pp. 195-222; C.F. Casula, G. Tassani, La chiesa e i cattolici in Italia nel periodo postconciliare, in Storia della società italiana, a cura di G. Cherubini, Milano 1990, XXV, pp. 99-135 ...
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FOLCHI, Alberto Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 17 giugno 1897, da Pio e da Emma Alibrandi Cruciani, in una famiglia di antiche origini nobiliari (tra gli antenati sono da annoverare l'architetto [...] p. 488) e che fu favorevolmente accolto da P. Nenni, che lo considerò un significativo passo verso un'intesa con i cattolici sul terreno degli interessi della classe lavoratrice. Il F. era altresì convinto che in quella fase lo Stato imprenditore e l ...
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Il conflitto tra Stato e Chiesa cattolica scatenatosi in Germania dopo le annessioni del 1866 e la proclamazione dell’Impero (1871). Trova le sue origini nel proponimento di Bismarck di rinsaldare l’unità [...] ). Alle nuove norme si opposero il Centro e il clero, che rifiutò di osservarle, forte dell’appoggio della popolazione cattolica. Preoccupato dall’avvento del socialismo e da una crisi economica che lo costrinse a un mutamento dell’indirizzo politico ...
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Figlio (m. 687) di Grimoaldo. Ebbe il governo del ducato (662-63), quando il padre divenne re dei Longobardi. Con l'aiuto del padre resisté all'assedio di Costante II, e, credendo la vittoria frutto delle [...] preghiere del prete Barbato, volle che questi fosse il primo vescovo cattolico di Benevento, e si convertì con molti dei suoi. Aggiunse ai suoi possessi Taranto e Brindisi. ...
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Regina visigota (m. 586 circa): moglie del re Atanagildo, dopo la sua morte andò sposa al re Leovigildo, che con queste nozze consolidò la propria posizione. Rimasta nuovamente vedova, dopo aver esitato [...] tra cattolicesimo e arianesimo si mise a capo di una rivolta ariana contro il re cattolico Recaredo, suo figliastro. Vinta, si uccise. ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] , a cura di S. Natoli-L. Rapone, Milano 1987, pp. 70-108.
E.W. Crivellini, Pio XI e la guerra di Spagna, in I cattolici italiani e la guerra di Spagna. Studi e ricerche, a cura di G. Campanini, Brescia 1987, pp. 41-59.
V. Cárcel Ortí, La persécution ...
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DE CARDONA, Carlo
Emanuela Catalucci
Nacque il 4 maggio 1871 a Morano Calabro (Cosenza) da Rocco e da Giovannina Ferraro in una famiglia della borghesia rurale. Conseguita la licenza ginnasiale a Castrovillari [...] prima guerra mondiale. Atti del Convegno di Spoleto, 7-9 sett. 1962, Roma 1963, pp. 23, 26; Id., Aspetti relig. e storia del movimento cattolico in Calabria (1860-1919), Roma 1967, pp. 258-261, 273-278, 319 s., 337 s., 349 s., 364 s.; Id., I "giovani ...
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Antica famiglia nobile boema, così chiamata dal castello di Valdštejn presso Turnov. Menzionata già nel sec. 13º, divenne celebre soprattutto nel sec. 17º, quando la maggioranza dei suoi membri si schierò, [...] durante la rivolta del 1618-20, contro l'imperatore: solo Adam (m. nel 1638), fervente cattolico, rimase fedele agli Asburgo, e così pure suo cugino Albrecht Václav Eusebius (1583-1634), il più noto di tutti i V. (v. Wallenstein, Albrecht Wenzel ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...