Poeta latino (n. Atax, nella provincia narbonese, 82 a. C. - m. tra il 40 e il 35 a. C.); autore di varie opere, alcune nelle forme tradizionali enniane, altre secondo la maniera dei poetae novi e di Catullo. [...] Se ne hanno scarsi frammenti ...
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Filologo classico e germanista (Zittau 1808 - Berlino 1874); prof. all'univ. di Lipsia, nel 1851 fu destituito per aver preso parte ai moti nazionali degli anni precedenti, ma nel 1853 fu chiamato a Berlino. [...] Editore di Orazio, Catullo, Tibullo, Properzio, Virgilio, pubblicò inoltre Hartmann von Aue e i più antichi Minnesänger. ...
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Forse questore di Pompeo in Spagna (77 a. C.), tribuno della plebe (66), pretore (58), amministrò la Bitinia (57); condannato per broglio, visse in esilio ad Atene. Poeta, apparteneva alla scuola dei poetae [...] novi; fu amico di Catullo e di Cinna. A lui Lucrezio dedicò il suo poema. Ovidio ricorda alcuni suoi canti di argomento erotico. Fu anche valente oratore. ...
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Letterato, politico e giornalista spagnolo noto come abate Marchena (Utrera 1768 - Madrid 1821). Passato in Francia in piena Rivoluzione, ebbe poi una vita particolarmente agitata. Fornito di vivace erudizione [...] umanistica, pubblicò sapienti mistificazioni di Petronio e di Catullo: tradusse da Voltaire e da Molière, scrisse una tragedia di forme classiche, Polixena, delle Lecciones de filosofía moral (1820), piccoli saggi politici d'occasione e alcune poesie ...
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Critico e filologo italiano (Paduli 1901 - Roma 1966); prof. univ. dal 1942, insegnò dal 1950 letteratura latina nell'univ. di Roma. Tra le sue opere: Petronio, 1936; La questione petroniana, 1948; Cato [...] Maior, 1949; Giovenale, 1950; L'ultimo Catullo, 1957; alla scuola è dedicato, fra l'altro, il vol. Pertinenze e impertinenze. Prima serie, 1960. Fondò e diresse il Giornale italiano di filologia. ...
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Poeta latino (1º sec. a. C.); uno dei poetae novi. Fu in rapporti con Valerio Catone e Orbilio, di lui più giovani. Scrisse violenti epigrammi anche contro Cesare e Ottaviano, come autore di giambi è citato [...] da Quintiliano insieme con Catullo e Orazio. Non sembra da identificare con il poeta Furio Alpino che avrebbe composto due poemi, dal titolo Aethiopis e Pragmatia belli Gallici. ...
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FERRERO, Leonardo
Marcello Gigante
Nato a Cuneo il 7 dic. 1915 da Antonio e da Domenica Peano. Allievo di A. Rostagni, si laureò a Torino nel 1937. Professore di latino e greco dal 1940 insegnò nei [...] di Casale Monferrato, Cuneo e Torino.
Il F. iniziò la sua produzione scientifica con scritti sulla poetica di Lucrezio, di Catullo e di Orazio. Come rilevava il Rostagni, l'originalità del volume Poetica nuova in Lucrezio (Firenze 1949, Prefaz. di A ...
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Letterato (Firenze 1776 - ivi 1848); spirito polemico, classicista acceso, sfogò l'astio contro i numerosi detrattori della sua attività d'erudito negli Scherzi in rima e un po' in tutte le sue opere. [...] Tradusse, sempre in versi e talvolta felicemente, Omero, Virgilio, Catullo, Pope, Gray. ...
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Tipografo tedesco, attivo a Venezia dal 1470. In quell'anno terminava l'edizione del De civitate Dei di s. Agostino iniziata dal fratello Giovanni da Spira, il quale aveva introdotto la stampa a Venezia [...] (1469-70). V. fu attivo fino al 1477; diede per lo più edizioni di classici latini (Plauto, Catullo, Marziale, Tacito) e opere giuridiche; dalla sua stamperia uscì anche un'opera italiana famosa, la Bibbia volgarizzata da Niccolò Malermi (1471). Dal ...
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Vedi SIRMIONE dell'anno: 1966 - 1997
SIRMIONE (v. vol. VII, p. 351)
G. Tosi
Resti di insediamenti palafitticoli dell'Età del Bronzo, ora sommersi, sono stati individuati a breve distanza dalle sponde [...] strutturali e stilistici, e come comprovano recenti indagini della Soprintendenza Archeologica della Lombardia, la villa romana «Grotte di Catullo» fu costruita seguendo un progetto unitario, dopo la demolizione di un edificio più antico (fine del I ...
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catulliano
agg. [dal lat. Catullianus]. – Di Catullo, poeta lirico latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Catullo: carmi c.; stile c.; eleganza catulliana. Endecasillabo c., altro nome del verso falecio,...
falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, di schema ⌣̅⌣̅–́⌣⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅, così...