RIGUTINI, Giuseppe
Guido Mazzoni
Nato a Lucignano in Valdichiana il 31 agosto 1829, morto a Firenze il 23 maggio 1903. Educato in seminario alla latinità, se ne occupò sempre con ardore; cui può e deve [...] tra curiosi errori gli effetti felici anche nelle versioni, in versi e in prosa, da Plauto, Cicerone, Svetonio, Fedro, Catullo. Ingegno acuto, seppe, pur non conoscendo i metodi filologici severi, capire e dimostrare la fallacia delle norme poste da ...
Leggi Tutto
RICCARDI di LANTOSCA, Vincenzo
Guido Mazzoni
Poeta, nato di famiglia ligure, patrizia, a Rio de Janeiro il 9 febbraio 1829, morto a Ravenna il 9 agosto 1887. Insegnò materie letterarie nelle scuole [...] provincie.
L'irrequietudine e la causticità dell'ingegno, rinvigorite nell'arte dall'ammirazione ch'egli ebbe per Voltaire e per Catullo, dopo il giovanile entusiasmo per V. Hugo e per il Prati, si manifestarono sin dalle "memorie" in versi, Le isole ...
Leggi Tutto
Vedi MANTOVA dell'anno: 1961 - 1995
MANTOVA (Mantua)
N. Degrassi
Città di origine etrusca, a cui dovette il nome dalla divinità infernale Mantus; fece parte della dodecapoli padana.
Fu poi conquistata [...] X Regione. Durante le guerre civili parte del territorio fu confiscato per i veterani di Cesare (41 a. C.). Catullo la chiama parva ed ebbe infatti un piccolo territorio, comprendente il vicus Andes virgiliano, che si riconosce nell'odierna Pietole ...
Leggi Tutto
Forma lirica greca, di tradizione micenea, in onore di Apollo, il cui nome derivava dal ritornello ἰὴ Παιάν, rivolto ad Apollo «salvatore». In seguito si realizzarono p. anche per altre divinità e infine, [...] p. per il culto di Apollo, di cui si conservano frammenti. Sul tipo dei p. greci sono, fra i latini, il carme 34 di Catullo per Diana, quello simile di Orazio (I, 21) e il Carme secolare.
Il metro più usato era il peone, di cinque tempi, costituito ...
Leggi Tutto
PARTENIO (Παρϑένιος, Parthenius) di Nicea in Bitinia
Augusto Rostagni
Fu tra i poeti greci che, nel sec. I a. C., maggiormente servirono di tramite fra la letteratura alessandrina e quella romana. Prigioniero [...] cadde nelle mani di Cinna; nel quale probabilmente è da riconoscere il poeta romano Elvio Cinna, amico di Catullo. Portato a Roma poi liberato, visse nell'ambiente dei cosiddetti poetae novi, sui quali esercitò considerevole influenza, specialmente ...
Leggi Tutto
Poeta latino (Bilbili, Spagna Tarraconense, 39 o 40 d. C. - ivi 104 d. C. circa). Ricevuta la prima istruzione in Spagna, venne nel 64 a Roma, sperando appoggio nelle potenti famiglie iberiche, come quella [...] di verseggiatore e di osservatore impareggiabile, si dedicò al genere dell'epigramma: genere già praticato con grande successo da Catullo, e dagli altri neòteroi; ma nessuno aveva dedicato a esso attenzione esclusiva, come fece Marziale. La raccolta ...
Leggi Tutto
Uomo di stato e umanista (Noordwijk 1545 - Aia 1604). Convertitosi al protestantesimo, fu inviato dagli Stati d'Olanda presso Elisabetta I d'Inghilterra per indurla ad appoggiare la causa delle Province [...] ufficiale degli Stati d'Olanda (Annales rerum a priscis Hollandiae comitibus ecc., 1599), pubblicò la Batavia di H. Junius (1588) e la cronaca rimata di Melis Stoke (1591). Curò edizioni di Plauto, Sallustio, Catullo, Orazio, Tibullo e Petronio. ...
Leggi Tutto
GEREMIA da Montagnone
Gabriella Milan
Nacque a Padova da Michele, probabilmente di professione giudice. Secondo Weiss, al quale dobbiamo la più completa ricostruzione biografica su G., la sua data di [...] con la tradizione medievale. La vera novità che il Compendium ci offre è rappresentata dalle sette citazioni dal Liber di Catullo.
Come si sa, Catullo era del tutto sconosciuto nel Medioevo, con l'eccezione del vescovo di Verona, Raterio, che lo cita ...
Leggi Tutto
Letterato ungherese (Budapest 1917 - ivi 1971). Tra le sue raccolte poetiche, nelle quali è vivissima l'attenzione alla realtà sociale del nostro tempo, si ricordano Barátaimhoz ("Ai miei amici", 1939), [...] utazás ("Viaggio omerico", 1961), Odüsszeusz szerelmei ("Amori di Odisseo", 1964), Bikasirató ("Canto funebre per un toro", 1971). Fine conoscitore dei classici, ha tradotto, oltre l'Iliade e l'Odissea, Catullo e Plauto. Premio Kossuth (1953). ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Kolberg 1725 - Berlino 1798). Studiò all'università di Halle, ma visse poi quasi sempre a Berlino, dapprima precettore privato, poi (dal 1748) professore di logica e retorica all'Accademia [...] riprendere le forme assai più che lo spirito. Tradusse, oltre a Orazio (1769), anche Marziale (1787) e Catullo (1793), rielaborò in esametri composizioni poetiche di altri autori tedeschi, fra cui Gessner (1787), raccolse e coordinò stilisticamente ...
Leggi Tutto
catulliano
agg. [dal lat. Catullianus]. – Di Catullo, poeta lirico latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Catullo: carmi c.; stile c.; eleganza catulliana. Endecasillabo c., altro nome del verso falecio,...
falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, di schema ⌣̅⌣̅–́⌣⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅, così...