Omosessuale, letteratura
Tommaso Girtosio
Quella di l. o. o gay (i due termini verranno qui usati, semplificando, come sinonimi) è una discussa categoria trasversale che congiunge l'Atene di Platone [...] alla Roma di Catullo, la Firenze di Michelangelo alla Londra di W. Shakespeare, per citare soltanto alcuni autori fondamentali. Si tratta di una letteratura dai margini felicemente fluidi (e proprio in questo sta la sua attualità, oggi che vanno ...
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Poeta latino (n. Atax, nella provincia narbonese, 82 a. C. - m. tra il 40 e il 35 a. C.); autore di varie opere, alcune nelle forme tradizionali enniane, altre secondo la maniera dei poetae novi e di Catullo. [...] Se ne hanno scarsi frammenti ...
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Letterato, politico e giornalista spagnolo noto come abate Marchena (Utrera 1768 - Madrid 1821). Passato in Francia in piena Rivoluzione, ebbe poi una vita particolarmente agitata. Fornito di vivace erudizione [...] umanistica, pubblicò sapienti mistificazioni di Petronio e di Catullo: tradusse da Voltaire e da Molière, scrisse una tragedia di forme classiche, Polixena, delle Lecciones de filosofía moral (1820), piccoli saggi politici d'occasione e alcune poesie ...
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Poeta latino (1º sec. a. C.); uno dei poetae novi. Fu in rapporti con Valerio Catone e Orbilio, di lui più giovani. Scrisse violenti epigrammi anche contro Cesare e Ottaviano, come autore di giambi è citato [...] da Quintiliano insieme con Catullo e Orazio. Non sembra da identificare con il poeta Furio Alpino che avrebbe composto due poemi, dal titolo Aethiopis e Pragmatia belli Gallici. ...
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FERRERO, Leonardo
Marcello Gigante
Nato a Cuneo il 7 dic. 1915 da Antonio e da Domenica Peano. Allievo di A. Rostagni, si laureò a Torino nel 1937. Professore di latino e greco dal 1940 insegnò nei [...] di Casale Monferrato, Cuneo e Torino.
Il F. iniziò la sua produzione scientifica con scritti sulla poetica di Lucrezio, di Catullo e di Orazio. Come rilevava il Rostagni, l'originalità del volume Poetica nuova in Lucrezio (Firenze 1949, Prefaz. di A ...
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Letterato (Firenze 1776 - ivi 1848); spirito polemico, classicista acceso, sfogò l'astio contro i numerosi detrattori della sua attività d'erudito negli Scherzi in rima e un po' in tutte le sue opere. [...] Tradusse, sempre in versi e talvolta felicemente, Omero, Virgilio, Catullo, Pope, Gray. ...
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Filologo classico tedesco (Oberndorf, Palatinato, 1883 - Jena 1965); prof. all'univ. di Jena. Si è occupato soprattutto della lingua e retorica latina con studî sui grammatici latini (Remmio Palemone, [...] 1922; e Carisio, 1925), sui Commentarii di Cesare (1939), poi sull'Apocolocintosi di Seneca (1943), su Virgilio, Catullo e Cornelio Celso (1948). Tra i suoi scritti: Probleme der stoischen Sprachlehre und Rhetorik (1957); Martial und die ...
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Umanista tedesco (Niederzell 1528 - Heidelberg 1560), detto Secundus per distinguerlo dallo zio omonimo (1502-1567). Studiò medicina a Marburgo e poi discipline umanistiche a Wittenberg sotto Camerarius [...] . a Heidelberg. Fu fra i migliori poeti in latino del suo secolo; riprendendo volta a volta da Tibullo, Ovidio, Catullo e Orazio, scrisse elegie, carmi ed egloghe (Elegiarum liber et carminum libellus, 1551), in cui si rivela l'insolita attitudine ...
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Filologo statunitense (Chicago 1882 - Roma 1965); studiò a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-08); fu prof. di lettere classiche nelle univ. di Pittsburgh (1909-19), dello Iowa (1919-25), di Chicago [...] -44), del North Carolina (1944-59). Approfonditi studî sulla tradizione manoscritta e sulla fortuna di autori latini (Livio, Catullo, poeti elegiaci, ecc.) lo portarono a un sempre maggiore interesse per l'umanesimo e il preumanesimo soprattutto nei ...
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Poligrafo (Venezia 1508 - ivi 1568). Lavorò al servizio dei Giolito per i quali tradusse, commentò, plagiò opere antiche e moderne; cinque commedie (Capitano, Fabrizio, Marito, Ragazzo, Ruffiano) e le [...] produzione. Bembista nella lirica, scrisse rime, tragedie, poemetti mitologici e biblici, tradusse e imitò Virgilio, Ovidio, Catullo, Orazio, Cicérone, ecc. Notevoli, nel quadro delle polemiche intorno alla lingua, le sue Osservazioni sulla volgar ...
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catulliano
agg. [dal lat. Catullianus]. – Di Catullo, poeta lirico latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Catullo: carmi c.; stile c.; eleganza catulliana. Endecasillabo c., altro nome del verso falecio,...
falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, di schema ⌣̅⌣̅–́⌣⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅, così...