La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] pubblica di tutto il mondo come il problema della rivoluzione si fosse posto nei suoi territori non prima, ma a causa dell’entrata delle truppe italiane. A questo scopo erano dirette le prime circolari diplomatiche di protesta del cardinale Giacomo ...
Leggi Tutto
DELLA TOSA, Simone
Franca Allegrezza
Figlio di Rosso, nacque, quasi certamente a Firenze, intorno al 1270, poiché nel 1307 ricopriva, per la prima volta, la carica di podestà. Le scelte politiche compiute [...] fiorini d'oro.
L'ultima notizia in nostro possesso, in cui il D. compaia ancora vivente, è quella relativa alla ricordata causa da lui intentata nel 1332 contro il Comune di Pistoia.
Morto il D., forse già nel 1340, certamente prima del maggio 1345 ...
Leggi Tutto
GIARRIZZO (Giarrizzo Buetto), Alfonso (Aristide Alfonso)
Francesca Maria Lo Faro
Nacque il 28 febbr. 1840 a Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, da Gaetano, usciere circondariale, e da Francesca [...] al proprio cognome quello della madre.
Nel clima di entusiasmo seguito all'impresa garibaldina il G. abbracciò la causa repubblicana. Fu però contrario alle teorie materialiste che si andavano diffondendo e approfondì il pensiero di V. Gioberti ...
Leggi Tutto
FRESCOBALDI, Francesco
Manuela Belardini
Probabilmente figlio di Tommaso, della famiglia magnatizia dell'oligarchia mercantile fiorentina, nacque in data ignota da collocare comunque negli ultimi decenni [...] del sec. XV molti nobili, tra i quali i Frescobaldi, persero tutte le cariche pubbliche e furono allontanati da Firenze a causa della loro opposizione alla signoria dei Medici. Solo con il consolidarsi del potere di Lorenzo il Magnifico essi poterono ...
Leggi Tutto
Morea, despotato di
Fu creato (1348) nel Peloponneso settentrionale da Giovanni VI Cantacuzeno, imperatore d’Oriente, in favore del figlio Manuele. Fu chiamato despotato in quanto governato da principi [...] comprendere anche il principato di Acaia, estendendosi a quasi tutta la Morea, a eccezione dei possedimenti veneziani. Ma a causa di dissidi familiari iniziati durante il regno (1443-48) di Costantino XI Paleologo, il despotato cominciò a disgregarsi ...
Leggi Tutto
Stato dell’Arabia orientale, indipendente dal 1971, situato su una penisola protesa per circa 200 km nel Golfo Persico, in direzione NS, e larga al massimo 90 km.
Il territorio del Qaṭar, desertico e roccioso, [...] , ortaggi, datteri). Clima molto arido, con forti escursioni termiche. Gli abitanti, il cui numero è variabile a causa della migrazione stagionale di Beduini dediti alla pastorizia originari dell’Arabia Saudita, sono costituiti per il 53% circa da ...
Leggi Tutto
In genere, la prevalenza che, in uno stato, ha la classe, lo spirito militare. Con significato più particolare, e peggiorativo, l'atteggiamento di uno stato che, considerando come organizzazione ideale [...] , nazioni o stati secondo una linea e uno spirito di aggressività. Il m. può essere la conseguenza, ma anche la causa, di tutte quelle concezioni di acceso nazionalismo che ritengono la guerra il mezzo indispensabile a conseguire la potenza e il ...
Leggi Tutto
Pubblicista e uomo politico lituano (Taujėnai, Ukmergė, 1874 - Cleveland 1944). Compiuti gli studî a Pietroburgo, si dedicò alle questioni sociali e politiche della Lituania; fu redattore di molti periodici [...] culturale e politico lituano, fu esponente del partito democratico e presidente della Repubblica dal 1919 al 1940. Prima dell'occupazione sovietica si rifugiò dapprima in Europa e poi negli USA, dove continuò a prodigarsi per la causa lituana. ...
Leggi Tutto
Doge di Venezia (n. 1496 - m. 1578). Duca di Candia (1548-51), svolse abilmente incarichi amministrativi e diplomatici; fu eletto procuratore di S. Marco (1570) poi provveditore generale a Corfù e "capitan [...] . Organizzatore infaticabile della flotta, preparò la vittoria di Lepanto, dalla quale peraltro non poté trarre i frutti sperati, a causa di vecchi e nuovi antagonismi con Giovanni d'Austria, per cui il Senato, per dare soddisfazione alla Spagna, gli ...
Leggi Tutto
Generale e uomo politico (n. Londra 1768 - m. 1854). Dopo lo scoppio della rivoluzione francese partecipò alle guerre contro la Francia (1794: Fiandra; 1799: Olanda, 1809: Spagna) e nel 1815 ebbe il comando [...] 1830 al 1833. Fece parte del ministero Russel (1846-1852) e nel 1846 fu promosso feldmaresciallo. Sostenne pubblicamente la causa dell'emancipazione dei cattolici, ma nel 1830, di fronte alle accresciute pretese di questi, chiese le leggi repressive ...
Leggi Tutto
causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...