Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] in base a schemi diversi da quelli della mente dell'uomo civilizzato ignorando i principî d'identità e di causalità (Les fonctions mentales dans les sociétés inférieures, 1910, trad. it. 1970; La mentalité primitive, 1923, trad. it. 1966; L ...
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Filosofo (Cento 1550 - Padova 1631); insegnò (dal 1590) all'università di Padova per molti anni. Collega a Padova di Galilei, C. non volle, sembra, prender mai in considerazione le sue ipotesi né compiere [...] concezione fisico-metafisica coerente con i principî dell'aristotelismo (mondo finito, Dio motore finito che muove come fine, causalità dei cieli - retto ciascuno da un'anima informante - che agiscono attraverso il calore, anima razionale come forma ...
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Originariamente, presso i Latini, la parola, il detto della divinità, quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio e a cui nessuno si può sottrarre, e perciò la morte; al plurale, i detti del [...] modi di intendere il f. si intersecano e si confondono, collegandosi, nel mondo antico, anche alla concezione della causalità dei cieli nel corso degli eventi terrestri.
Fatalismo è in generale, ogni concezione che consideri il mondo come governato ...
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Storico e filosofo (Parigi 1620 circa - ivi 1684); seguace del pensiero cartesiano, ebbe l'incarico di lettore del Delfino e nel 1675 venne ammesso all'Accademia. Scrisse, tra l'altro, Discernement du [...] . C., nel Discernement, svolge una concezione atomistica della materia e spiega i rapporti tra anima e corpo attraverso la diretta causalità di Dio (unica vera causa), ponendo per primo i principî dell'occasionalismo nella scuola cartesiana. ...
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TAROZZI, Giuseppe
Renato LAZZARINI
Filosofo, fratello di Giulio, nato a Torino il 24 marzo 1866. Professore di filosofia morale a Palermo (1902) e Bologna (1906-36).
Il T. è positivista più come metodo [...] filosofica, non tradiscano l'oggetto di queste. La libertà, infatti, dà origine ad una causalità sua propria, di altra natura della causalità scientifico-naturalista. Il rapporto "essere-conoscere" è concepito dal T. realisticamente. Si tratta ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] suo maestro Johannes Müller ‒ sono presentate come una prova del ruolo attivo svolto dal soggetto nella cognizione, e la causalità è ancora considerata un a priori, mentre non lo è l'insieme delle proprietà metriche specifiche dello spazio. Helmholtz ...
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finalita
finalità [Der. del lat. finalitas -atis da finalis "finale", che è da finis "fine"] [FAF] (a) Fine, scopo. (b) L'essere ordinato a un fine, con rifer. sia all'operare umano, in quanto consapevole [...] generalizzazione del concetto di f. determina il finalismo, fondato sul principio di f., ossia sull'asserzione teleologica che nulla accade nel mondo senza un fine, in correlazione con il principio di causalità per cui nulla accade senza una causa. ...
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Chimico, fisico, filosofo e uomo politico tedesco (Monaco di Baviera 1910 - Grünheide, Berlino Est, 1982), dal 1956 prof. di chimica fisica all'univ. di Humboldt di Berlino. Si è occupato di varie questioni [...] e indeterminismo, sollevato da alcune interpretazioni del principio d'indeterminazione, come un rapporto dialettico tra causalità e necessità, negando validità allo schema deterministico-meccanicistico di tipo laplaciano, considerato superato alla ...
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Nel linguaggio filosofico e scientifico, concezione secondo la quale gli accadimenti della realtà metafisica, fisica o morale sono reciprocamente connessi in modo necessario e invariabile. In particolare [...] geografico, o ambientale, il rapporto fra ambiente naturale e società umana sarebbe regolato da vincoli di causalità unidirezionale dal primo al secondo elemento; e perciò il comportamento territoriale delle comunità risulterebbe ‘determinato’ dalle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] propria rigida regolarità, la potenza libera e assoluta di Dio resta, di fatto, inattiva e priva di effetti. D’altra parte la causalità libera coincide con l’agire in modo contingente. Ma se Dio può agire e non agire, se può determinarsi ora in un ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla accade nel mondo senza che vi sia una...
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni c., proposizioni subordinate che indicano...