ABBATINI, Guido Ubaldo
Carla Faldi Guglielmi
Nacque a Città di Castello nel 1600. A Roma verso il 1623, fu per breve tempo allievo di G. Cesari, detto il Cavalierd'Arpino; successivamente, fin dai [...] primi anni del pontificato di Urbano VIII al seguito di G. L. Bernini, ne divenne stretto seguace e collaboratore in numerose opere di decorazione, nelle quali si mostra interprete, con limitate capacità ...
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Pittore (Bologna 1575 - ivi 1642). Tra i maggiori artisti del tempo, molto apprezzato dai contemporanei, operò a Roma, a Napoli ma soprattutto nella sua città natale. Vicino al classicismo carraccesco [...] uso del colore.
Vita e opere
Allievo del pittore fiammingo D. Calvaert (1585-94), entrò poi nell'Accademia dei Carracci per la famiglia Borghese a Roma, per tramite del Cavalierd'Arpino (affreschi nella Sala delle nozze Aldobrandini e nella Sala ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] e di nuovo a Roma con Daniele da Volterra, Salviati, Vasari, P. Tibaldi (cui fecero seguito Taddeo e Federico Zuccari, il Cavalierd’Arpino); e così per il cosiddetto m. al di là delle Alpi, a Fontainebleau con il Rosso, il Primaticcio, N. Dell’Abate ...
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Famiglia di origine probabilmente lombarda, stabilitasi a Faenza nel sec. 15º e quindi, nel sec. 16º, trasferitasi a Roma con Andrea (m. 1572, anno in cui la famiglia ottenne la cittadinanza romana) e [...] Corso, costruito, restaurando e ampliando un edificio già di proprietà del Cavalierd'Arpino, da A. Dori tra il 1760 e il 1764 e fatto preziosi della raccolta). Dopo la morte di Giuseppe le opere d'arte cominciarono a esser divise tra i varî eredi e ...
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Pittore e incisore (Siena 1568 - ivi 1613). A Roma (prima del 1585) fu in contatto con A. Lilio, G. Baglione e il Cavalierd'Arpino; qui si dedicò all'incisione ed eseguì affreschi nel palazzo del Laterano [...] spontaneo, nelle forme eleganti e nella cromia chiara e cangiante risentì, dopo il ritorno a Siena (1595), di D. Beccafumi e D. Barocci, anche tramite l'opera del fratellastro F. Vanni (Predica di s. Bernardino, 1598, Siena, Palazzo Pubblico; Storie ...
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Pittore (Parigi 1567 - Fontainebleau 1619). Soggiornò a lungo a Roma dove, in contatto con il Cavalierd'Arpino, studiò le opere di Michelangelo e di Caravaggio. Ritornato in Francia, decorò, tra l'altro, [...] la cappella della Ss. Trinità a Fontainebleau (1608-15) ...
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PONZIO, Flaminio
Pasquale Rotondi
Architetto, nato forse nel 1560 a Milano, morto il 3 aprile 1613 a Roma. L'architettura della Controriforma, iniziata a Roma da D. Fontana, fu rinvigorita alla fine [...] palazzo Sciarra-Colonna, chiaro ed equilibrato brano d'architettura classicheggiante. Nuove ricerche sono invece effettuate dal Erreri in S. Giacomo degli Spagnoli, la casa del CavalierD'Arpino al Corso Umberto. A Frascati egli lavorò anche a Villa ...
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PROVENZALE, Marcello
Rosanna Tozzi
Musaicista, nato a Cento nel 1577, morto a Roma il 4 giugno 1639. Studiò pittura in patria con diversi maestri, ma sentì più direttamente l'influenza del Guercino. [...] in S. Pietro nelle cappelle Gregoriana, Clementina e nella cupola, traducendo i cartoni del Muziano, del Roncalli, del Cavalierd'Arpino. Per i Borghese fece quadretti di musaico a imitazione classica, fra i quali il ritratto di Paolo V, lavoro ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] stimolanti incontri con gli svariati pittori che con l'atelier ebbero consuetudine: tra gli altri, figure quali il Cavalierd'Arpino e Pietro Mera, anche rammentati dall'autobiografia. La tremenda pestilenza del 1630 costringe il Ridolfi a riparare ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] atteggiamento creativo sono Federico Barocci, Cristoforo Roncalli, Domenico Cresti detto il Passignano e Giuseppe Cesari detto il Cavalierd'Arpino. Di contro al decimo modo, l'undicesimo concerne il "dipingere con avere gli oggetti naturali davanti ...
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