PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] , mentre dall'area renana proviene il monumento votivo a colonna, cui è ricollegabile una serie di statuette di Giove in trono.
Ma il gruppo di Giove cavaliere con l'anguipede è assente, come quasi tutte le figure divine romano-provinciali (un ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] ad assumere la forma di un animale (askòi a figura di bovide o di uccello, carretti a figura di uccello), arrivando a risultati anche di notevole coerenza formale (come nel caso di un askòs tauriforme con ansa a figura dicavaliere armato, da Bologna ...
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L'apparato militare
Aldo A. Settia
Premessa
Le potenze marittime italiane, contemporanee e concorrenti di Venezia, ebbero, insieme con una forza navale, anche un esercito impegnato in uno sforzo [...] tale che la difesa non valse a nulla". Anche a Rodi Garganico allo sbarco segue l'assalto con scale e la erano tenuti: vi erano feudi da cavaliere e da fante, ciascuno col preciso obbligo di dotarsi di un armamento corrispondente al suo ruolo ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, p. 209 e s 1970, p. 504)
K. M. D. Duunbabin
R. Farioli Campanati
F. Bisconti
D. Mazzoleni
A partire dal 1968 il Bulletin de l'Association [...] 1993) e quelli da Rodi. Al numero dei m. a ciottoli già noti da Atene, Corinto e Sicione, e dai centri di Verghina e Pella in che anche la particolare iconografia del cavaliere al galoppo in scene di caccia (spesso duplicato specularmente) diffusa ...
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Vedi STELE dell'anno: 1966 - 1997
SΤELE (v. vol. VII, p. 485)
F. Silvano
E. Merluzzi
I. Oggiano
R. Stupperich
F. Rebecchi
A. Filigenzi
S. Vita
Egitto. - Nell'Egitto antico esistono varie categorie [...] di essere veri e propri centri dove si sviluppò tale tradizione di s. a rilievo, in certe regioni della Grecia centrale o insulare, come a Rodidi contingenti di truppe ausiliarie a cavallo (alae). Lo schema più frequente consiste in un cavaliere che ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] di prevenire Genovesi, Pisani, Provenzali e Normanni nella conquista di nuove posizioni nel Mediterraneo. Dopo aver svernato a lungo a Rodi (dalla fine di del VI secolo che lo rappresenta come cavaliere (forse una "contaminatio" fra le "passiones ...
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PERGAMENA, Arte (v. vol. VI, p. 42, s.v. Pergamo)
P. Moreno
Scultura. - Numerose e importanti ricerche hanno portato una messe di risultati, cui non risponde la coerenza delle interpretazioni: artisti [...] (Andreae). Limitandosi ai dati di fatto, un figlio di Phyromachos, di nome Asklapon, lavora a Rodi intorno al 220, mentre ripete nella Galatomachia di un'urna etrusca del Museo Archeologico di Firenze, per un barbaro inseguito da un cavaliere, e per ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] di cui fu incaricato nell'isola di Chio probabilmente presso il governatore Gabriele Racanello; infine, l'acquisto a Rodidi , cui Niccolò d'Este conferì le insegne dicavaliere; nel giugno in onore di Ziliolo Zilioli che tornava da un viaggio a ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] del regno di Aragona, fu concessa in feudo da Carlo V nel 1530 all'ordine, che nel 1522 aveva dovuto abbandonare Rodi conquistata dai molto precise e rigorose per la concessione dell'abito dicavaliere da parte delle otto lingue in cui l'ordine era ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] C., è documentato anche a Rodi.
Ad Olimpia, Pausania (v, 14, 8) ricorda un'ara di Zeus Kathàrsios e di N.; nel periodo adrianeo è dove, vestita di un breve chitone, con una corona in ciascuna mano, essa segue volando un cavaliere. In modo simile ...
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