CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] primo scalo a Rodi, dove il C. si adoperò per appianare una vertenza sorta fra i Cavalieri, ed un de la Minerve à Rome, Roma 1910, pp. 148-90; P. Villari, La storia di Girolamo Savonarola, I, Firenze 1910, pp. 173-75, 420, 496, XLI, XLIII, XLVI ...
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GAGGIA, Achille
Maurizio Reberschak
Nacque a Feltre, nel Bellunese, il 1° marzo 1875 da Bortolo e Maria Angelica Pauletti. Completati gli studi scolastici a Feltre e a Belluno, s'iscrisse all'Università [...] Rodi.
Un'altra industria affidata al G. dalla SADE fu la Società Officine Galileo dicavalierato del lavoro. A lui, nel 1954, venne dedicato il laboratorio di alta tensione dell'istituto di elettrotecnica della facoltà di ingegneria dell'Università di ...
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COPPOLA, Francesco
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Scala nell'Amallitano, nacque probabilmente nel terzo decennio del sec. XV, da Luise, mercante. Citato per la prima volta nel 1469 negli [...] del 1480 Ferdinando inviò aiuti ai cavalieri gerosolimitani, assediati a Rodi dai Turchi, fu il C. che forni alle navi regie 10.000 tomoli di grano, 200 cantari di salnitro, 300 di zolfo e 100 di carbone, 5.000 di biscotto e 1.000 "coraze". Nel ...
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COLONNA, Prospero
Fiorella Bartoccini
Nacque a Napoli il 18 luglio 1858, ultimo figlio maschio di Giovanni Andrea e di Isabella da Toledo. Già principe di Sonnino e Paliano, il matrimonio con Maria [...] su Francesco Massimo e i suoi tempi, apparso a Roma nel 1911, fecero seguito la Crociera dei cavalieri e delle dame del Sovrano Militare Ordine di Malta a Rodi e a Gerusalemme (Roma 1928) e I Colonna dalle origini all'inizio del secolo XIX. Sunto ...
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GUARCO, Antonio
Riccardo Musso
Nato forse a Genova, intorno al 1360, era figlio - probabilmente primogenito - del doge Nicolò e di Linò Onza.
È ricordato per la prima volta nel 1383, quando fu coinvolto [...] probabilmente seguì gli zii nel Levante, a Rodi o Cipro.
A riportarlo a Genova fu la cacciata di Antoniotto Adorno e, soprattutto, l'elezione Lerma, ma nell'estate, ottenuti fanti e cavalieri dal duca e riappacificatosi con il cognato Antonio ...
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CORNER, Andrea
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Giorgio di Andrea figlio del doge Marco e di Caterina Giustinian di Giustiniano, nacque a Venezia nel novembre dell'anno 1419. La famiglia possedeva [...] anni dopo era costretta a fuggire prima a Rodi, sotto la protezione dei cavalieri, e poi in Italia. Il C. trovò conveniente accordarsi col nuovo re e fu da questo confermato nella carica di auditore: naturalmente, in cambio dovette aprirgli grossi ...
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DAL CAMPO, Luchino
Gabriele Nori
Di lui sappiamo solo che venne assunto da Nicolò III d'Este come cancelliere per affidargli la stesura del diario del pellegrinaggio in Terrasanta che il marchese di [...] 15 aprile. Dopo poco più di un mese, durante il quale fece numerose soste (Pola, Zara, Corfú, Modone, Rodi, Cipro, per citare le nelle pieghe di una cerimonia tipicamente cavalleresca" (G. Nori, pp. 240 s.): è l'investitura a cavalieri dei cortigiani ...
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GIACOMO (Iacopo) da Sacile
Michela Dal Borgo
Nacque tra il 1485 e il 1490 da un'umile famiglia contadina a Malnisio (e non a Sacile come tramandato da altre fonti), nella giurisdizione di Aviano, allora [...] nel corpo dei khāssakiyya o kāsski (ovvero cavalieri aurati), milizia selezionata cui appartenevano sovente schiavi affrancati una sosta a Rodi, di uno spettacolare duello equestre con uno stradiotto (uno dei soldati di cavalleria leggera arruolati ...
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gerosolimitano
geroṡolimitano (non com. geroṡolomitano, ant. ieroṡolimitano) agg. [der. del nome lat. di Gerusalemme, Hierosoly̆ma]. – Di Gerusalemme: ordine g., ordine militare e religioso di s. Giovanni di Gerusalemme, detto poi dei Cavalieri...