DE CASTRO, Vincenzo Bernardino
Sergio Cella
Nacque a Pirano d'Istria il 5 luglio 1808 dall'avvocato Giovanni e Teresa de Moratti di Isola, in una famiglia che vantava fra gli antenati il valoroso Giovanni [...] Battista, capitano di cavalleria della Serenissima (1559). Persa la madre in tenera età, seguì a Treviso con le sorelle il padre trasferitovi per ragioni d'ufficio. Qui studiò al seminario, legandosi d'amicizia con G. Bianchetti, già collaboratore ...
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CAIAFA, Giuseppe
Aldo Mazzacane
Nacque a Napoli, probabilmente intorno al 1640, da una famiglia che aveva ottenuto qualche fortuna con gli incarichi nella burocrazia e nell'esercito. Uno zio, Mario, [...] marchese di Massa Nova, compare come colonnello di cavalleria nell'esercito spagnolo in Fiandra (Filamondo). I fratelli, invece, risultano impiegati nelle magistrature, svolgendo le loro mansioni con vario successo.
Di essi Giulio Cesare, giudice ...
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GRANICO (Τράνικος, Granīcus)
Giulio Giannelli
Antico nome del Sincan-Çayï, fiume dell'Asia Minore che sbocca nel Mar di Marmara e presso il quale fu combattuta dall'esercito di Alessandro Magno la prima [...] (maggio-giugno) del 334 a. C.
Alessandro, arrivato con i suoi (circa 32 mila fanti e 5 mila soldati di cavalleria) in prossimità del fiume, fu informato che le truppe persiane, agli ordini di Memnone, avevano preso una forte posizione difensiva sulla ...
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Nato a Chartres il 21 settembre 1638 e morto a Parigi il 9 settembre 1720. Di antica famiglia calvinista, si convertì al cattolicismo e prescelse la carriera delle armi. Capitano di cavalleria nel 1658, [...] fece le campagne di Fiandra e di Spagna; poi, come aiutante di campo di Luigi XIV, lo seguì in tutte le sue imprese: fu governatore della Touraine, ed ebbe missioni diplomatiche importanti, fra cui una ...
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. Figlia di Cinane e nipote di Filippo II di Macedonia, portò dapprima il nome di Adea. Dopo la morte di Alessandro ne sposò il fratellastro Filippo Arrideo; con questo matrimonio si mirava a distruggere [...] il compromesso fra cavalleria e fanteria con cui erano riconosciuti come re Arrideo e il nascituro di Rossane. Morto Perdicca, E. intrigò presso l'esercito prima contro Pitone e il satrapo Arrideo e poi contro Antipatro perché non fosse fatto ...
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In origine freccia per balestre; nell’esercito di Carlo V (1530) arma da fuoco portatile molto pesante, appoggiata su una forcella piantata nel terreno; era affidato a soldati di eccezionale prestanza [...] fisica (moschettieri).
Arma simile al fucile, in dotazione alla cavalleria e alle truppe speciali; aveva una baionetta con lama a sezione triangolare, fissata a snodo sulla canna in modo da potersi ripiegare lungo di essa (v. fig.), ed era privo di ...
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Il comes stabuli era presso la corte imperiale romana il funzionario cui erano affidate, come indica la stessa parola, la sorveglianza e la cura delle scuderie e dei cavalli del sovrano, il soprintendente [...] insomma alla cavalleria imperiale. Da semplice capo dei servizî di scuderia, il contestabile divenne poi capo dell'esercito, salendo rapidamente al rango di una tra le prime autorità militari. Tali sono i contestabili che ritroviamo numerosi nel ...
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Nato verso il 1370 in Barberino di Valdelsa da Iacopo dei Mangabotti; testò nel 1431; s'ignora quando morì. Fu maestro di canto e "romanzatore", cioè traduttore e compilatore in volgare di romanzi francesi [...] di cavalleria, che probabilmente recitava in pubblico. Tra le molte sue opere (Storie Narbonesi, Storia di Ugone dí Alvernia, Aspromonte, Discesa di Guerino all'Inferno, I Reali di Francia, il Guerin Meschino) ebbero singolare fortuna le ultime due, ...
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Ufficiale (Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat, 1767 - Pizzo di Calabria 1815) dell'esercito francese (dopo essere stato destinato dalla famiglia alla vita ecclesiastica), nel 1791 entrò nella guardia [...] contribuito alla condanna del duca d'Enghien) divenne maresciallo, principe e grande ammiraglio. Valentissimo condottiero della cavalleria della Grande Armata, conseguì nuovi grandi successi nella campagna del 1805, e segnatamente ad Austerlitz (ebbe ...
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Generale (Modena 1664 - Vienna 1729). Combatté nelle file austriache con successo contro i Turchi e gli Ungheresi ribellatisi; ten. maresciallo (1709), due anni dopo ritornò in Ungheria, dove partecipò [...] alla repressione dei moti di Transilvania; in riconoscimento dei suoi meriti fu nominato generale di cavalleria (1716) e feldmaresciallo poco prima della morte. ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., complesso dei combattenti a cavallo:...
spahi
〈spài〉 (o spài) s. m. [adattam. del fr. spahi 〈spaì〉, che è dal turco e pers. sipāhī «soldato, cavaliere»]. – Nome con cui furono dapprima indicati i soldati indigeni che costituivano un corpo permanente di cavalleria scelta, istituito...