MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] dell'estate del 1976, inoltre, che Mieli compì uno dei suoi gesti più noti, miscela di provocazione, ironia, intelligenza politica. A cavallo tra maggio e giugno si svolse al Parco Lambro di Milano uno dei più difficili, e ultimo per quel tornante ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] , rispettivamente medico, gentiluomo e giurista; una cerva, che era stata moglie di un filosofo; il leone, il cane, il cavallo e il vitello, emblemi delle quattro virtù che sono il cardine della vita civile, prudenza, giustizia, fortezza e temperanza ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] errori d'un individuo (i viaggi, gli amori, i cavalli, l'europeismo e il feudale piemontesismo aristocratico del conte Alfieri un'infiammata, e niente affatto "satanica", ipotiposi del "cavallo creato dall'ingegno al carro dell'umanità che si avanza", ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] di un romanziere gradito alla numerosa classe dei semidotti piuttosto che di uno storico ferrato.
Il mondo liberale ne faceva un cavallo di battaglia. F. De Sanctis lo additava nel 1872 ai suoi studenti napoletani come uno storico che si era saputo ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] particolareggiato dei vari tipi di fanteria dell'epoca, delle loro qualità e dei loro difetti, come anche delle cavallerie e dei cavalli secondo il luogo di provenienza.
L'interesse del C. per le lettere non è, come si è visto, deducibile solo dai ...
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GREGORIO da Catino
Umberto Longo
Nacque in Sabina intorno al 1060 da nobili genitori, Dono e Tederanda, nel castello di famiglia a Catino (oggi Poggio Catino, in Sabina). La storia di G. non può essere [...] pp. 561-568; P. Supino Martini, Itinerario monastico in area romanesca, in I luoghi della memoria scritta, a cura di G. Cavallo, Roma 1994, pp. 49-52; T. Leggio, L'abbazia di Farfa tra "Langobardia" e "Romania". Alcune congetture sulle origini, in I ...
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GIGANTE, Marcello
Francesca Longo Auricchio
Ottavo di nove figli, nacque a Buccino (Salerno), l’antica Volcei, il 20 gennaio 1923 da Domenico e Concetta d’Acunto. Il padre era commerciante, la madre [...] di molti strumenti di lavoro: i papiri sono stati catalogati; ne è stata studiata la paleografia (cfr. Guglielmo Cavallo, Libri scritture scribi a Ercolano, I suppl. a Cronache Ercolanesi, XIII/1983), sono stati creati e pubblicati lessici ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] e memorie dell'Accademia patavina di scienze, lettere e arti, classe di scienze morali, LXXXVI (1973-74), p. 211; G. Cavallo, La trasmissione dei testi nell'area beneventano-cassinese, in La cultura antica nell'Occidente latino dal VII all'XI secolo ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] prosaicamente, intenti nelle loro occupazioni quotidiane. Si vedano ad esempio i due ultimi miracoli di L, del monaco a cavallo, accompagnato da una "bellissima dona", che, invisibile, raccoglie sotto la sua barba con un gran panno candido le "rose ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] al vincitore. Vince Arcita; ma Venere, che protegge Palemone, suscita una furia contro l'eroe e lo fa cadere da cavallo. Sebbene ferito gravemente, Arcita è proclamato sposo di Emilia; non può godere a lungo tuttavia della sua felicità, ed egli ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...
cavalla
s. f. [lat. caballa]. – 1. La femmina del cavallo: una c. maremmana; le chiome polverose e i fianchi Delle c. vincitrici asterse (Leopardi). 2. In falegnameria, ciascuna delle assi verticali che, in scaffalature o altri mobili, hanno...