Malikshah
Sultano selgiuchide, ultimo dei cd. Grandi selgiuchidi (n. 1055-m. Baghdad 1092). Dopo la battaglia di Manzikert, vinta da suo padre Alp Arslan contro i bizantini, condusse l’impero selgiuchide [...] alla sua massima estensione con la conquista dell’Anatolia e del Khurasan, subito prima della frantumazione seguita alla sua morte ...
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Mujahid
Sovrano musulmano andaluso (m. 1044) dell’età cd. dei , nel sec. 11°. Mamelucco di origine europea, ufficiale nell’esercito di , prese il potere a Denia intorno al 1010, dopo la caduta del califfato [...] andaluso, e ne fece, con le Baleari e Tortosa, uno dei regni principali del periodo. M. è presente nelle fonti europee medievali (come Mogettus, Mogetus, it. Mugétto), per le sue scorrerie lungo le coste ...
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Storico (Treptow, Pomerania, 1808 - Berlino 1884). È il fondatore della cd. scuola storica prussiana. Convinto sostenitore del processo di unificazione tedesca sotto la Prussia, con la sua Geschichte der [...] preussischen Politik ("Storia della politica prussiana", 14 voll., 1855-86), fornì un retroterra storiografico all'azione politica di O. Bismarck.
Vita e opere
Scolaro di A. Boeckh e di Hegel, fu professore ...
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Toghril Beg
Capo turco selgiuchide (m. 1063), fondatore della dinastia cd. dei Grandi Selgiuchidi in Anatolia. Regnò dal 1037 e fu il primo sultano selgiuchide a essere formalmente investito del supremo [...] potere dagli Abbasidi, che liberò dal giogo degli emiri buwaihidi per imporre una più dura tutela. Entrato vittorioso a Baghdad (1055), dopo una campagna contro gruppi militari ribelli nelle regioni orientali, ...
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Musicista russo (Tichvin, Novgorod, 1844 - Ljubensk, Pietroburgo, 1908). per costituire il cd. circolo . Praticò ogni genere musicale, ma la sua produzione più significativa è rivolta all'ambito operistico [...] e sinfonico. Fece parte del Gruppo dei Cinque impegnato nella creazione di uno stile nazionale russo. Tra i maggiori didatti del suo tempo, fu abilissimo strumentatore e autore di due trattati di orchestrazione. ...
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Economista (Hervey Hill, Irlanda, 1780 - Londra 1864). Già noto in quanto ispiratore della cd. scuola monetarista, la storiografia economica del Novecento ne ha rivalutato l'originalità entro la scuola [...] classica. Tra i fondatori del Political economy club (1821), animò i dibattiti del circolo intorno alla teoria ricardiana del valore-lavoro, cui rivolse (1823) alcune obiezioni di principio che indussero ...
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Poeta e critico tedesco (Castello di Lubowitz, Slesia, 1788 - Neisse 1857). Tipico rappresentante del cd. secondo romanticismo, ha scritto poesie, racconti (Aus dem Leben eines Taugenichts, 1826), novelle [...] e testi per il teatro; la sua fama è legata soprattutto alle liriche (Gedichte, 1837).
Vita e opere
Allevato in ambiente aristocratico e cattolico (discendeva da una antica famiglia patrizia stabilitasi ...
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Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] sua attività letteraria. Come primo ministro (1868, 1874-1880) varò importanti provvedimenti per la tutela del lavoro e accentuò la politica coloniale britannica.
Vita e opere
Di famiglia ebraica, trapiantatasi ...
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Kaniska
Re dei kushana, salito al trono forse nel 78 d.C., anno di inizio della cd. era Shaka, oppure nel 144. Fondò un grande impero che si estendeva dall’Asia centromeridionale a una vasta porzione [...] dell’India nordoccidentale e settentrionale. Patrono delle arti e delle scienze, favorì una prima trasmissione del buddhismo in Cina; al suo regno si riconduce la nascita della scuola Mahayana ...
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CD
〈čiddì; nel sign. 4 anche sidì〉 (o C.D.) s. m. – 1. Sigla di Corpo Diplomatico, soprattutto in uso nelle targhe automobilistiche. 2. Sigla di certificato di deposito, titolo emesso dagli istituti di credito, rappresentativo di depositi...