REVERE, Giuseppe. – Nacque a Trieste il 2 settembre 1812, primogenito del commerciante lombardo Luciano Maïr e della friulana Enrichetta Morpurgo. Ebbe tre fratelli (Adolfo, Alessandro e Marco) e una sorella [...] Procacci di Torino, sotto lo pseudonimo di Ceccod’Ascoli, poeta, medico e astrologo processato per eresia . R., articolo anonimo, in Il Giornale di Trieste 28 settembre 1952; D. M. [Daniele Mattalia], R. in Dizionario letterario Bompiani, III, Milano ...
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STAZIO (Eustache) GALLO
Luca Rivali
STAZIO (Eustache) GALLO. – Originario della Francia, non è nota la data di nascita; nei pochi documenti che lo riguardano si dichiara figlio di un certo Simone.
Lo [...] però ci sono due editiones principes: L’Acerba di Ceccod’Ascoli (ISTC, ic00357900, esemplare unico a Manchester, John , a cura di V. Grohovaz, Brescia 2003, pp. 193-202; D.J. Shaw, Andreas Belfortis, first printer in Ferrara: a revised chronology ...
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BONFANTINI, Accursio
Eugenio Ragni
Di notabile famiglia fiorentina - i nomi di alcuni esponenti di essa compaiono tra i priori e tra i più alti magistrati cittadini - ricoprì dal novembre 1326 all'agosto [...] III (1930), pp. 266-287; L. Wadding, Annales Minorum, VII, Ad Claras Aquas 1932, pp. 101, 246, 259; M. Alessandrini, Ceccod'Ascoli, Roma 1955, pp. 272-274; R. Davidsohn, Storia di Firenze, IV, Firenze 1960, pp. 1093, 1114 s., 1143, 1177; VII, ibid ...
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Salutati, Coluccio
Carlo Dionisotti
Letterato (Stignano 1331 - Firenze 1406). Nominato cancelliere di Firenze nel 1375, fu per trent'anni, dopo la morte del Petrarca e del Boccaccio, il più autorevole [...] meno entusiastico il giudizio espresso nel trattato De Fato et fortuna (1396-99), dove il S. fece sua e rivendicò contro Ceccod'Ascoli la dottrina esposta in If VII 73-96 e Pg XVI 66-81 (entrambi i passi tradotti in esametri).
Nell'opera maggiore ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] ’Agilitta di ➔ Leon Battista Alberti), che peraltro non fa uso di rime sdrucciole. Nell’Acerba, poema ‘scientifico’ di Ceccod’Ascoli (m. 1327) composto immediatamente dopo la Commedia, l’autore, in polemica emulazione con Dante, elabora un metro in ...
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Rivista di letteratura, arte e politica, che G. Papini e A. Soffici fondarono a Firenze nel 1913, dopo essersi staccati da La Voce; uscì fino all’entrata in guerra dell’Italia (1915). Ebbe carattere di [...] si spinsero alle maggiori libertà e bizzarrie (come dice già il titolo, modellato su quello dell’Acerba di Ceccod’Ascoli), con modi decisamente futuristi. Segna infatti il momento futurista, e in certo senso surrealista del vocianesimo, accogliendo ...
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Letterato, storico della scienza e bibliografo italiano (Gavi, Alessandria, 1869 - Firenze 1944), barnabita (1886). Tra le sue opere sono soprattutto da ricordare, oltre ai numerosi saggi danteschi e agli [...] studî su Ceccod'Ascoli: Biblioteca aeronautica italiana illustrata (1929; 1º e 2º suppl., 1935, 1937); Bibliografia galileiana 1896-1940 (1943) e la monumentale Biblioteca barnabitica (4 voll., 1933-37). ...
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Rimatore (Venezia sec. 14º). Ammiratore di Dante, che difese nella polemica con F. Stabili (Ceccod'Ascoli), fu tra i primi veneziani a verseggiare in toscano. Di lui ci restano circa 30 poesie, tra cui [...] alcune ballate non prive di grazia ...
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NAUTICHE, CARTE
Alberto MAGNAGHI
Carlo BALDI
. Le carte nautiche italiane medievali. - Con questa denominazione, o con l'altra di carte a bussola, (ted. Kompasskarten) si sogliono indicare le carte [...] di Albateni erano già passate nella lingua latina (Gerv. da Cremona, 1187; Sacrobosco, 1250; R. Bacone, 1294; Ceccod'Ascoli, 1327); ma i marinai italiani non si preoccupavano di determinazioni di latitudine e di longitudine: quest'ultima presentava ...
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TERZINA
Mario Pelaez
. Metrica. - Elemento della seconda parte del sonetto (v.), ma, usata da sola, è la strofe gloriosa della Divina Commedia, composta di tre versi endecasillabi col primo e terzo [...] (ed è rimasta sempre, nella poesia italiana, con questo appellativo) dantesca. Dopo Dante fu adoperata (fatta eccezione per Ceccod'Ascoli) da chi compose poemi allegorici, come il Boccaccio nell'Amorosa visione, il Petrarca nei Trionfi, l'Uberti e ...
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paso
paṡo agg. [lat. pansus «aperto»], ant. – Aperto: La vostra borsa sempre a bocca pasa, Per la miglior vivanda di Toscana (Folgóre da San Gimignano); Se vuoi sentire, tien l’udito paso (Cecco d’Ascoli).