FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] buoni rapporti con Sisto V: a ciò contribuirono anche le nozze di Virginio Orsini, nipote dei granduca, con Flavia Peretti, finalmente celebrate nel 1588. Anche in seguito F. ebbe larga udienza a Roma, e dopo la morte di Sisto V (1590) non rinunciò ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] che presenta il vantaggio di essere reso nei luoghi di residenza, spesso lontani dalla città. Il presbitero non può celebrare i battesimi, che vengono invece impartiti dal vescovo o nella chiesa del seggio episcopale o nelle chiese katholikai quando ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] , di grande dimensione e molto costosi, su bozze di Peter Paul Rubens (1577-1640). Essi sono destinati al giovane re francese, celebrato già in vita come ‘nuovo Costantino’, Luigi XIII (1601-1643, re di Francia dal 1610), il quale nel 1625 ne dona ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] degli Africani, raccoglieva il maggior numero di diaconi: al primo posto Stefano, la cui fedeltà alla causa di Tre Capitoli fu celebrata da Facondo, ma che morì, come detto, presto, e poi Rustico e Sebastiano insieme a Pelagio e Anatolio, che avevano ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] sé, oltre ai reumatismi che lo avrebbero tormentato per il resto dei suoi giorni e ad alcuni elementi esteriori già leggendari - celebre la camicia rossa di cui aveva da poco dotato la Legione utilizzando una partita di stoffa destinata in origine ai ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] , III, 1, Crisi e trasformazioni, a cura di A. Carandini, L. Cracco Ruggini, A. Giardina, Torino 1993, pp. 643-674.
23 Il celebre discorso di Claudio in Senato è riportato dalla Tavola di Lione (CIL XIII 1668 = ILS 212) e parafrasato da Tac., ann. XI ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] del 1860, dopo una serie di plebisciti, egli consegnò personalmente il potere al re Vittorio Emanuele II del Piemonte, nel celebre incontro di Teano, a nord di Napoli, che segnò la fine della rivoluzione democratica nel Sud e l’inizio del Regno ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] , Modena 2008, pp. 555-574, da cui si cita; V. Aiello, Aspetti del mito di Costantino in occidente. Dalla celebrazione agiografica alla esaltazione epica, in Annali della Facoltà di Lettere di Macerata, 21 (1988), pp. 87-116; W. McCuaig, Carlo ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] un unicum: esso si ritrova negli stessi anni in un celebre medaglione d’argento coniato dalla zecca di Ticino, anche il cammeo di Ada, in cui la famiglia di Costantino viene celebrata per mezzo di un’iconografia di apoteosi fino ad allora riservata ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] della vita diocesana e non fu raro, anche in altre città, che la partenza del vescovo venisse accompagnata da celebrazioni e preghiere. In questa ritualità era implicita l’idea di una certa rappresentatività del vescovo nei confronti della sua città ...
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celebrazione
celebrazióne s. f. [dal lat. celebratio -onis, propr. «concorso di molta gente, affluenza», quindi «solennità, celebrazione»]. – Il celebrare, l’atto del celebrare: la c. di un anniversario, d’un rito, della messa, delle nozze....