Geologo e paleontologo, nato a Camerino il 27 novembre 1855, morto a Pisa il 20 novembre 1928. Laureato in matematica nel 1879, si occupò però sempre di geologia e paleontologia. Nel 1882 fu nominato paleontologo [...] studiò l'Appennino centrale, come paleontologo i fossili mesozoici, in special modo Ammoniti e Brachiopodi, e poi i Celenterati, dei quali stabilì la nuova famiglia delle Ellipsattinie. E con la descrizione di un pesce del genere Ptychodus risolse ...
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(o Silurico) In geologia, unità cronostratigrafica, indicante il periodo dell’era Paleozoica compreso tra l’Ordoviciano e il Devoniano, corrispondente a 440 milioni di anni fa. In origine il S. comprendeva [...] . I gruppi sistematici che forniscono generi e specie meglio utilizzabili per la stratigrafia sono quelli dei Celenterati, rappresentati da forme sia coloniali sia isolate, fra cui abbondano Tetracoralli e Tabulati, delle Graptoliti, molte ...
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DE ANGELIS D'OSSAT, Gioacchino
Bruno Accordi
Nacque a Roma il 29 ag. 1865 da Rocco e da Maria Virgili.
Laureatosi nella città natale in scienze naturali nel 1891 e attratto dalla ricerca scientifica, [...] trattazione sull'Alta Valle dell'Aniene (Roma 1897); nel contempo apportò contributi alla paleontologia con lo studio di Briozoi e Celenterati fossili del Pliocene di Monte Mario e di varie epoche e località europee e sudamericane. Tra il 1900 e il ...
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simmetria Distribuzione ordinata delle parti di un oggetto tale che si possa individuare un elemento geometrico (un punto, una linea, una superficie) rispetto al quale a ogni punto dell’oggetto posto da [...] per esso, pur distinti in principali (d in fig. 2) e secondari, sono piani di simmetria: esempio tipico quello dei Celenterati, in particolare delle Meduse. La simmetria biradiale o biradiata (fig. 3) è una simmetria raggiata in cui due soli dei ...
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La quarta delle cinque grandi suddivisioni della storia geologica della Terra, la cui durata va da 65 milioni di anni fa a circa 2 milioni (➔ era). Viene suddivisa in 5 periodi: il Paleocene, l’Eocene, [...] la totale scomparsa di Ammoniti e Belemniti, il carattere moderno degli altri Molluschi, degli Echinodermi e dei Celenterati, e soprattutto la generale diffusione di Protozoi e particolarmente la fioritura di numerose famiglie di grandi Foraminiferi ...
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PALEONTOLOGIA (vol. XXVI, pag. 50)
Roberto Malaroda
Come per altre discipline scientifiche, lo sviluppo recente della p. ha portato al rapido incremento di particolari settori, alcuni dei quali hanno [...] e siluriani, ben studiati anche in precedenza per la loro importanza stratigrafica, erano, fino al 1938, avvicinati ai Celenterati Sifonofori. In quell'anno il polacco R. Kozłowski, grazie ad alcuni fortunati preparati ottenuti mediante attacco con ...
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SPELEOLOGIA (XXXII, p. 328)
Valerio Sbordoni
Nel secolo 19°, in cui gli studi speleologici ricevettero grande impulso e vennero inquadrati organicamente nella loro problematica, domina la figura di E. [...] e consolidati in superficie; le grotte di scogliera corallina dovute all'accrescimento irregolare dei depositi prodotti da celenterati e altri animali marini e le grotte di frana determinate accidentalmente dai materiali accumulati da estese frane ...
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celenterati
s. m. pl. [lat. scient. Coelenterata, propr. «forniti di celenteron»: v. celenteron]. – Tipo di animali inferiori (zoofiti) a simmetria raggiata, il cui corpo ha la forma di un otricolo oblungo cilindrico, con un’unica cavità (celenteron...
celenterico
celentèrico agg. [der. di celenteron] (pl. m. -ci). – In zoologia, del celenteron: sistema c., la cavità interna del corpo dei celenterati, detta anche sistema gastrovascolare.