Colecisti
Daniela Caporossi e Red.
La colecisti (dal greco χωλή, "bile", e κύστις, "vescica"), chiamata anche cistifellea (composto di cisti- e dell'aggettivo latino felleus, "della bile"), è un organo [...] del sistema biliare extraepatico, consistente in un'occlusione dei dotti biliari per la permanenza di cordoni di celluleendoteliali, che normalmente degenerano per formare il lume del canale biliare.
Patologia
(Red.)
Le più frequenti malattie della ...
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Valvola
Gabriella Argentin
In anatomia vengono chiamate valvole (dal latino valvulae, "gusci di baccello") formazioni membranose o restringimenti perlopiù anulari, che all'interno di organi cavi regolano [...] inverte. I vasi linfatici, che drenano la linfa dai tessuti periferici al sistema venoso, sono rivestiti da celluleendoteliali per un certo tratto sovrapposte; tale parziale sovrapposizione funge da meccanismo a valvola unidirezionale, e fa sì che ...
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istamina
Andrea Matucci
Importante mediatore chimico dell’infiammazione allergica. L’istamina possiede rilevanti proprietà proinfiammatorie mediate da numerosi tipi cellulari compresi i linfociti T, [...] la selectina-E o ICAM-1, stimolare la produzione di IL-6 e IL-8 dalle celluleendoteliali e aumentare la produzione di molecole co-stimolatrici da parte delle cellule dendritiche. Sono noti 4 tipi di recettori per l’istamina definiti H1, H2, H3 e H4 ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] l'insorgenza di una stenosi ureterale, causata, in pazienti sottoposti a trapianto renale, da proliferazione delle celluleendoteliali dell'uretere, e un'affezione febbrile acuta nell'infanzia, con interessamento del tratto respiratorio e anche dell ...
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LEISHMANIOSI (XX, p. 819)
Enrico Emilio Franco
Alcuni autori credono all'identità delle diverse specie di Leishmania e parecchi sono stati i tentativi diretti a dimostrarla; tuttavia; considerando quanto [...] dei reticoli degli organi emolinfopoietici (emoistioblasti fissi) e anche nelle cellule avventiziali. Possono aver sede altresì nelle celluleendoteliali delle lacune spleniche, dei vasi sanguigni e dei vasi linfatici. Più raramente si trovano ...
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Staminali, cellule
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Generalità, funzioni, definizione e proprietà
Le c. s. sono cellule altamente immature, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi dando origine a uno o più tipi di cellule strutturalmente [...] usati CD34, Thy-1, CD38 e c-kit, oppure KDR (recettore 2 per il fattore di crescita per le celluleendoteliali vascolari). L'antigene CD34, originariamente scoperto nel corso di uno studio volto a individuare anticorpi capaci di riconoscere ...
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MICROCIRCOLAZIONE
Claudio Allegra
In angiologia, m. (o microcircolo) è termine che designa il complesso dei vasi minori della circolazione sanguigna, nei quali hanno sede gli scambi emotessutali.
Nell'evoluzione [...] linfatici prendono origine negli spazi interstiziali, hanno pareti molto sottili, costituite da uno strato di celluleendoteliali e da una membrana basale: quando raggiungono una certa dimensione compaiono nelle loro pareti fibrocellule muscolari ...
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Tono vasale
Zvonimir S. Katusic e John T. Shepherd
John T. Shepherd e Zvonimir S. Katusic
Fattori vascolari vasoattivi, di Zvonimir S. Katušić e John T. Shepherd
Regolazione neuroumorale, di John T. [...] di questi vasi, dovuta all'aumento del flusso ematico, che induce il rilascio di NO e/o prostaciclina da parte delle celluleendoteliali (v. Khayutin e altri, 1986; v. Rubanyi e altri, 1986; v. Pohl e altri, 1986; v. Inoue e altri, 1988). Tale ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] Ignarro, della University of Wisconsin a Madison, dimostra mediante analisi spettroscopiche che il fattore rilasciato dalle celluleendoteliali, capace d'indurre il rilassamento dei vasi e precedentemente identificato da Robert Furchgott, non è altro ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] vescicolari che attuano il trasporto nelle due direzioni, con i processi già descritti di esocitosi ed endocitosi. Le celluleendoteliali sono a mutuo contatto, unite da dispositivi giunzionali tra i quali figurano zonule occludenti di blocco: non è ...
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lipoproteinlipasi
lipoproteinlipaṡi s. f. [comp. di lipoprotein(a) e lipasi]. – Enzima presente sulla superficie delle cellule endoteliali e nelle cellule adipose, che può essere liberato nel plasma per iniezione di eparina; è coinvolto nel...
fagocito
(meno com. fagocita) s. m. [comp. di fago- (v. -fago) e -cito]. – In biologia, cellula capace di distruggere sia microrganismi, sia altre cellule o altri elementi (pigmenti, particelle organiche, ecc.), dopo averli inglobati con movimenti...