trombina Enzima proteolitico, appartenente al gruppo delle proteasi a serina (➔ proteasi), che converte il fibrinogeno in fibrina nel processo di coagulazione del sangue. La t., nota anche come fattore [...] usati come emostatici locali in chirurgia.
Interagendo con piccole quantità di t., un particolare recettore delle celluleendoteliali, la trombomodulina, forma un complesso capace di attivare una proteina plasmatica anticoagulante in grado di frenare ...
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Enzima proteolitico prodotto dal rene, importante nella comparsa dell’ipertensione arteriosa di origine renale. La r. agisce su un substrato proteico di origine epatica (angiotensinogeno) per formare un [...] in un octapeptide, l’angiotensina II (ormone fisiologicamente attivo), per sottrazione di due amminoacidi terminali a opera dell’enzima convertitore ACE (angiotensin converting enzyme), sintetizzato dalle celluleendoteliali delle pareti dei vasi. ...
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Ordine di Protozoi Sporozoi. Parassiti degli eritrociti dei Vertebrati durante la fase agamica del loro ciclo (schizogonia), mentre quella sessuata si svolge in vari Artropodi. Tipico è il ciclo del plasmodio [...] della malaria. Comprende, oltre ai Plasmodi, la famiglia degli Emoproteidi, il cui ciclo schizogonico si compie nelle celluleendoteliali dei vasi sanguigni di Uccelli, e dei Babesiidi. ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] a danno fisico della BEE o ad abnorme incremento dell'attività di trasporto transcellulare (pinocitosi) delle celluleendoteliali capillari; 2) citotossico (tipico delle fasi iniziali dell'ischemia e dell'intossicazione da esaclorofene e composti ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] quantità di questa molecola in modo semplice e accurato.
Capillari umani possono formarsi in vitro da celluleendoteliali coltivate con cellule tumorali. Judah Folkman e Christian Haudenschild, della Harvard Medical School di Boston, riescono a fare ...
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Sviluppo embrionale
CConrad H. Waddington
Antonio García-Bellido
di Conrad H. Waddington, Antonio García-Bellido
SVILUPPO EMBRIONALE
Biologia dello sviluppo di Conrad H. Waddington
Sommario: 1. Introduzione. [...] (struttura e natura chimico-fisica del substrato) e agire per contatto locale. Lo studio della migrazione delle celluleendoteliali, che formeranno la rete di capillari vascolari, e della migrazione delle fibre nervose ha fatto supporre che nella ...
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Terapia genica
Luigi Naldini e Michele De Palma
di Luigi Naldini e Michele De Palma
Terapia genica
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi e strategie di trasferimento genico: a) generalità; b) vettori [...] di angiogenesi tumorale un vettore plasmidico codificante per una proteina mutante capace di inibire la proliferazione delle celluleendoteliali angiogenetiche e indurne la morte per apoptosi. In questo studio eseguito su topi portatori di tumore, la ...
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Tumore
Stefano Zurrida
Umberto Veronesi
Raffaella Elli
Giuseppe Luzi
Il termine tumore (dal latino tumor, derivato di tumere, "essere gonfio") in medicina indica qualunque alterazione o processo [...] i tessuti è costituita dalla lamina basale, che si trova sotto gli strati delle cellule epiteliali e delle celluleendoteliali dei vasi sanguigni. Le cellule metastatiche si aprono un varco attraverso la lamina basale, distruggendo la sostanza di cui ...
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Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] si muove in due direzioni, anteriore e posteriore. La parte posteriore dà origine, tra gli altri, ai progenitori delle cellule del muscolo cardiaco, delle celluleendoteliali e di quelle ematopoietiche (fig. 1). I pro genitori putativi comuni delle ...
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Biomateriali
Paolo Ferruti
La definizione di biomateriale sulla quale attualmente esiste il più ampio consenso è quella stabilita nel corso della II International consensus conference on biomaterials, [...] in fase di studio utilizza celluleendoteliali ottenute dalle vene o dalle cellule mesoteliali del peritoneo, che più comune di ingegneria tissutale consiste nell’uso di combinazioni cellule-matrice in sistemi che possono essere aperti o chiusi. Un ...
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lipoproteinlipasi
lipoproteinlipaṡi s. f. [comp. di lipoprotein(a) e lipasi]. – Enzima presente sulla superficie delle cellule endoteliali e nelle cellule adipose, che può essere liberato nel plasma per iniezione di eparina; è coinvolto nel...
fagocito
(meno com. fagocita) s. m. [comp. di fago- (v. -fago) e -cito]. – In biologia, cellula capace di distruggere sia microrganismi, sia altre cellule o altri elementi (pigmenti, particelle organiche, ecc.), dopo averli inglobati con movimenti...