INZANI, Giovanni
Stefano Arieti
Nacque da Mariano e da Anna Corsari il 2 ag. 1827 a Parma e qui, conclusi gli studi secondari, nel 1848 si laureò in medicina. Nell'imminenza della prima guerra di indipendenza, [...] in fibrille, ognuna delle quali, in corrispondenza del cosiddetto "bottone nervoso", si sfiocca in filuzzi che con l'estremo libero chiamato "bottoncino terminale" raggiungono le cellule epiteliali. Per la didattica dette alle stampe a Parma nel 1865 ...
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Unghia
Bruno Callieri
L'unghia (dal latino ungula, derivato di unguis, "unghia") è la formazione cornea dell'epidermide che nell'uomo ricopre la faccia dorsale dell'estremità delle dita; svolge essenzialmente [...] è denominata matrice dell'unghia; è appunto all'accumulo di cellule onicogene che si deve il colore biancastro di una zona semilunare (eczema, psoriasi, lichen); da turbe trofiche o nervose (morbo di Raynaud, siringomielia). Alterazioni di forma e ...
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crescita e sviluppo
Aldo Fasolo
Dalla cellula uovo all'organismo adulto
All'inizio era lo zigote cioè l'uovo fecondato: la storia individuale della stragrande maggioranza di organismi pluricellulari [...] ) e organizza nel tempo e nello spazio un organismo pluricellulare, con i diversi tipi di cellule (muscolari, scheletriche, nervose, e così via) attraverso un meccanismo che si chiama differenziamento. Per realizzare questo prodigio naturale ...
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Nacque a Salerno, da Enrico e da Clotilde Ajello, il 2 genn. 1882. Trasferitosi all'età di 7 anni a Firenze, dopo aver frequentato il locale liceo "Dante", s'iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia. [...] un importante contributo alla conoscenza della corea, individuandone la base anatomopatologica in un complesso di lesioni di cellule e fibre nervose soprattutto a livello del talamo, del corpo striato e della corteccia cerebrale motrice, che chiamò ...
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BELLONCI, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Forlì il 24 giugno 1855, da Tito e da Severina Danesi, e si laureò in scienze naturali a Bologna, dove seguì anche il corso di pittura presso [...] di Bologna (1879), pp. 16-20; Ricerche comparative sulla struttura dei centri nervosi dei vertebrati, in Atti d. R. Acc. d. Lincei, mem. fis Histol., III (1886), Heft. 6; Sui nuclei polimorfi delle cellule sessuali degli anfibi, in Mem. d. R. Accad. ...
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sistema trigeminale
Sistema di fibre nervose sensitive e motorie raccolte nel nervo trigemino, che provvede alla sensibilità delle regioni superficiali e profonde della faccia e all’innervazione dei [...] (che provvede alla sensibilità della mucosa del seno sfenoidale, delle cellule etmoidali, delle coane, delle narici, della cute del lobulo, il calore o il glicerolo per distruggere le fibre nervose. Inoltre, se sono presenti piccoli vasi anomali che ...
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Arte e iconografia
Nome di alcune leggendarie costruzioni architettoniche dell’antichità, di struttura ingegnosa e talmente complicata, per intreccio di stanze, corridoi, gallerie, da rendere assai difficile [...] formazioni, in alcuni tratti, come nelle macule acustiche, le cellule hanno ciglia rigide e corte, mentre nelle ampolle si conserva la sua funzione statica, sebbene alcune terminazioni nervose di esso possano percepire vibrazioni sonore: ma questa ...
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Anatomia e medicina
Termine con cui vengono indicate alcune salienze ossee, che per la loro conformazione aguzza o semplicemente per la loro particolare sporgenza ricordano le comuni s.; s. neoformate [...] o bulbo. Fasci spinocerebellari I 2 fasci di fibre nervose (crociato e diretto) che dal midollo spinale raggiungono il nervose sensitive che dal midollo spinale si porta verso il talamo ottico.
In istologia, strato spinoso della cute, piano di cellule ...
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Si dice di struttura o ente che ha forma di rete o di reticolo.
Biologia
Teoria della costituzione reticolare del citoplasma
Teoria sostenuta da W. Flemming (1843-1906), secondo la quale il citoplasma [...] del midollo, così detta per l’irregolare distribuzione delle cellule che la costituiscono.
In neurofisiologia, formazione (o sostanza) reticolare, intricata rete di fibre nervose comprendenti gruppi di neuroni differenti tra loro per dimensioni e ...
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Tumore del sistema nervoso periferico, relativamente raro, a carattere benigno. I n. sono a lenta evoluzione, ma in una certa percentuale di casi degenerano in trasformazione maligna. Neurofibromatosi [...] delle ghiandole surrenali (feocromocitoma), tumori del sistema nervoso centrale, del midollo spinale e dei nervi attivazione della via di trasduzione del segnale per la proliferazione cellulare. NF1 è un gene oncosoppressore. La NF2 ha frequenza ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...