Allison, James Patrick. – Immunologo statunitense (n. Alice, Texas, 1948). Direttore del Cancer Research Laboratory dell'Università della California a Berkeley e del Ludwig Center for Cancer Immunotherapy, [...] un anticorpo anti-CTLA-4 che determina l'attivazione delle celluleT, in grado di fornire una adeguata risposta antitumorale. in stadio avanzato. Nel 2018 l’immunologo è stato insignito con T. Honjo del premio Nobel per la medicina o la fisiologia “ ...
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Honjo, Tasuku. – Immunologo giapponese (n. Kyoto 1942). Docente dal 2005 di Immunologia presso l’Università di Kyoto, con solide esperienze di ricerca negli Stati Uniti presso la Carnegie Institution di [...] of Health, nel 1992 ha individuato la proteina PD-1, recettore che inibisce il riconoscimento delle cellule tumorali a opera delle celluleT, impedendo l’attivazione della risposta immunitaria. L’inibizione di PD-1, testata in studi animali, si ...
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FIOCCO, Gio Batta (Giovanni Battista)
Giuseppina Bock Berti
Nato a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 1° nov. 1867 da Luigi e da Marietta Carpani, si laureò in medicina e chirurgia presso l'università [...] F. si dovevano rivelare sorprendenti intuizioni sulla vera natura della malattia che è oggi interpretata come un linfoma a celluleT a partenza cutanea.
Tra i numerosi lavori del F. meritano ancora di essere segnalati quelli sul bouba, o framboesia ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] relativamente stabile e il processo infettivo avviene mediante contatto tra le cellule (v. fig.). Il vettore che porta la r. è monoassiale; c) criterio dell’energia di distorsione elastica, proposto da T.M. Huber e R. von Mises nel 1904: è un ...
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Medico ematologo statunitense (n. Mart, Texas, 1920). Ha compiuto studi innovativi sulle potenzialità terapeutiche del trapianto di midollo osseo nel campo delle malattie ematologiche. Nel 1990 ha ottenuto [...] come agenti di rigetto anche le cellule presenti nel materiale donato, provocando una sorta di reazione autoimmune, la cosiddetta malattia del trapianto contro l'ospite o GvHD (dall'ingl. graft versus host disease). T. e i suoi collaboratori si ...
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Rothman, James Edward. – Biologo statunitense (n. Haverhill 1950).Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Yale nel 1971 e il dottorato di ricerca in biochimica ad Harvard nel 1976, è stato assegnista [...] a New York il Dipartimento di Biochimica e Biofisica Cellulare al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, dove è del Premio Nobel per la medicina insieme a R.W. Schekman e T.C. Südhof per le scoperte nei meccanismi che regolano il traffico di ...
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Biologo giapponese (n. Nagoya 1939). Ha studiato nelle univ. di Kyoto e di San Diego in California; nel 1971 è passato a Basilea, come membro dell'Istituto di immunologia, dove ha soggiornato per un decennio. [...] ha ricevuto il premio Nobel per la medicina o fisiologia. T. ha svolto un'originale e tenace attività di ricerca che sequenze di DNA in alcuni geni durante la maturazione delle cellule B, avvenga la codificazione di una illimitata varietà di anticorpi ...
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Glass, Philip
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a Baltimora il 31 gennaio 1937. Ha compiuto gli studi all'University of Chicago e successivamente alla Juilliard School di New York [...] serialismo avvicinandosi all'indirizzo minimalista di L.M. Young, S. Reich, T. Riley. Dopo il rientro negli Stati Uniti, nel 1967, ha iniziato di strutture ritmiche, reiterazione ostinata di piccole cellule base che, pur nella sostanziale assenza di ...
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Medico e biologo, nato a Vicari (Palermo) il 14 settembre 1923. Si è laureato in medicina a Padova nel 1947, ed è stato assistente (1947-52) nell'istituto di Istologia ed embriologia della stessa università. [...] Durante il decennio 1952-62, in collaborazione con T. Caspersson a Stoccolma, con R. Dulbecco a Pasadena, con F. Jacob a Parigi e con M. funzionanti, A. e i suoi collaboratori hanno ottenuto cellule nuove dotate di un genoma nucleare proveniente da un ...
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Immunologo australiano, nato a Brisbane il 15 ottobre 1940. Nel 1996 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina, insieme a R. Zinkernagel, per gli studi sulla specificità della difesa immunitaria. [...] mediche. D. è infatti riuscito a dimostrare che nei topi i linfociti T uccidono le cellule infettate dai virus, ma non sono in grado di uccidere le cellule infettate provenienti da ceppi diversi di topi. Questo implica che essere infettata dal ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...