Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] , l’uomo si dedicava stabilmente all’agricoltura. Intorno al 2500 a.C. penetrarono da oriente genti più progredite, cui si mescolarono i Celti, giunti da sud, e i Frisoni, da nord e da est.
Prima del 1579, quando con l’Unione di Utrecht sorse la ...
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È la scienza che studia i popoli componenti l'umanità attuale (contemporanea o storica) nella loro localizzazione, nelle reciproche relazioni, nelle manifestazioni della loro cultura materiale, sociale [...] (fu senza dubbio a Marsiglia e persino a Cadice). Sono ricostruibili quali excursus delle storie almeno cinque descrizioni etnografiche dei Celti, dei Celtiberi e Lusitani, dei Libî, dei Liguri, degli Etruschi, vale a dire di tutti, si può dire, i ...
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MARCHE
Peris Persi
Gabriele Baldelli
Paolo Quiri
Maria Rosaria Valazzi
Paola dell'Acqua
(XXII, p. 219; App. II, II, p. 262; III, II, p. 28; IV, II, p. 387)
Popolazione. - Nel ventennio 1971-91 la [...] Il territorio di Recanati dalla preistoria all'età romana, Recanati 1987; D. Vitali, La necropoli di Piobbico, in AA.VV., Celti ed Etruschi, cit., p. 477 ss.; G. Baldelli e altri, Prospezioni e prospettive a Ca' Balzano (Ghilardino), in Riv. Scienze ...
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INVASIONI BARBARICHE
Giovanni Battista Picotti
BARBARICHE Le invasioni germaniche. - Alla fine del sec. I d. C., Tacito, fissando lo sguardo sulle popolazioni che abitavano oltre il limes dell'Impero [...] e nella penisola scandinava, erano ormai entrati nella storia di Roma.
Popolazioni germaniche raccolte intorno ai Suebi, sottomessi i Celti della Germania meridionale, avevano passato con Ariovisto il Reno, forse nel 72 a. C., e già affermavano ...
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Storico greco, nato in Alessandria sotto l'impero di Traiano, se non prima, giacché ricorda la distruzione del tempio di Nemesi eretto da Cesare ad Alessandria per l'uccisione di Pompeo, demolito dai Giudei [...] : Κελτική, cioè la storia delle relazioni tra Roma e i popoli della Gallia, nel lungo periodo tra le invasioni dei Celti in Italia e la conquista della Gallia operata da Giulio Cesare; Σεικελική, in cui manca uno sguardo retrospettivo dalle origini ...
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. Collegio di sacerdoti che pare fosse comune a tutti i popoli celtici.
Nella descrizione che ne fa Cesare appaiono come una delle principali classi della società gallica; in Irlanda e in Britannia rappresentarono [...] di Roma; lottarono ancora contro S. Patrizio e nel sec. VI d. C. v'erano ancora druidi in Scozia. Vedi anche celti.
Bibl.: Barth, Über die Druiden der Kelten, Erlangen 1826; D.-F. Roget de Belloguet, Ethnogénie gaulosie, III, Parigi 1868, pp. 102 ...
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Mercante egiziano (probabilmente alessandrino). Circa l'anno 522 compì un lungo viaggio dal Mar Rosso all'Etiopia e all'Africa orientale e dal Golfo Arabico e Persico alle coste dell'India (donde il soprannome [...] il sole si occulta durante il periodo notturno. Ai quattro estremi della terra abitano quattro popoli: gl'Indiani, i Celti, gli Etiopi, gli Sciti. Quivi, lungo i lati del rettangolo terrestre, quattro enormi argini sostengono il duplice firmamento ...
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TRIADE divina
Marcel Simon
Nei sistemi religiosi politeistici è abbastanza diffusa la tendenza a riunire le divinità, così nel mito come nel culto, in gruppi di tre. Questo numero, sacro per eccellenza [...] divinità, Odino, padre e capo degli dei, Thor, dio del tuono, Freyr, dio dell'abbondanza. Lucano ricorda fra i Celti un gruppo di tre divinità sanguinarie: Eso, Teutate e Taranis. Del resto parecchi monumenti della Gallia raffigurano una divinità a ...
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Direttore d'archivio e celtista francese nato a Nancy il 5 dicembre 1827, morto a Parigi il 26 febbraio 1910. Di antica famiglia lorenese e figlio di un avvocato, seguì a Parigi i corsi dell'École de droit [...] 1883-1908, di cui qualche parte in collaborazione con altri; Études sur le droit celtique, 1895; Études grammaticales sur les langues celti ques, 2 voll., 1881-1896, Les Celtes depuis les annees les plus reculées à 1oo a. C., 1904.
Nel 1884 divenne ...
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ETÀ del FERRO
B. d'Agostino
L'uso occasionale del ferro fuso s'incontra in Oriente dalla prima metà del II millennio a. C., e già nell'XI sec. il suo impiego era corrente lungo la costa siriaca.
Tuttavia [...] , dal medio bacino del Danubio fino alla Francia (v. la tène, civiltà di, vol. iv, p. 491). Questa civiltà, dovuta ai Celti (v. celtica, arte, vol. iv, p. 457) vive fino alla romanizzazione delle province.
In Grecia all'Età del F. corrispondono il ...
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celti
cèlti (o cèltide) s. f. [lat. scient. Celtis, dal lat. class. celtis, specie di loto]. – Genere di piante della famiglia ulmacee, con una settantina di specie dell’emisfero boreale; comprende alberi con foglie alterne, semplici, fiori...
celta
cèlta s. m. e f. [dal lat. Celta] (pl. m. -i). – Appartenente alle popolazioni indoeur. stanziate nell’Europa centro-occid. e, per estens., abitante della Gallia.