Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] solo per gli usi speciali (computo pasquale, tonsura) ma per l'organizzazione: la chiesa irlandese è tutta monastica, e monaci celti sono i missionari che, nel sec. VI, incominciano a evangelizzare la Scozia, mentre l'isola maggiore è invasa dagli ...
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TRAUMATOLOGIA (dal gr. τραῦμα "ferita" e λόγος "studio")
Enrico Ettorre
Disciplina che s'occupa dello studio e della cura delle lesioni violente (v. lussazione; frattura; emorragia; ferita; shock).
Nel [...] dette sagas, alle quali erano attribuite virtù soprannaturali. Carattere magico aveva la medicina anche presso i Galli e i Celti prima dell'invasione romana, ed era affidata alla casta dei druidi.
Nei primi secoli del cristianesimo, durante le guerre ...
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Senatore e storico greco di Roma, del sec. II-III d. C. Apparteneva a una nobile famiglia della Bitinia, forse quella stessa da cui era uscito Dione Crisostomo, che aveva portato per primo il cognome di [...] . Egli è purista, ma come e finché può, senza metterci soverchio zelo. Conserva denominazioni geografiche antiche, usa la voce Celti per dire i Germani, ma scrive Germania quando deve indicare le due provincie romane, e segue in tutto la nomenclatura ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] dall'alfabeto nord-etrusco con certe influenze dell'alfabeto latino. L'origine degli alfabeti ogamici (le scritture degli antichi Celti dell'Irlanda e del Galles, e dei misteriosi Pitti della Scozia), è pure molto oscura. Pare, tuttavia, che essi ...
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Storico greco. Della sua vita ci sono conservati solo pochi episodî, che lo dimostrano contemporaneo alla ribellione ionica contro la Persia (499 a. C.) e parte non insignificante di questi avvenimenti. [...] l'Europa, divisa in mezzo dall'Istro. I popoli estremi della terra sono rispettivamente gl'Indiani, gli Etiopi, i Celti e gli Sciti: al di là stanno soltanto gli abitatori dell'Oceano conosciuti con molta indeterminatezza. In concreto E. conosce ...
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guerra
Antonio Menniti Ippolito
Uomini contro uomini
La guerra è una presenza costante e drammatica nelle vicende dell’umanità e ha condizionato in ogni tempo le strutture sociali, l’economia, la cultura. [...] aggregate quali alleati (e, più tardi, direttamente assimilate). Nel 225 a.C. i Romani poterono così opporre agli invasori celti una forza di 800.000 uomini. Un esercito enorme!
In età imperiale furono riorganizzate le legioni, che oscillarono da 25 ...
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Atletica - La storia
Roberto L. Quercetani
Giorgio Reineri
Gianfranco Colasante
Da Olimpia ai nostri giorni
di Roberto L. Quercetani
L'atletica nell'antichità
La parola atletica ‒ dal greco athlos [...] con l'editto dell'imperatore romano Teodosio nel 393 d.C.
Accanto alla tradizione greca occorre ricordare quella irlandese dei celti. I Giochi di Lugnas, detti più tardi Tailteann Games (dal nome della cittadina in cui si svolgevano, Tailti, nella ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province germaniche
Sergio Rinaldi Tufi
Province germaniche
Le province di Germania Superior e di Germania Inferior, disposte rispettivamente lungo il corso [...] partenza per le spedizioni di conquista. Fu fondato fra il 16 e il 13 a.C. in un sito precedentemente occupato dai Celti Vangiones, la cui divinità principale, Mogon, diede il nome al sito. Il castrum, sede di due legioni e costruito inizialmente di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
La magia a Roma
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel lungo processo di formazione della nozione di magia, la cultura romana ha certamente [...] presso i Persiani i Magi, presso i Babilonesi o gli Assiri i Caldei, presso gli Indiani i Gimnosofisti, e presso i Celti e i Galli i cosiddetti Druidi e Semnotei, come affermano Aristotele nel suo trattato Sui Magi e Sozione nel ventitreesimo libro ...
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CONFALONIERI, Federico
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 6 ott. 1785 da Vitaliano, di famiglia comitale assai facoltosa per le estese proprietà terriere, e da Antonia dei marchesi Casnedi. L'11 ottobre [...] le fonti delle loro affermazioni. Quattro articoli dedicò alla recensione dell'opera di G. L. Reynier sull'economia pubblica e rurale dei Celti, dei Germani e di altri popoli del Nord e del centro d'Europa (23 maggio, 10 e 27 giugno, 22 luglio 1819 ...
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celti
cèlti (o cèltide) s. f. [lat. scient. Celtis, dal lat. class. celtis, specie di loto]. – Genere di piante della famiglia ulmacee, con una settantina di specie dell’emisfero boreale; comprende alberi con foglie alterne, semplici, fiori...
celta
cèlta s. m. e f. [dal lat. Celta] (pl. m. -i). – Appartenente alle popolazioni indoeur. stanziate nell’Europa centro-occid. e, per estens., abitante della Gallia.