FULVIO Flacco, Quinto (Quintus Fulvius Q. f. M. n. Flaccus)
Giuseppe Cardinali
Figlio maggiore del precedente, ottenne nel 184 a. C. l'edilità curule, e nel 182 la pretura, da esercitarsi nella Spagna [...] citeriore. Raggiunta la provincia, cominciò con l'assediare la città di Urbicina, sulla Turia, e dopo un accanito combattimento coi Celtiberi venuti a soccorrerla, la prese. Nel 181, in cui l'imperium gli fu prorogato, avendo i Lusonî tentato di ...
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Generale e uomo politico romano (n. 185 o 184 - m. 129 a. C.); figlio di L. Emilio Paolo, fu poi adottato da P. Cornelio Scipione, figlio dell'Africano. Nel 168 partecipò, al comando del padre, alla battaglia [...] di Pidna; nel 151 seguì il console L. Licinio Lucullo in Spagna contro i Celtiberi e nel 149 partecipò come tribuno all'assedio di Cartagine, dove subito guadagnò tal prestigio che Massinissa re di Numidia gli lasciò il compito di decidere le sorti ...
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VASCONI (Vascõnes)
Francesco Pellati
Popolo dell'Hispania Tarraconensis, che viveva già in età preistorica e probabilmente sin dall'epoca eneolitica, tra la valle superiore dell'Ebro e i Pirenei, nelle [...] regioni di Navarra e in parte di Guipúzcoa e di Aragona, confinando al momento dell'occupazione romana con gli Aquitani, i Celtiberi, gl'Ilergeti, i Varduli e i Beroni.
Sull'origine dei Vasconi, come tribù basca, e sul suo carattere etnico come sui ...
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È la curiosa costumanza per cui la donna, immediatamente dopo lo sgravo lascia il letto al marito, il quale, prendendo la cura del neonato e, talvolta, simulando le doglie del parto, riceve le felicitazioni [...] degli amici e dei vicini. Era praticata nell'epoca antica, dai Celtiberi (Strab., III, 165), dai Corsi (Diod., V, 15) e dai Tibareni del Ponto (Apoll. Rod., II, 1, 11) e sembra si fosse conservata sino a tempi recenti (Bowmann) nel paese basco e nel ...
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TALAVERA DE LA REINA (A. T., 39-40)
REINA Città della Spagna, in prov. di Toledo, situata a 350 m. s. m. sulla riva destra del Tago, ai piedi della Sierra de S. Vicente. Ha 13.500 abitanti.
È assai dubbio [...] se Talavera sia da riconnettersi con la Ebura ricordata a proposito della spedizione di Q. Fulvio Flacco contro i Celtiberi, nel 181 a. C.: le indicazioni delle fonti su Ebura, Ebora, possono riferirsi tutte all'attuale Evora nel Portogallo. Certo ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] , e dividendosi in tribù: Galli in Francia e, da qui, in Italia settentrionale; Britanni, Cimri e Gaeli in Gran Bretagna; Belgi; Celtiberi nella Penisola Iberica; Galati nei Balcani. A partire dal 2° sec. a.C. l’espansione dei Romani e dei popoli ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] i Celti (6° sec. a.C.: la fusione dei due gruppi etnici nella parte nord-orientale e centrale diede origine ai Celtiberi). Dagli inizi del 1° millennio a.C. gli I. subirono l’influenza di Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani.
Gli I. sono descritti ...
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Capo (m. 139 a. C.) dei Lusitani superstiti della strage fatta a tradimento da Servio Galba (151 a. C.). Salvò l'esercito grazie ad un'abilissima guerriglia contro C. Vetilio (147), respinse i Romani nella [...] console Q. Fabio Massimo Emiliano, forte di due nuove legioni, riportò notevoli successi. V. riuscì tuttavia a far sollevare i Celtiberi e batté in seguito il console Q. Fabio Massimo Serviliano che fu costretto a concludere una pace (142), i termini ...
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MAGNI Portava questo nome la pianura di Souk el-Khemis sul Medjerda (antico Bagrada) circa 120 km. a sud di Utica. Qui nel maggio 203 a. C. il re di Numidia Siface e il generale cartaginese Asdrubale di [...] 000 di Polibio è senza dubbio esagerata), di cui il nucleo principale era formato da un corpo agguerrito di mercenarî Celtiberi di recente sbarcati in Africa. Il loro scopo era di mantenere le comunicazioni tra Cartagine e la Numidia e di raccogliere ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] , scendeva fino a Tarragona e a Nova Carthago. Invero anche dopo la guerra numantina si ha ricordo di nuove insurrezioni dei Celtiberi: più grave fra esse fu con probabilità quella degli Arevaci nel 98, a domare la quale fu mandato il console T ...
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celtibero
celtibèro (o celtibèrico) agg. – Relativo o appartenente all’antica popolazione dei Celtibèri (gr. Κελτίβηρες, lat. Celtibēri), stanziati nella Spagna centrale.
numantino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Numantinus]. – Di Numànzia, antica città della Spagna, capitale dei Celtibèri, situata su un altopiano alla confluenza del fiume Tera col Duero; abitante, nativo, originario di Numanzia. Guerra n.,...