TUTATIO
M. Cristofani
Stazione del Norico, sulla strada che da Lauriacum conduceva a Virunum, nominata dall'Itinerarium Antoninum (277) e dalla Tabula Peutingeriana (Tutatione).
Essa è stata identificata [...] sembra aver avuto vita ininterrotta dal periodo di Hallstatt; situato sulla cima di un monte esso era circondato da un muro celtico di cui sono visibili i fori in terra. A N della chiesa sono state trovate le fondamenta di due capanne del periodo ...
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Winterthur Città della Svizzera nord-orientale (132.481 ab. nel 2008), nel cantone di Zurigo. È centro commerciale della valle del Töss (affluente del Reno), e riceve anche buona parte del traffico proveniente [...] Lago di Costanza e diretto a Zurigo. Attivo centro industriale (industrie metallurgiche, meccaniche e tessili).
L’antica Vitudurum celtico-romana divenne l’alemanna Wintarduro. Nel 12° sec. i conti di Kyburg fondarono a qualche distanza da essa un ...
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OSTHOFF, Hermann
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Glottologo, nato il 18 aprile 1847 a Billmerich presso Unna (Vestfalia), morto il 7 maggio 1909 a Heidelberg, ove dal 1877 occupava la cattedra di glottologia [...] , germanico e sanscrito furono i territorî linguistici nei quali principalmente si esercitò la sua attività; ma scrisse anche di celtico e di armeno, e in genere mirò a tutto il dominio indoeuropeo. Lo attrassero specialmente i problemi fonetici. Con ...
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L'Europa in eta protostorica. La civilta di La Tene
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
La civiltà di la tène
La Tène è una stazione sulla riva orientale del Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, [...] l’Inghilterra, che entrerà definitivamente nell’orbita romana solo nel I sec. d.C.) o addirittura al di fuori del mondo celtico (come la Polonia e la Danimarca, che rimarranno fuori dai confini dell’impero), dove si trovano in genere nelle tombe di ...
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NIMEGA
A.M. Koldeweij
(lat. Noviomagus; olandese Nijmegen; ted. Nimwegen; Niumaga nei docc. medievali)
Città dei Paesi Bassi nella prov. della Gheldria, N. è situata in posizione favorevole sulla riva [...] del Reno, accanto alle vie romane per Colonia e per Maastricht.La città, che ebbe origine da un insediamento celtico, trasformatosi in epoca romana in un castrum nel territorio dei germani Batavi, è identificabile nell'oppidum Batavorum citato nel ...
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Popolazione di origine indoeuropea stanziata nell’antica Caledonia (Scozia). Noti anche come Picti ("dipinti"), dalla loro pratica di decorarsi con tatuaggi e pitture corporali, a partire dalla fine del [...] a Sassoni e Franchi (368). Caduto l’impero di Roma in quelle regioni, i P., dopo varie lotte, si fusero con gli Scoti, popolo celtico originario dell’Irlanda che nel 4° secolo aveva invaso la Caledonia e da cui la regione ha preso nome (Scozia). ...
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Monaco irlandese (Tralee, Kerry, 484 circa - Clonfert, contea di Galway, intorno al 578). È soprattutto noto come protagonista della leggenda di s. B., il racconto, popolarissimo nel Medioevo, del suo [...] una redazione frammentaria nella Vita Brendani e una più ampia nella Navigatio sancti Brendani) deve essere sorta in ambiente celtico, fin dal 9º sec. Diffusa dai pellegrini irlandesi in Europa, la leggenda - che ha propaggini anche nelle letterature ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] ., quando la colonia greca di Marsiglia, legata ai Romani da un trattato di alleanza, chiese aiuto contro la minaccia espansionistica celtica. I primi interventi romani furono contro gli Oxubi e i Deciati al Varo (154), i Salluvi (125), gli Arverni e ...
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Linguista (Parigi 1875 - ivi 1960), prof. nelle univ. di Clermont-Ferrand, di Caen, infine (1907) di Parigi. Fondamentali i suoi studî sulle lingue classiche, tra cui le Recherches sur l'histoire et les [...] il Traité d'accentuation grecque (1904) e, in collab. con A. Meillet, il Traité de grammaire comparée des langues classiques, e quelli sul celtico, tra cui la Grammaire du vieil irlandais (1908). Importante anche l'opera di sintesi Le langage (1921). ...
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Nacque in Gorizia il 16 luglio del 1829, e morì in Milano (dove, dal 1861, aveva occupato con grandissimo lustro la cattedra di linguistica) il 21 gennaio 1907. "Il più grande glottologo d'Italia e forse [...] Galli come dei Celti in genere". Per avere un'idea della grandiosità di quest'opera, bisogna aver presente che il celtico è la lingua più alterata fra le indoeuropee, tanto che solo assai tardi la sua origine indoeuropea fu riconosciuta; che inoltre ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
celtismo
s. m. [der. di celtico]. – 1. Elemento linguistico celtico (caratteristica di pronuncia, vocabolo, ecc.) che sia penetrato in lingue circonvicine (come per es. braca, carrus in latino, con larga diffusione poi nelle lingue romanze)...