Atto mediante il quale una persona o una cosa passano dallo stato profano allo stato di sacro.
Presso i Romani la consecratio era l’atto solenne con il quale il proprietario di una cosa (bosco, tempio [...] solenne e di minor valore giuridico è la benedizione.
C. eucaristica Il momento centrale della Messa, in cui il sacerdote prendendo sopra di essi le medesime parole dette da Gesù nell’ultima cena, in virtù delle quali la sostanza del pane e del vino ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] a redenzione di molti. Dopo le nitide predizioni dell'ultima cena, nell'orto del Getsemani egli prega: "Padre, se è -26; Luca, XXII, 15-20) raccontano distesamente l'istituzione della Eucaristia, conservando la parole e i gesti di Gesù. Solo il IV ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] è il segno esteriore obbligatorio per l'ammissione alla comunità cristiana (Atti, X, 44-48; XI, 25 segg.). La Cena del Signore (v. eucaristia) è il vero sacrificio del Corpo e del Sangue di Cristo, offerto a Dio Padre per la santificazione del mondo ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] che digiunano di lunedì e giovedì. I capi IX e X trattano dell'eucaristia; ma di questa si riparla anche nei capitoli XIV e XV. La . La Comunione degli apostoli, rappresentazione simbolica della Cena storica, nella quale il Cristo assistito da angeli ...
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. Il nome "breviario" (lat. breviarium) significa compendio" e, in senso derivato, "estratto, catalogo, inventario". Già usato nel linguaggio teologico (per esempio, breviarium fidei), amministrativo (breviarium [...] ) per l'offerta del sacrificio eucaristico: "sinassi" (δύναξις) ossia "riunione" eucaristica o liturgica. Sempre per le difficoltà e che ha dato origine all'ἀπόδειπνον, ossia al "dopo cena" dei Greci e alla compieta degli occidentali (S. Benedetto, ...
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ZWINGLI, Huldreich (Ulrico Zuinglio)
Delio Cantimori
Riformatore religioso della Svizzera, fondatore della chiesa propriamente detta "riformata". Nacque il 10 gennaio 1484 a Wildhaus, il paese più alto [...] Camillo Renato applicano la critica zwingliana della Cena anche al Battesimo, ricollegandosi cosi agli 1927; F. Ruffini, I problemi centrali della Riforma. La questione Eucaristica, in Religio, 1934 (ora nel vol. Francesco Stancaro, Roma 1935 ...
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MELANTONE, Filippo
Alberto Pincherle
Nacque a Bretten (Basso Palatinato) il 16 febbraio 1497, dall'armaiuolo Georg Schwarzerd e, dopo i primi studî in casa, mortogli il padre, fu mandato a scuola a [...] a Wittenberg, proprio a proposito dell'articolo relativo alla Cena. Ma ancora nella prefazione alle sue opere latine ( posizioni quasi calvinistiche assunte da M. negli ultimi anni intorno all'Eucaristia. I suoi seguaci, che dopo la morte di M. ebbero ...
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Nel linguaggio ecclesiastico delle chiese orientali, anafora venne a significare la parte centrale della Messa, dal Prefazio alla Comunione e al rendimento di grazie, corrispondente perciò esattamente [...] e forse di uno ravennate. Gli elementi caratteristici dell'anafora, cioè il Prefazio, ossia preghiera eucaristica sulle oblazioni, il racconto dell'ultima Cena, le invocazioni, il Pater noster, la fractio panis e la Comunione col finale rendimento di ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] da una linea angolosa, per es. nell'affresco con l'Ultima Cena (Toesca, 1912, p. 143). L'opera presenta d'altra parte la pisside a torre da S. Nazaro Maggiore e la colomba eucaristica (Milano, Tesoro del Duomo; Cinotti, 1973), nonché dal duecentesco ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] Rovetta, Il Cenacolo di L. Cultura domenicana, iconografia eucaristica e tradizione lombarda, Milano 1988; J. Fletcher, Novara 1998; P. Brambilla Barcilon - P.C. Marani, L. L'Ultima Cena, Milano 1999; L. a Piombino e l'idea della città moderna tra ...
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cena
céna s. f. [lat. cēna, che presso gli antichi Romani era il pasto più importante della giornata; aveva inizio nel tardo pomeriggio e poteva prolungarsi fino a notte alta]. – Pasto della sera, e l’insieme delle vivande che lo formano:...
fractio panis
〈fràkzio ...〉 locuz. lat. eccles. (propr. «spezzatura del pane»), usata in ital. come s. f. – 1. Nella celebrazione della messa, l’atto dello spezzare e distribuire il pane o l’ostia eucaristica ai fedeli, in ricordo del gesto...